Il voto elettronico in Svizzera tematica complessa dal profilo politico

Molti Svizzeri all’estero ne fanno già uso

Buongiorno Dott. Wiget,
io e mia moglie siamo di doppia cittadinanza italiana e svizzera avendo vissuto nel cantone di Zurigo per circa 43 anni.
Nel 2013 ultimo anno di permanenza in Svizzera, causa mancanza di lavoro e non potendo più usufruire di aiuto finanziario da parte Svizzera ci siamo trovati con le spalle al muro e ci siamo pre-pensionati con due anni di anticipo, e con i soldi della cassa pensioni abbiamo comprato un appartamentino in provincia di Padova dove poter vivere.

Naturalmente la nostra rendita AVS è stata decurtata credo di circa il 14% a ciascuno.
Ho saputo in seguito che avendo fatto il prepensionamento non abbiamo diritto a nessun aumento della AVS per sempre. Vorrei sapere se ciò è vero, perché a essere sinceri anche un piccolo aumento ci farebbe comodo, perché vivendo al nord, la vita non è così a buon mercato.
Le chiedo gentilmente di chiarirmi la situazione e cosa possiamo fare per usufruire degli aumenti.

Avrei anche una seconda domanda da farle, quando dobbiamo votare per spedire i nostri voti dobbiamo spendere più 10.00 Euro. Non si può votare tramite internet? Sarebbe tutto più facile con un costo zero. Noi la ringraziamo sin d’ora con la speranza che lei possa darci delle risposte utili. Se fosse possibile le saremmo molto grati.

Le porgiamo cordiali saluti.
(C. e G.L.)

Risposta
Cari Lettori,
pubblico qui integralmente la Vostra lettera, alla quale però risponderemo separatamente in due: l’amico Robert Engeler nella sua pagina sulle questioni delle pensioni, il sottoscritto invece sul voto degli Svizzeri all’estero e, più in particolare, sull’e-voting, e cioè il voto elettronico.

Ci siamo, infatti, così divisi le competenze tanto tempo fa, ed anche per non disorientare i nostri Lettori, preferiamo che essi trovino sempre “le cose al loro posto”, e dunque le risposte che cercano nelle rubriche relative.

Per quanto mi riguarda, questa volta non vi annoierò con i soliti codici, codicilli e pandette ma prometto di essere breve.
Intanto, la prima cosa che vorrei dire è che mi sorprende che Voi dobbiate spendere più di 10,00 Euro per il voto per corrispondenza!
La busta che io ricevo dal mio Cantone (che è quello di Lucerna) per il voto, una volta debitamente compilata e riempita con quanto necessario (compresa la scheda elettorale), di norma mi costa 1,00 Euro di francobolli.
A meno che Voi non restituiate anche tutto il materiale illustrativo, perchè in tal caso il peso aumenta e di conseguenza anche l’affrancatura ma dubito che si riesca a raggiungere un costo così alto come da Lei indicato.
Ciò detto, il voto per corrispondenza è molto diffuso da tempo anche in Svizzera (per noi Svizzeri all’estero dal 1992) ma non vi è dubbio che il c.d. e-voting appaia oggi assai più attraente e comodo di quello per posta.

La tematica del voto elettronico è tuttavia molto complessa sotto molteplici profili.
Dal lato tecnico, innanzitutto, vi è la preoccupazione di garantire la genuinità del voto, ma anche la sua segretezza, il conteggio delle “schede” e la sicurezza di tutto il procedimento elettorale.

Dal lato politico, vi è il timore, poi, che in assenza di sufficienti garanzie tecniche sulla sicurezza, siano poste a rischio le votazioni ed, in ultima analisi la stessa democrazia. Ciò soprattutto in Svizzera, ove le votazioni sono frequenti ed i temi sottoposti al voto popolare numerosi e spesso assai importanti. Si legge, infatti, sempre più spesso di hacker che si introducono nei sistemi informatici (anche quelli più sicuri), di voti influenzati, di cybercrimes, ecc…

Da un punto di vista pratico, infine, non va trascurato il fatto che il sistema potrebbe risultare “ostico” per chi non è un “millennial”, e non è particolarmente tecnologico (anche se magari pensa di esserlo perché usa uno smartphone o un tablet). È, però, altresì vero che il sistema di voto elettronico ha la potenzialità di consentire una ancora maggiore diffusione della partecipazione popolare al voto, sia in Svizzera potendo votare anche da casa o da un computer portatile, sia, soprattutto, per noi Svizzeri all’estero.

