Elette due donne in Consiglio federale

Straordinario, ma normale

Lo scorso mese di dicembre, due donne sono state elette contemporaneamente in Consiglio federale. Altra prima: una donna dirige il Dipartimento della Difesa. Ma queste elezioni di sostituzione non costituiscono una svolta politica decisiva.

Si trattava di un’elezione in Consiglio federale fuori dall’ordinario – e nel contempo di un’elezione nel segno della normalità e della continuità. È stata straordinaria nel senso in cui, per la prima volta nella storia, due donne sono state elette in governo contemporaneamente e questo già al primo turno. Questa elezione era posta sotto il segno della normalità e del consolidamento, poiché si è svolta senza intrighi né candidature a sorpresa. Inoltre, nessuno dei partiti ha messo in discussione il diritto al seggio in Consiglio federale dei democratici-cristiani (PPD) e dei liberali radicali (PLR). In questi periodi di instabilità delle maggioranze governative in tutta Europa, la Svizzera ha mostrato l’esempio di una normalità e di una stabilità irremovibili.

Ciò non significa però che le elezioni in Consiglio federale del 5 dicembre 2018 non siano state movimentate in precedenza. A seguito delle dimissioni di Johann Schneider-Ammann (PLR) e Doris Leuthard (PPD) in settembre, il tema è stato molto mediatizzato. Già da subito, Karin Keller-Sutter, membro del Consiglio degli Stati di San Gallo ed ex membro del governo, è stata indiscutibilmente la candidata favorita del PLR. Nel caso del PPD, la situazione iniziale era meno chiara: se la questione di una candidatura femminile era stata lanciata già dall’inizio, anche alcuni uomini avevano candidato.

Due doppi ticket
È consuetudine da qualche tempo presentare una selezione di almeno due candidati all’Assemblea federale; anche i liberali radicali con la loro protagonista incontestata si sono sentiti in obbligo di presentare un doppio ticket per la loro candidatura. Hans Wicki, del Canton Nidvaldo, membro del Consiglio degli Stati, si è proposto senza aver grandi possibilità di successo, riuscendo però ad aumentare la propria notorietà. Al termine di un dibattito interno, il PPD ha infine designato per il suo “ticket” la consigliera nazionale del Vallese ed ex sindaco di Briga-Glis, Viola Amherd, e la consigliera del governo di Uri, Heidi Z’Graggen.. Le due donne sono state impegnate a lungo nell’ambito di dibattiti pubblici.

È stato dunque una grande sorpresa il fatto che la Amherd abbia vinto il primo turno con 148 voti, mentre la Z’Graggen ha ottenuto 60 voti. Le due candidate non erano fondamentalmente diverse, ma ancora una volta, la vecchia regola secondo la quale l’Assemblea federale preferisce le personalità note per la cooperazione parlamentare si è rivelata vincente. Per Keller-Sutter, nessuno si attendeva sorprese: è stata eletta con 154 voti al primo turno mentre il suo concorrente Wicki ha ottenuto 56 voti.

Tripla normalità
Le elezioni in Consiglio federale testimoniano una normalità e una stabilità consolidate sotto tre aspetti: in primo luogo, il diritto delle donne ad una rappresentanza adeguata nella massima autorità dello Stato al di là degli steccati di partito è ormai affermato. Secondo, la pace è tornata dopo che l’Unione democratica di centro (UDC) ha i suoi due seggi in Consiglio federale; i dibattiti feroci sulla formula magica non giocano più un ruolo nelle elezioni in Consiglio federale. Terzo, le due consigliere federali appena elette non modificano il meccanismo politico in seno al Consiglio: la politica liberale Keller-Sutter non differisce molto dal suo predecessore Johann Schneider-Ammann nelle sue prese di posizione politiche più importanti. Ciò vale anche per Viola Amherd che come la dimissionaria Doris Leuthard si posiziona in modo classico piuttosto al centro. Amherd è considerata come economicamente liberale, ma al contempo aperta sul piano sociopolitico e posizionata nell’ala sinistra del PPD.

Nessuna svolta elettorale
Il 5 dicembre non ha certamente costituito una svolta elettorale. Quest’ultima era già stata presa nel settembre 2017 quando il ticinese Ignazio Cassis, politico liberale di destra del PLR, aveva sostituito il suo collega Didier Burkhalter, dimissionario. Burkhalter, molto aperto, ha spesso fatto pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra, tra la maggioranza di destra composta dall’UDC e dal PLR in Consiglio federale e il centro-sinistra, composto dai due membri di governo del PS e dalla consigliera federale PPD Doris Leuthard. Burkhalter era considerato dall’UDC come un po’ insicuro e subiva sempre più pressioni anche all’interno del suo partito, ciò che l’ha indotto a dimissionare.

