La trasformazione digitale della Svizzera e della sua amministrazione

Possono favorire anche le Svizzere e gli Svizzeri all’estero

La cyberamministrazione si è fissata quale obiettivo di mettere a disposizione della popolazione, degli attori economici e del settore pubblico delle prestazioni semplici, rapide e accessibili in ogni luogo. L’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione (TIC) moderne permette di concepire delle offerte di servizio sicure, trasparenti ed efficienti. Questi sviluppi favoriscono anche le Svizzere e gli Svizzeri all’estero.
Lo sviluppo rapido delle TIC in questi ultimi anni ha influenzato l’attività delle istituzioni pubbliche e politiche. Esse ricorrono in effetti sempre piu’ spesso ad Internet per comunicare informazioni piu’ facilmente di prima e proporre prestazioni digitali.

Fra le prestazioni digitali, vi è ad esempio il voto elettronico, che permette di adattare alle tecniche del XXI secolo la cultura e le tradizioni svizzere in materia di diritti politici. Il voto elettronico è particolarmente utile per alcuni gruppi dai bisogni specifici, come gli Svizzeri all’estero. Il 5 aprile 2017, il Consiglio federale ha deciso di introdurre il voto elettronico in tutta la Svizzera. Esso prevede di presentare al Parlamento una revisione delle basi legali e di stabilire cosi’ il voto elettronico come terzo mezzo di voto, con il voto di persona e il voto per corrispondenza. Circa 77’000 Svizzeri e Svizzere all’estero hanno potuto votare per via elettronica il 24 settembre 2017 nei cantoni di Berna, Lucerna, Friburgo, Basilea-Città, San Gallo, Neuchatel e Ginevra. I cantoni di Friburgo, Basilea-Città, San Gallo, Neuchatel e Ginevra hanno pure proposto il voto elettronico a circa 103’000 elettori in Svizzera.

L’introduzione di E-ID, il primo sistema d’identificazione elettronica riconosciuto dallo Stato, è un altro obiettivo della cyber amministrazione. Il Parlamento dovrà occuparsi nel corso dell’anno sul progetto di legge sui servizi d’identificazione elettronica (legge e-ID), basato su una ripartizione dei compiti tra lo Stato e il mercato. La Confederazione assume cosi’ il ruolo di di autorità di regolazione e di riconoscimento e veglia a stabilire delle condizioni quadro giuridiche e organizzative ottimali. L’e-ID permette di registrarsi facilmente in ogni momento presso i vari operatori elettronici e, ad esempio, di ricevere facilmente e in tutta sicurezza un estratto di casellario giudiziale o di accedere allo sportello online degli Svizzeri all’estero. Questa identificazione senza documento cartaceo, né identificante, né password semplifica le procedure su ogni portale online. L’e-ID è una prestazione di base, sulla quale si appoggiano altri servizi digitali. E’ il punto di partenza della generalizzazione della cyber amministrazione.

Allo scopo di mettere in atto la cyberamministrazione, la Confederazione, i cantoni e i comuni hanno elaborato una strategia comune declinata in dodici progetti e prestazioni. Il comitato di pilotaggio della cyber amministrazione svizzero è incaricato di definire questi progetti e prestazioni per quattro anni, di controllarli ogni anno e di adattarli se necessario. Una convenzione quadro relativa alla collaborazione nell’ambito della cyber amministrazione regola l’adozione comune della strategia per i tre livelli federali. La Confederazione e i cantoni contribuiscono in parti uguali al finanziamento della strategia.