“In Giappone gli Svizzeri sono molto uniti”

Gli svizzeri all’estero su Instagram

All’età di 27 anni, Luca Orduña tenta il tutto per tutto. A 22 anni, era partito per la prima volta per il Giappone avviando un’attività indipendente.

“Lavorare in Giappone è stata una sfida quotidiana che mi ha costretto ad uscire dal mio guscio. Sono stato subito attratto dalle culture e dalle lingue asiatiche. A 22 anni, ho potuto partire per la prima volta in Giappone grazie a una borsa della Camera di commercio Svizzera-Giappone. Ho dovuto in seguito decidere cosa volevo fare al termine di questo anno in Giappone. Con un collega, abbiamo elaborato un progetto di società di distribuzione di orologi svizzeri specializzata sul mercato asiatico.

Parlo esclusivamente giapponese nel-l’ambito di questa impresa e con i miei clienti. Anche dopo cinque anni trascorsi in Giappone, può succedere che alcune sottigliezze della lingua mi sfuggano. Talvolta, vorrei cercare di migliorare la situazione esistente, trovare nuove soluzioni. Vivo a Tokyo non lontano dal celebre incrocio di Shibuya. Nonostante la folla, non sono mai agitato poiché tutti gli abitanti sono molto premurosi. Mi rallegro inoltre delle attività degli Svizzeri in Giappone e costato che sono molto uniti. Ciò che apprezzo inoltre del Giappone è la grande diversità della natura. Siccome le quattro stagioni sono molto marcate, è possibile sciare in inverno ma anche fare il bagno o praticare sport nautici nelle calde acque dei laghi e al mare.

Tuttavia, cio’ che mi impressiona maggiormente, è la gastronomia. I numerosi ristoranti propongono specialità locali o internazionali di alta qualità. Apprezzo inoltre il fatto che in Giappone i pasti sono generalmente un momento di condivisione e svolgono un ruolo sociale un po’ più importante”.

Questa intervista è stata pubblicata su swissinfo.ch, il servizio online della Società svizzera di radiodiffusione e televisione SSR/SRG, disponibile in 10 lingue. Vivete all’estero? Allora inviate le vostre foto Instagram dall’hashtag  
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