L’orientamento del Consiglio federale a destra resta dunque invariato. Tuttavia, non è escluso che una dinamica sorprendente si sviluppi in seno al collegio governativo. Questo perché le due nuove candidate sono ritenute aperte ai compromessi, in particolare Karin Keller-Sutter. Quest’ultima non teme il confronto e il dialogo con altri gruppi politici. Aveva stabilito in Consiglio degli Stati una relazione di lavoro ben funzionante con l’altro consigliere degli Stati di San Gallo, il socialista Paul Rechsteiner, chiaramente orientato a sinistra.

Una ripartizione dei dipartimenti poco armoniosa
La ripartizione dei dipartimenti è stata un po’ meno armoniosa rispetto alle elezioni. Sono occorsi due cicli di discussioni tra i sette membri del Consiglio federale, poi un voto in seno al nuovo governo.
Questa procedura è spia di un dibattito abbastanza controverso. Viola Amherd (PPD) è la prima donna a riprendere il Dipartimento della Difesa (DDPS), Karin Keller-Sutter (PLR) assume le redini del Dipartimento di giustizia e polizia (DFGP).

Guy Parmelin (UDC), precedentemente alla testa del DDPS, assume la responsabilità del Dipartimento dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), mentre Simonetta Sommaruga (PS), ex ministra della giustizia, riprende il Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC).

Con il consigliere federale Alain Berset, il PS conserva l’importante Dipartimento degli interni e assume inoltre l’ampio dipartimento infrastruttura del DATEC.
Con il DEFR, l’UDC riceve il dipartimento che svolge, tra l’altro, un ruolo chiave nella politica europea. Il ministro dell’economia, Guy Parmelin, e Ignazio Cassis (PLR), che rimarrà incaricato degli affari esteri, svolgeranno un ruolo essenziale nella costruzione della posizione della Svizzera in Europa e nel mondo. Ueli Maurer (UDC) mantiene il Dipartimento delle finanze.

Il PPD, che dispone di un solo seggio in Consiglio federale, dovrà affrontare una perdita significativa, a seguito delle dimissioni dell’ex direttrice del DATEC Doris Leuthard, poiché il Dipartimento della difesa non è considerato un dipartimento di peso tra i vari dipartimenti.

Tuttavia, il PPD con il cancelliere federale Walter Thurnherr conserva una funzione importante in seno alla principale autorità dello Stato.
Jürg Müller

Esplosione di gioia in Vallese dopo l’elezione di Viola Amherd. Ancora non era noto che sarebbe diventata la prima donna alla testa del Dipartimento federale della difesa (Photo Keystone).

Karin Keller-Sutter

La politica di San Gallo Karin Keller-Sutter (1963) è traduttrice e interprete. Al termine dei suoi studi del terzo ciclo, ha ottenuto un diploma d’insegnante in una scuola secondaria professionale. Ha iniziato la sua carriera politica a Wil, dove è stata municipale dal 1992 al 2000. Dal 1996 al 2000 è stata inoltre membro del Gran Consiglio di San Gallo e, tra il 1997 e il 2000, presidente del PLR del Canton San Gallo. Nel 2000, Karin Keller-Sutter è stata eletta nel governo cantonale e ha diretto il Dipartimento di sicurezza e giustizia. Per la prima volta ha inoltre occupato il primo piano della scena nazionale quale presidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali di giustizia e polizia. Dal 2011, è membro del Consiglio degli Stati, il quale ha presieduto nel 2017/18.
(JM)

Viola Amherd

La politica vallesana Viola Amherd (1962), membro del PPD, è avvocato. Fino alla sua elezione in Consiglio federale, era avvocato indipendente e notaio a Briga. Dal 1996 al 2006, è stata giudice supplente presso la Commissione federale di ricorso in materia di personale federale. Ha iniziato la sua carriera politica nel 1993 nel Municipio di Briga-Glis. Dal 2001 al 2012, è stata sindaco di questo comune. Nel 2005, è entrata in Consiglio nazionale al posto di Jean-Michel Cina. È stata membro della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale e della Commissione degli affari giuridici. È inoltre stata membro dell’ufficio presidenziale del Consiglio nazionale e vicepresidente del gruppo parlamentare del PPD. Nel PPD alto-vallesano, ha occupato la carica di membro del comitato esecutivo.
(JM)