Un congresso con numeri da capogiro

Grande successo per l’Unione Giovani Svizzeri (UGS) e il congresso intitolato “Presenza professionale online e mondo social”

16 maggio 2020 - 860 iscritti, una risposta al Covid-19 al di sopra di tutte le aspettative: giovani e meno giovani, svizzeri e italiani. L’interesse nei confronti del congresso organizzato dall’Unione Giovani svizzeri ha sorpreso anche i diretti interessati. Il tema della presenza professionale online ha suscitato la curiosità di esponenti di tutte le generazioni.

Angela Katsikantamis e Bianca Rubino – condottiere attraverso il pomeriggio – hanno salutato il pubblico presentando l’UGS e informando come finora siano stati svolti vari congressi che hanno raccolto importanti riscontri, ma che nessun evento ha mai raggiunto i numeri di questo congresso-webinario. Quest’ultimo ha potuto contare sulla presenza di partecipanti da tutto il mondo, dalla Cina, dalla Polinesia francese, dalla Germania alla Spagna.

I partecipanti sono stati integrati direttamente nell’evento attraverso una chat che ha permesso di intervenire in diretta e ha dato l’opportunità agli oratori di rispondere ad alcune delle centinaia di domande poste.

In occasione dei saluti istituzionali Rita Adam, Ambasciatrice di Svizzera in Italia, ha ricordato l’importanza della comunità svizzera in Italia. Il legame storico e stretto tra i due paesi è rafforzato dalla presenza di circa 50’000 Svizzeri in Italia. Questa comunità si contraddistingue in particolare per il fatto che c’è una nuova generazione che si sta mobilitando in modo eccezionale. Questo non è per nulla scontato, secondo l’esperienza ventennale dell’Ambasciatrice. La presenza e il dinamismo sono straordinari e non a caso è stato formato il primo gruppo di giovani elvetici all’estero. Questo dinamismo è dimostrato già in occasione del Congresso a Venezia, durante il quale l’UGS in poche ore ha trovato soluzioni all’alta marea che ha impossibilità lo svolgimento previsto originariamente. Adam si rallegra del successo degli UGS: “Oltre 800 iscritti sono un numero importante: non è cosa quotidiana nemmeno per un ambasciatore poter parlare davanti a così tante persone”.

Adam ha concluso rimarcando come si stia uscendo da un periodo molto particolare e come il tema del congresso sia di grande attualità e lei stessa si è detta curiosa di imparare molte cose.

La palla è poi passata nel campo di Irène Beutler-Fauguel, Presidente del Collegamento Svizzero in Italia, il cui Congresso avrebbe dovuto tenersi proprio lo stesso weekend a Firenze. La presidente ha illustrato come il Collegamento raggruppi oltre 60 istituzioni, tra cui scuole, circoli, chiese e ha spiegato come cerca di aiutare gli Svizzeri in Italia attraverso i diversi servizi. Anche il legame con la Confederazione viene assicurato dal Collegamento, attraverso 6 Delegati nel Consiglio degli Svizzeri all’estero, che si incontrano in questo contesto con i rappresentanti elvetici di altre regioni del mondo. Beutler-Fauguel si è poi dichiarata molto fiera della sua “costola” giovane dell’UGS e delle sue attività.

In seguito, Ruth Von Gunten di educationsuisse – penna apprezzata e conosciuta dalla Gazzetta Svizzera – ha messo l’accento sul ruolo dell’istituzione da lei rappresentata e delle 18 scuole svizzere associate. Si tratta di un servizio di consulenza a 360° per i giovani svizzeri all’estero che vogliono raggiungere la Svizzera per la propria formazione scolastica, per gli studi universitari o per degli stage. A disposizione vi sono anche dei fondi per il supporto finanziario.
Entrati nel vivo del Congresso ha preso la parola Sara Malaguti, imprenditrice digitale, communication & digital strategist che si occupa di dare consulenza ad aziende nelle proprie strategie digitali. La sua esperienza è partita nel 2009, quando appena laureata in periodo di crisi, ha ricevuto una chiamata dalla Borsa di Milano dove ha svolto le prime esperienze nel marketing e ha imparato un metodo di lavoro. Contemporaneamente la sua energia intellettuale – “mi dicevano che ero un vulcano” – l’ha portata a mettersi in proprio e prendere in mano il proprio destino.

La creazione di un blog di successo la riconduce alla sua volontà di far incontrare le persone e alla sua convinzione che sia necessaria una condivisione massima di contenuti. “Le persone vengono attratte dai contenuti. Più riesci a dimostrare valore, più attirerai persone”

Il digitale, secondo Malaguti, non è la panacea a tutti i mali, ma uno strumento giusto se si lavora in modo differenziato. La presenza sui social presuppone sempre un obiettivo: esserci perché ci sono tutti non serve. Secondo lei, un grande vantaggio del digitale è quello di poter stare all’ascolto dei propri clienti. Per chi è alle prime armi consiglia di fare prima di tutto un’analisi e poi una scelta dei canali. Insomma, occorre capire chi si vuole raggiungere e solo dopo definire la propria strategia. ¨Il suo social media preferito? Instragram perché punta molto sulla fotografia. Ma qualsiasi sia il canale scelto, per avere successo occorre del tempo. Nessuno creda di poter guadagnare soldi a breve termine. Occorre fiducia e tempo e capire se il pubblico è pronto. E soprattutto la costanza: la costanza premia con il successo.

