Il Giardino dei Ghiacciai a Lucerna: uno stupefacente lunghissimo disgelo

«Cose belle dalla Svizzera»

Divertimento e apprendimento in uno dei siti naturalistici e geologici più importanti al mondo

Lucerna – Tutto ebbe inizio dalle difficoltà economiche di un vinaio, tale Joseph Wilhelm Amrein-Troller di Lucerna che spinse il medesimo al rifacimento di una cantina per cercare di ampliare i suoi affari nel 1872. Durante i lavori di scavo, scoprì un grande e profondo buco: sul momento non potè immaginare che sotto la sua proprietà si nascondesse uno dei siti naturali più importanti della Svizzera. Ma, di lì a poco, si dedusse che quella voragine di 4 metri di diametro e altrettanti di profondità era il risultato del ritiro di acqua, sabbia e ghiaia dovute al disgelo di un ghiacciaio. Infatti, quella marmitta gigante testimoniava la situazione di un periodo geologico, fino ad allora sconosciuto, durante il quale multistrati di ghiaccio, alti più di un chilometro, avevano ricoperto Lucerna e tutta l’area alpina.

Questa testimonianza riguardava l’ultimo avvenimento di una lunga serie iniziata dapprima con il mare tropicale che copriva la Svizzera fino a 20 milioni di anni fa. Dopodichè iniziò l’Era glaciale e, infine, il lungo “disgelo” avvenuto circa 10.000 anni fa.

Questa grandiosa progressione di avvenimenti lasciò, come detto, la sua “memoria” sottoforma di arenarie piene di fossili marini e voragini, o meglio, marmitte giganti create dal disgelo del ghiaccio.

Una di queste marmitte era proprio sotto la casa del vinaio. L’uomo agì astutamente, poiché fu capace di istituire e presentare un Giardino del Ghiacciaio, il 1 maggio 1873, alla gente del posto ma anche all’interesse degli esperti internazionali. Da quel giorno Amrein Troller se la passò benone dato che i visitatori aumentarono a vista d’occhio. Anche ai nostri giorni il Giardino è una delle maggiori attrazioni per i turisti provenienti da tutto il mondo.

Fu così, per un semplice caso del destino, che la vita di un commerciante e della sua città, dal punto di vista scientifico, cambiarono per sempre. La visita alla casa del vinaio mostra lo studio di Marie Amrein-Troller (deceduta nel 1931), moglie di Joseph, che fu direttrice del Giardino dei Ghiacciai. L’abitazione, assai suggestiva per i caldi ambienti antichi, ospita mostre e vari eventi nel corso dell’anno.

Vi sono davvero tante cose da osservare per un’intera giornata. È un piacere girare alla scoperta di questo Monumento Naturale all’aperto, attraversando un parco geologico molto interessante non solo per gli appassionati di geologia ma anche per le famiglie con bambini di ogni età: ci si diverte nell’apprendere cos’è un ghiacciaio e gli effetti del suo scioglimento, osservando le cose dal vivo invece che studiarle solamente su un libro di scienza. Si possono vedere diverse marmitte, emerse dagli scavi fatti dal 1872 al 1876; una di esse misura quasi 10 metri di profondità con un diametro di 8 metri. Sulle loro pareti si scorgono addirittura delle conchiglie fossili e vari disegni impressi per sempre dai ciottoli e dall’acqua che veniva trascinata durante il lungo disgelo. Il Museo dei Ghiacciai è meta prediletta dalle scolaresche per la sua interattività. Le spiegazioni sono chiare e svolte in modo da coinvolgere i giovani e i loro accompagnatori. Come le illustrazioni multimediali sulla trasformazione di una Lucerna con il mare e le palme ad un habitat di solo ghiaccio. Stupisce anche il «Relief der Urschweiz» cioè il Plastico della Svizzera primordiale risalente al XVIII secolo, reputato il più antico esempio di rilievo alpino del mondo. La parte scientifica prosegue anche nella divertente sperimentazione visiva nel “Labirinto degli specchi”, costituito da una sala che prosegue all’esterno, con 90 specchi posti a creare magiche illusioni ottiche o spassose deformazioni.

Fuori, all’aria aperta, oltre alle marmitte, ai massi, alle caverne e alle ricostruzioni geologiche, si percorrono sinuosi sentieri nel magnifico parco con alberi e comode panchine. Qui è piacevole sostare per mangiare e osservare graziosi animaletti in libertà come i pesci nello stagno. Il Giardino si trova a soli 15 minuti a piedi dal centro di Lucerna: una gita da annotare per le prossime vacanze in Svizzera.

Un pensiero va ai ghiacciai tuttora esistenti sul nostro pianeta. Com’è la loro situazione? È critica, lo sappiamo, perché il cambiamento climatico con l’aumento delle temperature li sta inesorabilmente sciogliendo. Una sorte che tocca anche al Ghiacciaio dell’Aletsch, il più grande delle Alpi e protetto dall’Unesco, situato tra i Cantoni di Berna e Vallese. Il suo ritiro è stimato a 50 metri all’anno. L’Aletsch, questa grandiosa eredità dell’era glaciale, è famoso nel mondo, oggetto di studio della speleologia glaciale internazionale. Meta imperdibile da parte di appassionati e turisti per lo straordinario paesaggio e i punti di osservazione mozzafiato sull’area. Il suo scioglimento, purtroppo, è ben visibile, come afferma chi lo visita spesso. Per esempio si è abbassato e ristretto, oltre che essersi accorciato di circa 1’300 metri nel corso di un paio di decenni. Largo circa 1,5 km, lungo 23 km, è il più lungo d’Europa. Lo strato ghiacciato raggiunge fino a 900 metri di spessore. È preoccupante che in 4 decenni lo strato si sia assottigliato di circa 200 metri. Anche l’ecosistema della regione ne risente con la competizione di flora e fauna alpine di fronte al clima più caldo. Dopo aver visitato il Giardino del Ghiacciaio di Lucerna vale senz’altro la pena di allungare il tour e raggiungere il magnifico Ghiacciao dell’Aletsch.

lorefice.annamaria@gmail.com

Una marmitta gigante del Giardino dei Ghiacciai di Lucerna: una voragine che è il risultato del lungo disgelo alla fine dell’era glaciale. Un’immensa coltre di ghiaccio ricopriva la Svizzera: il Giardino

“Gletschergarten”, è uno dei più accreditati musei naturalistici al mondo dove è illustrata molto bene la storia geologica non solo svizzera ma del Pianeta.

Un Museo interattivo che include anche il divertimento, come una sala di specchi “magici”.

La casa-museo Amrein-Troller

Fossili marini.

Tra i Cantoni di Berna e Vallese, uno dei ghiacciai ancora esistenti, il magnifico Ghiacciaio dell’Aletsch, il più grande delle Alpi, bene protetto dell’Unesco. Anch’esso, come gli altri ghiacciai europei si sta ritirando. Foto Ghiacciaio dell’Aletsch © Jordan Lesson.