Il voto dall’estero, un’opportunità sotto pressione

Si alzano voci contro i diritti politici per gli Svizzeri all’estero. Ma solo poco più di uno su cinque ne fa utilizzo.

Care lettrici,
cari lettori

l’immagine di copertina della Landsgemeinde di Trogen, nel Canton Appenzello è datata 1814. Ma anche oggi in Svizzera le Landsgemeinden celebrate nel Canton Appenzello interno e Glarona – in cui tutti i cittadini che godono del diritto di voto si riuniscono in assemblea in piazza e votano per alzata di mano – sono l’emblema di una democrazia diretta a cui tutti hanno accesso. Questo numero della Gazzetta svizzera dedica ampio spazio ai diritti concessi agli Svizzeri all’estero – che sono regolarmente in discussione – e come ottenerli e vuole essere al contempo un invito a farne richiesta iscrivendosi agli enti preposti (clicca qui per visualizza l'articolo). Parallelamente incontriamo in questa edizione Maurizio Canetta, Direttore della Radiotelevisione Svizzera italiana (RSI), uno dei diversi strumenti per restare in contatto con la realtà elvetica.

Vi auguro buona lettura.

Angelo Geninazzi
Redattore Gazzetta Svizzera