Una festa nazionale tutta in musica nella villa “La Residenza” di Malnate

Saluti della Direttrice, del Presidente e cena finale con vini svizzeri

Sarebbero invecchiati insieme,
sentendosi sempre più vicini,
perché col tempo avrebbero avuto
sempre più ricordi in comune.
(Georges Simenon)

C’é un posto speciale che sorge sulle colline di Varese nella Valle del fiume Lanza, a soli dieci chilometri dal confine, è un piccolo angolo di Svizzera compreso tra i laghi Maggiore, Lugano e Como. Sull’imponente cancello in ferro battuto é appesa una grande bandiera rossa con la croce bianca e subito la vista si apre sul prato ben curato e circondato da tigli, roseti e alberi secolari della villa “La Residenza”. Nasce a Milano nel 1875 da un’illuminata iniziativa dell’Asilo Evangelico, ente senza fini di lucro con sede a Berna e, sul finire degli anni sessanta, con la nascita della Fondazione omonima, la casa svizzera si trasferisce nella moderna costruzione di Malnate trovando qui le condizioni ideali per ospitare anziani autosufficienti che hanno deciso di vivere insieme, nel rispetto della privacy, delle esigenze e delle abitudini di ciascuno.

Non sono solo il clima sereno che si respira e il fascino dell’elegante dimora che rendono La Residenza un posto unico nel suo genere, sono le attenzioni che quotidianamente vengono dedicate agli ospiti da un vigile e gentile personale, unitamente alla quantità, oserei dire spropositata, di iniziative promosse durante tutto l’anno! Concerti, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, mostre di pittura, ginnastica dolce, incontri con gli studenti, laboratori artigianali, escursioni e pranzi fuori sede sono solo alcune delle numerose attività culturali, volte a intrattenere i residenti e a stimolarne la creatività. Tra queste iniziative, vi é naturalmente il tradizionale ricevimento organizzato in occasione della nostra festività nazionale, aperto fortunatamente anche alla cittadinanza.

È un pomeriggio molto caldo quello del primo agosto e un gruppo di sorridenti operatrici che indossano una T-shirt con i colori nazionali, ci accoglie nella Residenza e ci fa accomodare in giardino, dove uno scenografico pianoforte a mezza coda riempie la scena, come in un palcoscenico.

Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito della bravissima direttrice dr.ssa Antonella De Micheli e del Presidente della “Fondazione La Residenza” dr. Alberto Fossati, un’anziana ospite svizzera regala un commovente augurio strappando l’applauso sincero dei presenti e infine“dove le parole finiscono, ha inizio la musica”.

Gli ospiti, i parenti e gli amici accolgono quindi con gioia i Maestri Ornella Gobbi e Gabriele Toia che in omaggio alla festa Svizzera cominciano la loro suggestiva performance suonando l’inno nazionale. Il loro concerto dal titolo “Danze e Melodie” si svolge nell’ambito della rassegna “Residenze in Musica”, giunta con successo alla sua settima edizione, e che coinvolge quest’anno ben quattro comunità per anziani della provincia di Varese. L’obiettivo é proprio quello di sensibilizzare la società civile sui bisogni culturali e artistici degli ospiti delle Case, offrendo un pomeriggio di svago con musica di grande qualità.

Gli ecclettici pianisti Gobbi e Toia si esibiscono qui in un concerto a quattro mani, ricercato e allo stesso tempo godibile. Il programma è molto ambizioso da Dvorak, a Saint Saëns, da Messager a Piazzolla, per concludere con alcuni celebri ed indimenticabili brani di Porter, Gershwin e Ellington.

Al termine, ma non prima di aver a lungo applaudito e ringraziato gli artisti, ci accomodiamo a tavola per gustare una deliziosa cena innaffiata, manco a dirlo, da ottimi vini svizzeri. Menzione d’onore al risotto al vino rosso.
Divido il tavolo, le risate e i brindisi con la console Joselyne Berset, il sig. Rolf Strotz e l’avv. Andrea Pogliani, rispettivamente consigliere della Società Svizzera e Presidente della Gazzetta Svizzera (nonché mio marito), e la serata non finisce qui!
La musica é di nuovo la protagonista assoluta, questa volta con un duo di musicisti che simpaticamente invitano tutti a ballare. E dopo un timido inizio, complici le ombre della sera, in poco tempo l’improvvisata pista da ballo si popola di giovani e meno giovani che si muovono sui ritmi del fox trot, del chachacha e della baciata.

Ho trascorso una serata davvero divertente e mi é tornata in mente una frase del filosofo svizzero Henri Amiel che sostiene che “saper invecchiare é il capolavoro della sapienza e uno dei capitoli più difficili della grande arte di vivere”, ma forse qui a La Residenza lo sanno già...

Antonella Amodio
Società Svizzera – Milano

Bandiera svizzera sull’imponente cancello d’entrata.
Le operatrici indossano i colori nazionali elvetici.