I monitori devono dar prova di buonsenso, cuore e iniziativa

Dei giovani seguono dei giovani: è il caso nella maggior parte dei campi di vacanze per bambini e adolescenti in Svizzera. Questi ultimi ricevono una formazione mirata per prepararsi.

Tra luglio e agosto, centinaia di fuochi da campo vengono accesi ovunque in Svizzera. Infatti, l’estate è anche la stagione dei campi di vacanze. Numerose organizzazioni della gioventù propongono settimane di…campeggio, bicicletta o passeggiate, o affittano un ostello collettivo. Il Servizio dei giovani dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) propone dal canto suo da diversi anni dei campi di vacanze ai ragazzi e ai giovani adulti della «Quinta Svizzera» a partire dall’età di 15 anni. Il suo scopo è quello di offrire vacanze indimenticabili nel loro secondo paese e di rafforzare i loro legami con la Svizzera.

La Fondazione per i giovani svizzeri all’estero (FGSE) organizza ogni anno nove campi per ragazzi tra gli 8 e i 14 anni. Lo scopo è di permettere ai giovani svizzeri all’estero di scoprire la Svizzera per la prima volta o di conoscerla meglio. In questi campi, i ragazzi visitano luoghi emblematici, partono alla scoperta di laghi, montagne, corsi d’acqua e paesaggi tipici ed effettuano passeggiate. In programma vi sono anche giochi, sport, bricolage e disegno.

Quasi 400 ragazzi e adolescenti hanno l’occasione di recarsi in Svizzera ogni anno grazie al Servizio dei giovani dell’OSE e alla FGSE.

I campi di vacanze promuovono anche lo sport
Le offerte di vacanze per i giovani della «Quinta Svizzera» si inseriscono così in tutta una paletta di campi di vacanze in Svizzera, che fa anche parte del programma di promozione di sport della Confederazione, Gioventu+Sport (G+S). G+S è il più importante programma di promozione dell’attività fisica della Svizzera. Ogni anno, 80’000 corsi o campi di sport accolgono quasi 637000 ragazzi e adolescenti. La Confederazione e i cantoni formano i futuri monitori G+S in vari tipi di sport nella conduzione dei campi.

I monitori delle organizzazioni giovanili, come il Movimento scout della Svizzera, seguono il corso di monitore nella categoria «sport da campo/trekking». I monitori della FGSE e del Servizio dei giovani dell’OSE fanno spesso già parte di organizzazioni della gioventù e hanno dunque frequentemente già effettuato questo tipo di formazione. Parallelamente, la FGSE propone ogni anno, in collaborazione con il Servizio dei giovani, un corso di formazione di monitore G+S per le persone che non ne hanno mai seguito uno.

I futuri monitori dei campi passano attraverso varie tappe di formazione e assumono così sempre più responsabilità. Nei corsi loro destinati, imparano a pianificare e ad organizzare delle attività, ma anche come comportarsi con i ragazzi e gli adolescenti, come educarli e far vivere loro delle esperienze positive. I monitori sono anche e soprattutto formati all’organizzazione di attività all’aria aperta e sensibilizzati sulle precauzioni di sicurezza applicabili in questo contesto.

«Durante la loro formazione, si insegna loro come minimizzare i rischi e come reagire se succede qualcosa nonostante la migliore preparazione possibile», afferma Marco Gyger, responsabile della formazione «sport da campo/trekking» presso l’Ufficio federale dello sport.

Un tipo di sport particolare
Marco Gyger descrive la categoria «sport da campo/trekking» come un’attività particolare di cui è fiero: «In questo tipo di sport, non è tanto la prestazione che conta, ma una moltitudine di fattori che fanno parte di un approccio globale». I monitori devono dar prova di buonsenso, cuore e iniziativa.

I ricambi non mancano nella categoria «sport da campo/trekking»: la FGSE e il Servizio dei giovani dell’OSE trovano ogni anno sufficienti monitori grazie al passaparola. Numerosi di questi sono già monitori in organizzazioni giovanili e hanno dunque già seguito la formazione ad hoc. I monitori devono avere tra i 18 e i 30 anni e presentare una candidatura. Un gran numero di monitori svolgono degli studi presso l’Alta scuola pedagogica e si dedicano all’insegnamento.

Mireille Guggenbühler