Secondo Malaguti la crisi attuale legata al coronavirus aumenterà ulteriormente la dinamica e la necessità di una presenza (anche) online. A rischio sono le generazioni ancora abbastanza distanti dalla pensione ma con un’affinità ridotta nei confronti delle tecnologie. “Servirebbe una formazione di base” ma la responsabilità di questa non può essere lasciata al singolo ma è il sistema che deve prevederla. “La crisi lascerà indietro tanti e nasceranno molti bisogni, e quindi molte opportunità”. Il coronamento del sui sogno? “Portare il digitale a beneficio di tutti”, ha concluso l’imprenditrice.

Come gestire la propria presenza su LinkedIn? Ne ha parlato da Bruxelles Federica Margheri, Career Development Specialist. Margheri è al contempo presidente di Project 668, un’associazione nata nel 2012, che agisce nell’ambito della disoccupazione giovanile e dello sviluppo di carriera.

Margheri evidenzia come in poche settimane la nostra vita sia passata dall’offline all’online ma al contempo che questa crisi si tradurrà in disoccupazione e difficoltà. La specialista ritiene che parlare di presenza professionale online sia sinonimo di parlare di LinkedIn, un social network dove si indicano le proprie esperienze professionali, “una sorta di curriculum online”. Occorre anche in questo caso interrogarsi su qualche immagine che si vuole trasmettere per presentarsi da un punto di vista professionale, e a chi vogliamo rivolgerci. “Mostrarsi in costume in spiaggia con gli amici” non è la soluzione migliore”. Man mano che le esperienze aumentano queste vanno aggiunte, “taggando” i propri datori di lavoro o le istituzioni presso le quali si ha studiato o lavorato.

Anche la lingua è molto importante o l’utilizzo degli hashtags, anche se questi non sono retti da una scienza concreta. In caso di condivisione di contenuti, invece, sarebbe secondo Margheri opportuno aggiungere una propria didascalia, un commento. LinkedIn è particolarmente importante per le connessioni con colleghi, ex compagni di studio o potenziali datori di lavoro. Soprattutto per chi è all’inizio di carriera, LinkedIn offre l’opportunità di porre domande a figure professionali già nel mondo del lavoro. Molte sono state le domande poste, in particolare su come profilarsi al meglio nei confronti di un potenziale datore di lavoro. Le puntuali risposte hanno permesso ai partecipanti di assistere ad un vero e proprio corso online su LinkedIn.

Tra le “guest star” del pomeriggio ha preso la parola la Prof. Silvia Vianello, già nominata tra le 100 donne Italiane di maggior successo al mondo.
“La vita è quello che accade mentre sei impegnato con altri programmi”; ha debuttato con questa citazione la Professoressa, evidenziando come non sia possibile programmare e pianificare una carriera professionale. E sottolinea come oggi sia più che mai rilevante Darwin che ci ha insegnato che sopravvive la specie che è più in grado di adattarsi, e non quella più forte.

Vianello ricorda quando all’inizio della sua carriera pianificava tutto, ciò che è così difficile da single e da giovani. In seguito, anche complice il matrimonio, questa pianificazione si fa più complicata. Seguendo il marito a Dubai si sono aperte nuove prospettive: un suo ex studente in Bocconi era responsabile marketing di Maserati, ciò che le ha permesso di continuare la sua carriera fuori dall’Italia. “Se mi fossi fossilizzata a Milano mi sarei persa molte possibilità” ha affermato aggiungendo che trova lavoro chi è in grado di adattarsi; questa è una realtà ancora maggiore in questi tempi.

Secondo la professoressa l’Europa sta soffrendo molto questa crisi perché negli ultimi decenni è stata resistente ai cambiamenti. A Dubai, racconta, esiste il ministro della felicità, che si occupa che le persone siano più felici nella loro attività lavorativa. Questa capacità di cambiare e aggiornarsi fa si che la crisi oggi sia meno devastante. In Italia Vianello vede ancora molta resistenza per quello che riguarda la capacità di utilizzo di nuovi strumenti che sono a disposizione. Secondo lei la paura delle nuove tecnologie che sostituiscono l’uomo nel lavoro è infondata. Le tecnologie semmai aiutano ad avere più tempo libero.

La Prof. Vianello ha poi elencato diversi errori “comuni” nell’utilizzo di canali come LinkedIn e parlato di applicazioni basate sull’intelligenza artificiale che sono in grado di aumentare le possibilità che la persona giusta trovi il posto giusto.

Nelle sue lezioni la Professoressa offre ampie panoramiche sugli strumenti di intelligenza artificiale, che purtroppo fanno molto paura. Se un medico ha paura che un robot lo sostituisca nel fare le operazioni sbaglia. Verrà sostituito da un medico in grado di padroneggiare l’intelligenza artificiale. Lo stesso vale per un responsabile marketing. L’invito, insomma è di affrontare di petto il futuro e quello che ci riserva. Un messaggio particolarmente forte in questo periodo di incertezze. E conclude a sua volta “siate generosi nei contenuti”.

“Le persone vengono attratte dai contenuti. Più riesci a dimostrare valore, più attirerai persone”

“L’Europa sta soffrendo molto questa crisi perché negli ultimi decenni è stata resistente ai cambiamenti”.

Angela Katiskantamis e Bianca Rubino hanno assicurato la moderazione del 1° congresso online degli UGS.

Rita Adam, Ambasciatrice di Svizzera in Italia, nel suo intervento di benvenuto ai partecipanti del congresso.

Sara Malaguti, imprenditrice digitale afferma: per essere sui social occorre prima un obiettivo che si vuole raggiungere attraverso questi canali.

Durante il congresso è stato possibile intervenire attraverso una funzione chat in youtube: centinaia le domande poste durante il pomeriggio.

Un momento durante la presentazione da parte di Federica Margheri (in alto a sinistra).

La professoressa Silvia Vianello è intervenuta direttamente da Dubai, la sua patria d’adozione.