Nel centro della Svizzera, al centro del Congresso

Le Alpi, protagoniste dell’84mo Congresso del Collegamento degli Svizzeri in Italia, tenutosi a Trento il 13 maggio 2023

La comunità svizzera in Italia è tornata a riunirsi per l’84ma volta. Dopo il “Congresso della ripartenza” tenutosi a Firenze esattamente un anno fa, l’appuntamento del Collegamento è stato fissato al Nord, a Trento. Sotto l’egida del Circolo Svizzero del Trentino e del suo presidente Pietro Germano, i partecipanti hanno potuto immergersi completamente in quello che è il contesto alpino, sia da un punto di vista topografico che dei contenuti.

Memorabile a dir poco è stata l’apertura del Congresso, partito con il botto, o meglio con le campanelle e le bandiere rossocrociate delle nuove leve elvetiche del Trentino.

Tra gli applausi degli oltre 130 partecipanti, i giovani rossocrociati hanno spianato la strada all’apertura ufficiale del Congresso degli Svizzeri in Italia da parte di Regula Hilfiker, presidente dimissionaria del Collegamento (cfr. riquadro).

«Una comunità affiatata, come le relazioni tra Svizzera e Italia»

Sabrina Dallafior, Console generale di Svizzera a Milano, nel suo saluto a nome del Consolato, ha messo in evidenza come la tematica del Congresso – le Alpi e il loro impatto sulla società – accomuni anche le attenzioni della sua istituzione. La Console si è detta grata di vedere una comunità di Svizzeri in Italia così affiatata e solida, che va a ricordare «le relazioni altrettanto solide tra i due paesi», come testimoniano i recenti e regolari incontri ai massimi livelli, in particolare tra il consigliere federale Ignazio Cassis e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Trento e la Svizzera: una forte storia di amicizia»

Dal canto suo, Roberto Stanchina, vicesindaco di Trento, ha illustrato la storia che lega la comunità trentina a quella svizzera; nel dopoguerra sarebbero stati oltre 30 mila i trentini emigrati in territorio elvetico. «È tempo di collegare, creare ponti e abbattere muri» ha evidenziato Stanchina, rallegrandosi che il Congresso miri anche a questi obiettivi. Che questo soggiorno sia solo un arrivederci, da turisti, ha auspicato il rappresentante dell’autorità comunale.

Numeri degli svizzeri all’estero in crescita, servizi altrettanto

Recentemente sono state comunicate le cifre degli svizzeri all’estero: attualmente sono 825'000 gli svizzeri che vivono al di fuori dei confini elvetici (e si stima altri 200'000 che non sono annunciati alle rappresentanze elvetiche), di cui oltre 50'000 vivono in Italia, la quarta nazione più popolosa di svizzeri. Il tutto fa della Quinta Svizzera il terzo «cantone» più grande. Secondo Gian Franco Definti, membro di Comitato dell’OSE, queste cifre dimostrano la vitalità della diaspora elvetica, in particolare quella in Italia. Sono solo 4 le nazioni al mondo in cui non si contano svizzeri: Corea del Nord, Turkmenistan, Nauru e Tuvalu. Durante il suo saluto a nome dell’OSE, Definti ha messo sul tavolo una serie di problemi promettendo il massimo impegno nella risoluzione di questi, su tutti il voto elettronico che recentemente ha fatto numerosi passi in avanti (cfr. edizioni di Gazzetta di aprile e maggio).

A queste cifre si è orientato anche Michele Malizia, della Direzione Consolare (DC) e responsabile delle relazioni con gli svizzeri all’estero. Esso ha ribadito che per la DC è essenziale il contatto diretto con la comunità all’estero, quale «torre di controllo di tutta la rete esterna che abbiamo nel mondo». Il rappresentante del DFAE ha ribadito l’importanza strategica delle associazioni di svizzeri all’estero, in Italia come nel resto del mondo, che è di grande supporto per l’attività della direzione.

«Notificate cambiamenti di indirizzo e siate responsabili»

Tre quarti dei cittadini elvetici all’estero dispongono di almeno un’altra nazionalità. Riveste in questo contesto importanza l’annuncio alle proprie rappresentanze di cambiamenti di indirizzo, indirizzo e-mail, di stato civile o di decesso. Questo è nella responsabilità dei cittadini, ha ribadito Malizia. Responsabilità che non va dimenticata, soprattutto in tempi di crisi, come lo è stata la pandemia: «Il sostegno della Confederazione non è assoluto, spetta a tutti preparare al meglio e con cura il proprio soggiorno all’estero».

Un appello conclusivo di Malizia si è concentrato sulla registrazione ai cataloghi elettorali, a cui sono iscritti solo una minoranza di svizzeri all’estero. «Con il voto elettronico che sta facendo passi avanti sarà ancor più interessante». Da questo mese – che prevede 3 votazioni federali il 18 giugno – i Cantoni di Basilea Città, Turgovia e San Gallo si trovano in una fase pilota per testare i nuovi strumenti di voto elettronico. Occorre però considerare che l’organizzazione delle votazioni federali è di competenza dei cantoni. La Confederazione non può e non potrà obbligare i cantoni ad utilizzare il sistema. Ma, conclude Malizia, vi sono diversi altri cantoni interessati a partecipare agli sviluppi della materia, tra cui Friborgo e il Ticino.

Angelo Geninazzi

Il primo sussulto del Congresso: i giovanissimi Svizzeri "trentini"

Trento, territorio sotto la competenza del Consolato di Milano e la console Dallafior.

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