Anni di contribuzione AVS per migliorare la pensione INPS

Gentile Avv. Pogliani,
Leggo sempre con attenzione le sue risposte pubblicate sulla Gazzetta svizzera.

Nel 2018 ho chiesto un calcolo decorrenza INPS:
• ho lavorato in Svizzera dal 1978- 1989 (con 2 anni di interruzione per la nascita del primo figlio)
• dal 1989 - 2007 ho versato contributi volontari tramite il consolato Svizzero a Milano
• dal 2007 fino ad oggi sto lavorando in Italia
Vengono considerati gli anni lavorati in Svizzera, invece gli anni dei contributi volontari no.

Nella tabella della Cassa Svizzera di compensazione CSC, Ginevra questi contributi vengono elencati come data ma non come reddito.
Questo è corretto?

La ringrazio in anticipo per una Sua gentile risposta.
Cordiali saluti,
J.G.


Gentile lettrice,
la Sua domanda ci dà l’occasione di ritornare su un temo non trattato da anni: la considerazione degli anni di contribuzione AVS da parte dell’INPS.

Per aver diritto ad una pensione INPS ci sono due soglie minime di anni di contribuzione:
- 20 anni di contribuzione per aver diritto ad una pensione di vecchiaia
- un numero variabile di anni di contribuzione per aver diritto ad una pensione di anzianità
Chi sposta nel corso della Sua vita lavorativa la residenza dalla Svizzera all’Italia può far valere – al solo fine di raggiungere uno degli anni minimi di cui sopra – i periodi di contribuzione all’AVS. Nella domanda per ottenere la pensione INPS basta scrivere da qualche parte di aver contribuito all’AVS sotto il numero …. e possibilmente gli anni di contribuzione. Non è necessario allegare alcuna prova – in ogni caso l’INPS chiede i dettagli all’AVS.

L’INPS prende in considerazione sia i periodi di contribuzione all’assicurazione AVS obbligatoria che quelli all’assicurazione facoltativa, ma non quelli nei quali si è anche contribuito all’INPS – un anno di contribuzione non può contare due volte.

Questa agevolazione non modifica in nessun modo l’importo o la decorrenza delle due pensioni; può dare soltanto il diritto ad una pensione INPS se non sono raggiunti gli anni minimi di contribuzione per ciascuna pensione. Per ambedue le pensioni andrà inviata la richiesta qualche mese prima della maturazione del diritto (anche AVS tramite INPS); ambedue le pensioni saranno calcolate sugli anni e importi di contribuzione versata a ciascuna.

Nel Suo caso l’INPS ha correttamente preso in considerazione i Suoi 26 anni e 5 mesi di contribuzione AVS prima di iniziare a contribuire all’INPS: 1’374 settimane. Lei ha relativamente pochi anni di contribuzione all’INPS e con lavoro part-time, la Sua pensione INPS sarà perciò modesta. I Suoi 27 anni di contribuzione AVS Le daranno una rendita ridotta del ca. 40% rispetto ad una rendita intera, salvo la partecipazione a eventuali contributi del marito. Per aver un’informazione più precisa, Le consiglio di chiedere una previsione della Sua rendita (modulo sotto www.ahv.ch/it). Se desidera migliorare la situazione da pensionata, Le converrà continuar a lavorare in Italia alcuni anni oltre l’età di pensione prima di chiedere la pensione INPS.

Un altro modo per aumentare la pensione futura è rimandare l’inizio del pagamento dell’AVS da un minimo di un anno a un massimo di 5 anni. Rimandando l’inizio di un anno, la rendita aumenta del 5,2%, di cinque anni del 31.5% per il resto della vita. Se Lei a 64 anni non ha ancora bisogno della rendita AVS, basta informare prima del 65° compleanno la CSC di Ginevra di voler rimandare l’inizio della rendita. Non bisogna dire di quanto tempo; il minimo è comunque un anno. Passato questo termine, si può chiedere di iniziare il pagamento ogni mese fino al massimo di cinque anni.

Sconsiglio invece, salvo a persone che ne hanno assolutamente bisogno o che hanno poche speranze di superare i 70 anni, di chiedere la pensione anticipata di uno o due anni; non conviene.

Per motivi di privacy, la CSC non mi risponde sui motivi della mancata indicazione del contributo alla facoltativa; la D nella colonna contribuiti vuol dire “dispensata”. Potrei pensare che Suo marito lavori da frontaliero e Lei sia perciò stata iscritta ma esonerata da contributi. In quel caso, al momento che tutti e due saranno pensionati, Le saranno accreditati metà dei contributi di Suo marito durante il matrimonio e l’adesione all’AVS di tutti e due (e vice-versa). Se invece Lei ha pagato dei contributi, l’estratto conto non è esatto; in quel caso scriva una mail alla CSC facendo presente l’errore.

Ci tenga al corrente di come si è sviluppata la situazione AVS.
Cordiali saluti.

Robert Engeler
Avv. Andrea Pogliani