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Intervista a Christa Rigozzi, conduttrice televisiva, criminologa e influencer

    Christa Rigozzi: dalla TV alla criminologia, il volto autentico della Svizzera

    Volto noto della televisione, criminologa e influencer, Christa Rigozzi è un’eccellente rappresentante della nostra amata Svizzera nel mondo. Con il suo carisma e la sua versatilità, ha saputo conquistare il pubblico e costruire una carriera brillante, dimostrando che impegno, passione e determinazione possono trasformare i sogni in realtà.

    Il suo percorso è una testimonianza di come, con la giusta combinazione di talento e dedizione, sia possibile reinventarsi e affermarsi in ambiti diversi. Dalla vittoria a Miss Svizzera nel 2006 al successo televisivo, passando per il mondo della comunicazione e dei social media, Christa ha sempre saputo evolversi, rimanendo fedele a sé stessa e ai suoi valori.

    Un esempio di ispirazione per tanti giovani, che spesso si trovano a dover scegliere tra seguire le proprie passioni o percorrere strade più convenzionali. Con la sua esperienza, Christa dimostra che è possibile unire le due cose, trovando il proprio posto nel mondo con determinazione e autenticità.

    In questa intervista ripercorriamo il suo percorso, scoprendo il dietro le quinte del suo lavoro, le sfide affrontate e i consigli che può offrire a chi sogna di trasformare le proprie ambizioni in una carriera di successo.


    Nel 2006 ha vinto Miss Svizzera, il concorso di bellezza più famoso della Confederazione. Qual è per lei la vera bellezza della Svizzera? Un luogo, un valore, un modo di essere?

    «Per me, la vera bellezza della Svizzera è la diversità. Dalla natura mozzafiato – con le montagne, i laghi, i paesaggi da cartolina – alla nostra ricchezza culturale e linguistica. Ma soprattutto, è il rispetto: per le persone, per l’ambiente, per le differenze. Questo è il vero tesoro del nostro Paese.»

    È considerata un’eccellente rappresentante della nostra amata Svizzera nel mondo. Qual è l’aspetto del suo Paese che porta più nel cuore e che cerca di raccontare ovunque vada?

    «La Svizzera è sinonimo di qualità, precisione, ma anche di cuore. Cerco sempre di trasmettere il nostro spirito aperto, la nostra capacità di essere internazionali restando legati alle radici. E poi… la nostra cioccolata fa il resto!»

    Ha saputo costruire un percorso unico, attraverso mondi diversi, senza mai perdere la sua autenticità. Quanto coraggio serve per avere la forza di reinventarsi continuamente e creare un’identità professionale che non rientra in schemi prestabiliti?

    «Tanto coraggio, sì. Ma anche tanta curiosità! Io ho sempre seguito il mio istinto e le mie passioni. Reinventarsi non significa cambiare chi sei, ma scoprire nuove parti di te. L’importante è restare fedeli ai propri valori.»

    I giovani di oggi vivono in un’epoca di possibilità infinite, ma anche di grande incertezza. Cosa pensa sia cambiato rispetto a quando ha iniziato lei? Quali strumenti servono per farsi strada oggi?

    «Oggi tutto è più veloce, più visibile… e più giudicato. Ma ci sono anche molte più opportunità. Ai giovani direi: non abbiate paura di sbagliare, si impara anche così! Serve passione, costanza e tanta autenticità.»

    Parla fluentemente cinque lingue, una competenza rara e preziosa per lavorare in tutte le aree della Svizzera e oltre. Quanto ha inciso sul suo percorso e quanto crede sia fondamentale per i giovani d’oggi?

    «Parlare più lingue è stato un enorme vantaggio! Mi ha permesso di comunicare con più persone, di lavorare ovunque e di capire meglio le diverse culture. Per i giovani è fondamentale: è una chiave che apre tante porte.»

    In un’epoca in cui l’immagine online è spesso curata nei minimi dettagli, come riesce a mantenere l’autenticità e quale messaggio vuole trasmettere ai giovani riguardo all’essere sé stessi sui social?

    «Essere veri paga sempre. Anche sui social. io mostro chi sono, senza filtri finti. Non bisogna cercare la perfezione, ma la verità. Ai giovani dico: siate fieri di chi siete, anche con i vostri difetti.»

    Spesso, sui social e tra i personaggi noti si tende a mostrare solo il successo, il culto del vincitore. Quanto è importante, invece, raccontare anche i momenti di vulnerabilità? Ha mai avuto periodi di crisi e come n’è uscita?

    «Certo che ne ho avuti! Chi non ne ha? Raccontare anche i momenti difficili è importante, perché rende tutto più umano. Io sono molto grata alla mia famiglia, agli amici e… a un bel po’ di resilienza!»

    L’autorealizzazione è spesso vista come un traguardo, ma per chi ha la sua energia sembra più un punto di partenza. Dove vede la sua evoluzione nei prossimi anni?

    «Bellissima domanda! Per me ogni traguardo è l’inizio di qualcosa di nuovo. Mi vedo sempre più coinvolta in progetti che uniscono intrattenimento e contenuto, magari anche nel sociale. Ho molti progetti nella testa...!»

    Nicola Magni

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