Quest’ultimo aspetto è proprio il motivo per cui da tempo anche l’OSE-ASO (Organizzazione degli Svizzeri all’Estero) si impegna per una sua adozione la più ampia possibile (entro il 2019), ferma restando la necessità di sistemi sicuri sotto il profilo tecnico. Il tema è stato oggetto proprio recentemente all’Auslandschweizerrat nel marzo di quest’anno a Berna di un serrato ed interessante “faccia a faccia” fra un’esponente delle Poste svizzere esperta in materia ed un imprenditore informatico svizzero. Il dibattito in Svizzera sul tema è particolarmente caldo di questi tempi e si fronteggiano i fautori dell’introduzione dell’e-voting da un lato, con gli scettici digitali sulla sicurezza informatica dall’altro lato. Questi ultimi affermano che non è possibile garantire la sicurezza assoluta di nessun sistema di voto elettronico, e pertanto è meglio non adottarlo.

D’altro canto le manipolazioni e i brogli elettorali si possono verificare (e si verificano) da che esiste il voto (anche per alzata di mano) ma non per questo si può pensare di rinunciare al voto tout-court! In questo caso cambierebbe solo lo strumento utilizzato per esercitare un diritto fondamentale.
Ebbene, il sistema è ancora in fase di sperimentazione a livello federale ma attualmente alcuni Cantoni consentono già il voto elettronico (con alcune differenziazioni) utilizzando due sistemi.

Il primo sistema è quello del Cantone di Ginevra che ha sviluppato una tecnologia propria, diremmo oggi “nativa” denominata “System CHvote”. Questo sistema è stato adottato dai Cantoni di Argovia, Berna, Lucerna e San Gallo e inizialmente anche Basilea-Città.
A tal proposito era anche scoppiata una polemica nel 2013 perché si affermava che proprio in una votazione a Ginevra vi sarebbero state intrusioni informatiche. In realtà si è trattato di una simulazione in cui si è dimostrato quali fossero i punti deboli individuati da alcuni hacker esperti, che sono poi stati corretti.

Il secondo sistema è quello creato dalla Posta svizzera che attualmente è stato adottato dai Cantoni di Friburgo, Glarona, Neuchâtel e Turgovia e presto anche Basilea-Città che cambierà. Altri Cantoni si sono limitati a dei test (Zurigo, per esempio, dove avete vissuto) ed altri ancora non hanno fatto nulla.
Come vedete, lo scenario è variegato, e vi è ancora molto da fare per garantire il voto elettronico in maniera generalizzata, come io penso si dovrà fare per forza in un futuro prossimo, anche se io – lo confesso – continuo a preferire la “scheda cartacea”, pur potendo usufruire del voto elettronico.

Non sono certo in quale Cantone, o in quali Cantoni, Voi siate registrati per votare e dunque non posso dirVi se potete avvalervi dell’evoting. Se fosse uno di quelli indicati dovrebbero avervi già informati o al limite fatelo Voi. Altrimenti se fosse Zurigo non resta che aspettare con pazienza, che la speranza è l’ultima a morire.

A tutti i nostri Lettori buone vacanze e buona estate!

Avvocato Markus W. Wiget

P.S. Facendo seguito all’articolo dello scorso mese, sull’iscrizione volontaria al SSN italiano, trascriviamo qui sotto la mail ricevuta dai nostri due Lettori che confermano l’esenzione per i pensionati svizzeri e la bontà della nostra interpretazione sulla tassazione. Due buone notizie al tempo stesso e ce ne rallegriamo!

Mail del 12/06/2018 - Iscrizione volontaria al SSN

Buona sera Dott. Markus W. Wiget,
Siamo A.M.K. e R.T. permesso di soggiorno e residenza dal 23.01.2013 in provincia di Rimini.
Abbiamo ricevuto oggi la Gazzetta Svizzera di giugno.
Vogliamo complimentarla sull’articolo a pag. 2, Volontaria o Obbligatoria???
Le comunichiamo che la ASL di Riccione, ufficio stranieri, ci ha comunicato nel gennaio scorso 2018, che la volontaria ha fatto oggetto di esenzione per i pensionati Svizzeri, essendo già tassati mensilmente del 5% presso la Banca di Sondrio. [Informazione dalla stessa Asl ]. Dunque la tessera sanitaria ci è stata rinnovata fino al 18.02.2024.
Volevamo aggiornarla su fatti così importanti per i nostri Amici Svizzeri.
Le auguriamo un buona estate, riceva i nostri migliori saluti.

A.-M.K. / R.T. (Prov. di Rimini)

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