Un lavoro di squadra, con un regista qualificato

Luca Bonicalza, 23 anni, è stata la figura tecnica dietro al Congresso UGS del 16 maggio 2020. Ci siamo intrattenuti con lui a margine della… diretta su youtube.

 

“Sono molto felice di questo Congresso. Sarà un modello che svilupperemo in futuro.”

Luca, è stata la prima volta che hai organizzato un congresso digitale con oltre 800 iscritti?
Sì, per me è stata la prima volta anche perché non ho mai organizzato un congresso digitale, neanche per 2 iscritti (ride). Tuttavia, a livello tecnico, una produzione di questo genere non mi è nuova perché ricalca quella delle produzioni multimediali, che è il settore in cui lavoro ogni giorno. Io difatti l’ho intesa come una produzione televisiva, alla quale si è aggiunta l’interazione con la chat degli utenti. Anche la struttura organizzativa che abbiamo utilizzato ricorda quella degli studios: ad esempio non erano le persone inquadrate a gestire il montaggio e la diretta, come invece avviene normalmente nelle dirette che si fanno sui social.

Qual è la sfida più importante nell’organizzazione tecnica di un congresso di questo genere?
Ciò che apprezzo molto del mio settore è che per quanto esista una sfida comune, e cioè “portare a casa” la produzione (ovvero realizzarla), ogni persona all’interno del team ha sfide date proprio dal suo ruolo. Personalmente la mia sfida era quella di far sì che gli utenti connessi non si annoiassero guardando tre ore e venti di immagini. Per fortuna il montaggio esiste da ormai quasi cento anni e, per quanto quello di questa diretta non sarà storia del Cinema, sono sicuro che l’alternanza tra primi piani, piani d’ascolto e composizioni d’insieme abbia aiutato a tenere anche l’occhio sveglio. Nella videochat collettiva post congresso il montaggio è stato molto apprezzato e questo mi rincuora particolarmente.

Ci sono stati momenti di tensione prima o durante il congresso e quanto è stato grande il sollievo al termine? Come avete festeggiato?
Ci sono stati inevitabilmente momenti di tensione sia prima che durante il congresso. Già le produzioni cinetelevisive sono molto stressanti per chi ci lavora quotidianamente, se questo stress lo si applica ad una troupe amatoriale e soprattutto ignara di ciò a cui va incontro non si può che sfociare in momenti poco allegri. Ma più è grande la tensione, maggiore è il sollievo quando finisce! Al termine eravamo tutti un poco disorientati ma certamente molto felici per la riuscita dell’evento. Peccato però di non aver potuto festeggiare con una festa di fine produzione!

Lo fai nel tempo libero o è un’attività che ti accompagna anche professionalmente?
L’organizzazione di congressi in qualunque forma è un’esclusiva dell’UGS per quanto mi riguarda! Professionalmente invece lavoro proprio nel settore cinetelevisivo. Ho iniziato sei anni fa come proiezionista nel cinema della parrocchia, mentre oggi il mio lavoro è all’interno di un noleggio di materiale tecnico per cinema e televisione: in pratica ogni giorno mi occupo della preparazione e manutenzione di obiettivi e cineprese, sia in pellicola, che è la mia passione, sia in digitale: un lavoro di precisione perché lavoriamo su grandezze dell’ordine dei centesimi di millimetro. Mantengo comunque sempre un legame coi set e con la post-produzione: ad esempio lo scorso autunno ho montato un documentario che è da poco online.

Durante il Congresso si è parlato molto della presenza digitale a scopi professionali. Tu hai un profilo LinkedIn e se si, lo utilizzi molto?
Certamente ho un profilo LinkedIn anche se fino ad oggi non l’ho sfruttato con tutte le potenzialità spiegate al Congresso: non mancherò di correggerlo. In parallelo però uso anche altre piattaforme come vetrina: Vimeo ad esempio per mostrare i miei lavori personali, e Instagram per rimarcare lo stile. Ho anche un profilo IMDb di cui sono molto orgoglioso, poiché questa è la piattaforma più importante del settore cinematografico e vengono caricate soltanto produzioni certificate e, di conseguenza, non tutti quelli del mio settore ne fanno parte: io sì!

Possiamo dire che, anche alla luce dell’ampio successo ottenuto, questo è stato il primo di molti congressi online degli UGS?
Sono molto felice del successo riscontrato da questo congresso e sono sicuro che sarà un modello che svilupperemo in futuro. A mio avviso ci sono potenzialità che lo porteranno ad essere ulteriormente modificato: questo verrà ricordato come il primo congresso online poiché realizzato in diretta streaming ma è stata una traduzione letterale dei congressi che si svolgono in maniera tradizionale. Dovremo invece evolvere questo concetto in una forma narrativa che forse non esiste ancora: la sfida per il futuro è pensare a dei congressi che parlino, invece, interamente “in digitale” sia come contenuto sia come forma. Insomma, una grande ambizione!

Grazie mille Luca!

Regista di un grande team: gli UGS durante i preparativi per il riuscito congresso.

Anche professionalmente coinvolto nel mondo della ripresa: Luca Bonicalza.

Non perde il buonumore durante momenti di stress: Luca Bonicalza durante la diretta del congresso.