Conti e disponibilità all’estero: ultima chance per evitare multe

Invito ad approfittare del decreto di stabilità entro luglio

Gentile Signor Engeler
Sono un socio onorario del circolo svizzero di… ed ho avuto l’onore di conoscerla durante il congresso del collegamento svizzero.
Mi rivolgo a Lei con una domanda riguardante il Quadro RW soprattutto se sono costretto a compilarlo. Durante la mia permanenza in Svizzera, negli ultimi 21 anni ero impiegato alle FFS Svizzere e perciò oggi in pensione usufruisco del 2° pilastro decurtato dalla tassazione svizzera.
La somma non mi viene elargita su una banca italiana come il 1° pilastro ma mi viene versata su una banca svizzera dove posso prelevare ciò che mi serve con il Bancomat a mia disposizione. Con quanto ho letto sulla Gazzetta Svizzera anni fa e data la mia situazione non devo fare nessuna dichiarazione in Italia.
Ora vengo al nocciolo della questione. Con l’andare del tempo si è costituito sul mio conto in Svizzera sempre con la somma del 2° pilastro un discreto gruzzolo. Come devo comportarmi in merito? Devo dichiarare la somma in Italia tramite il formulario RW benché sia stata tassata in Svizzera? Purtroppo qua in Italia uffici competenti si lasciano desiderare e per questo mi rivolgo a Lei per una delucidazione in merito. La ringrazio prematuramente per l’eventuale Sua risposta augurandole un buon proseguimento per l’anno in corso.
Distinti Saluti.
P.D.

Risposta
Caro lettore,
Premetto che il compito dell’avv. Wiget e mio è principalmente quello di dare informazioni ai nostri lettori che difficilmente si trovano altrove. Informazioni fiscali non rientrano in questa categoria, sia perché consulenti fiscali si trovano dappertutto (anche se non tutti sono specializzati in questo particolare problema), sia perché né l’avv. Wiget né io siamo specializzati in materia. Possiamo perciò dare solo informazioni generali.

Godendo di una pensione di 2° pilastro svizzero di provenienza di un datore di lavoro pubblico (p.es. Confederazione, cantone, comune, FFS, Poste), questa viene tassata alla fonte in Svizzera e non deve più essere dichiarata in Italia. Questo a differenza di una pensione di un datore di lavoro privato che viene pagata al lordo e deve essere dichiarata come reddito in Italia.
Se Lei non fa versare la pensione su un conto in Italia e mantiene un conto in Svizzera (o in qualsiasi paese estero) di oltre € 15’000, da vari anni ormai è obbligatorio compilare il quadro RW, pena multe pesantissime.

Ciò vale per tutti i residenti in Italia, quindi anche per Lei, indipendentemente dal fatto che la Sua pensione sia esente da tasse in Italia.
Con l’introduzione dello scambio di dati automatico da quest’anno sparisce anche la speranza di rimanere nascosto.

Per fortuna Sua, il decreto di stabilità 2018 ha introdotto una nuova “voluntary disclosure”, possibilità di dichiarare disponibilità estere con pagamento di penalità ridotta.
Lei deve assolutamente prendere contatto con un fiscalista esperto in materia perché faccia la necessaria dichiarazione entro il 31 luglio 2018, probabilmente l’ultima chance per evitare di essere scoperto e pagare ammende che possono arrivare fino alla totalità della proprietà all’estero.

Colleghi del Suo Circolo Svizzero Le sanno dare certamente degli indirizzi di professionisti esperti.

Invito tutti quelli che non hanno ancora provveduto, malgrado i numerosi inviti da parte dell’avv. Wiget e miei, di correre ai ripari e mettersi in regola.
È l’ultima chance.

Cordiali saluti.
Robert Engeler