A proposito di assistenza sanitaria per pensionati AVS

Diverse lettere su questo tema ci hanno convinto a riesaminare in dettaglio la situazione delle assicurazioni per l’assistenza sanitaria degli svizzeri mononazionali che godono di pensione svizzera ma non di pensione italiana.

La situazione è molto complessa perché l’UE stabilisce l’obbligatorietà dell’assicurazione sanitaria per ogni abitante (esattamente come in Svizzera), ma la legislazione della sanità è rimasta a carico di ogni singola nazione. In qualche caso, le regole dell’assicurazione svizzera sono in contrasto con quelle italiane, il che rende difficile le decisioni da prendere (e i nostri consigli). Sul lato italiano le regole incominciano ad essere abbastanza uniformi (abbastanza perché la sanità è materia regionale), mentre negli anni passati succedeva spesso che ogni ASL interpretava la legge in modo diverso – talvolta sbagliando in favore degli interessati.

Incominciamo da capo: Il pensionato svizzero che intende emigrare in Italia deve decidere - prima di poter prendere residenza nel comune italiano – come assicurarsi contro la malattia:

1. La soluzione che la Svizzera considera obbligatoria: Assicurarsi presso una cassa malattia svizzera che offre la copertura per residenti in Italia (far includere espressamente anche l’infortunio). Non tutte le casse malattia offrono questa possibilità e le tariffe variano molto da cassa a cassa per sostanzialmente la stessa prestazione. Una lista di queste casse con le tariffe si trova sotto https://www.priminfo.admin.ch/it/eu_efta (scaricare il pdf sotto “Download panoramica premi 2020”), consultare pagina 43 premi per l’Italia. In questo caso chiedere alla cassa scelta il rilascio del modulo S1 che andrà presentato al comune di residenza. Questa copertura dà il diritto di farsi trattare sia in Italia che in Svizzera nonché trattamenti di urgenza negli altri stati CE e SEE (Islanda, Norvegia, Liechtenstein). L’offerta della KPT ci sembra una tra le più raccomandabili per prestazioni, costo e servizio offerto.

Persone con reddito modesto (se il premio supera del 6% il reddito lordo e il patrimonio è inferiore a CHF 100’000) possono richiedere una riduzione del premio a LAMal. Modulo sotto https://www.kvg.org/api/rm/Q8KU46WU987Y633.

È caldamente consigliato prendere la decisione sull’assicurazione malattia prima di lasciare la Svizzera sia per la facilità di avere informazioni sia per evitare difficoltà per ottenere la residenza in Italia.

Anche se la Svizzera lo ignora, questo obbligo non sussiste per le persone che hanno anche la nazionalità italiana, perché loro possono iscriversi subito al SSN. Loro hanno tre mesi di tempo per chiedere l’esenzione dall’obbligo di assicurazione in Svizzera, presentando entro tre mesi dall’aver preso residenza in Italia a LAMal, Industriestrasse 78, CH-4600 Olten il modulo di esenzione dell’obbligo è scaricabile sotto https://www.kvg.org/it/richiesta-ed-esenzione-online-_content---1--3097.html con diversi allegati, in particolare la conferma dell’iscrizione dell’assicuratore italiano e la notificazione di partenza del comune di residenza in Svizzera.

2. Esiste un diritto di opzione concordato tra l’Italia e la Svizzera per la scelta di assicurarsi in Italia o in Svizzera che però è praticamente da scartare per i mononazionali svizzeri. Infatti, l’Italia, con Nota del Ministero della Salute del 3 agosto 2007, delibera che i cittadini europei (e quindi, in seguito all’accordo sulla libera circolazione, anche i cittadini svizzeri) possono iscriversi al SSN soltanto dopo 5 anni di ininterrotta residenza in Italia. La Svizzera concede – senza possibilità di appello – il diritto di opzione una sola volta, al momento dell’emigrazione.

L’Italia offre la possibilità di iscriversi al SSN facoltativo con un contributo del 7% del reddito circa, ma senza poter ottenere la carta TEAM e quindi senza l’assistenza sanitaria d’urgenza durante i soggiorni in Svizzera o altri paesi UE e SEE. Al costo della volontaria va quindi aggiunto il costo di un’assicurazione per la copertura sanitaria all’estero. Questa soluzione può forse convenire a chi gode di pensione molto modesta. Inoltre, ASL piccole non sempre conoscono questa possibilità, e il tempo d’opzione dei tre mesi può passare prima di aver chiesto l’esenzione a LAMal.

3. Esiste infine la possibilità teorica di assicurarsi in Italia privatamente con prestazioni identiche alla copertura offerta dal SSN. Ci sono varie compagnie d’assicurazione italiane che offrono questa copertura (al seguente link, una lista comparativa delle principali polizze in commercio: https://www.facile.it/assicurazioni/guida/assicurazione-salute-come-funziona-cosa-copre.html#). Ottenere poi dall’ASL entro il termine di tre mesi la conferma scritta che questa copertura corrisponde ai requisiti ci sembra un’impresa ardua.

Tutto sommato, per i mononazionali svizzeri pensionati conviene, a nostro parere, mettere il cuore in pace e assicurarsi con una cassa malattia svizzera per tutto il tempo che resteranno in Italia. Soprattutto ad una certa età poter scegliere liberamente se farsi curare in Italia piuttosto che in Svizzera può tranquillizzare.
Le stesse regole valgono, al momento di maturare l’AVS svizzera, per le persone che sono emigrate in Italia prima dell’età di pensione e che non hanno mai contribuito ad una previdenza sociale italiana. Anche loro hanno tre mesi di tempo dal momento della maturazione del loro diritto all’AVS per decidere per un’assicurazione diversa da quella svizzera.

Robert Engeler
Avv. Andrea Pogliani