Aggiornamento di una nostra Lettrice – v. Gazzetta Svizzera di Aprile 2019

Riceviamo e pubblichiamo con piacere un aggiornamento di una nostra Lettrice (v. Gazzetta Svizzera di Aprile 2019). In effetti, come già scritto anche da noi, la disposizione della CDI Svizzera-Italia che dovrebbe rilevare in questo caso è l’art. 19 (e non l’art. 18, al quale fa invece riferimento l’Agenzia delle Entrate).
Ci tenga assolutamente informati sugli sviluppi. Un cordiale saluto,
(Avv. Markus W. Wiget)


Egregio avvocato
È con piacere che ho visto pubblicata la mia lettera a Lei indirizzata. Esprimo qui la mia riconoscenza per l’esauriente risposta datami. Mi permetto ora di allegarLe il “Quesito” dell’Agenzia Entrate di Albenga posta all’Agenzia Entrate, Direzione Regionale della Liguria, Ufficio Consulenza, a Genova, citando giustamente che si tratta di Pensione erogata da Ente autonomo di diritto pubblico, e l’Ufficio di Consulenza che giustifica l’operato riferendosi all’articolo 18 della Convenzione I-CH. Da qui si può rilevare, a parer mio, lo stato confusionale di chi ha posto il quesito e ancor di più quello dell’Ufficio consulenza. Preciso anche che nella Voluntary avevo presentato tutti gli estratti conto dove veniva versata la mia pensione e per ogni anno anche il Certificato delle ritenute imposta alla fonte dell’Amministrazione fiscale, in lingua italiana, è riportato, per esteso, l’art. 19 della suddetta convenzione.
Il “Quesito” è anche nelle mani del Difensore del contribuente, dal quale speriamo essere tutelati e al quale abbiamo anche fatto presente la risposta che Lei gentilmente ha dato attraverso il nostro giornale. Per il seguito La terrò informata.
Le porgo i miei più cordiali saluti
(L.E.L.)