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Vivere in Svizzera – Vantaggi e svantaggi di un trasferimento

    Trasferirsi in Svizzera con figli: vantaggi, permessi, fisco e consigli pratici

    Salve, 

    sono mamma vedova con figlia attualmente residente in Italia.

    Ho ricevuto una ottima offerta di lavoro da un’azienda svizzera e sto valutando trasferimento con mia figlia in Svizzera. Non sono riuscita a capire qual è il miglior modo di gestire questo trasferimento nonché cambio di vita per me e mia figlia.

    Essendo proprietaria della casa in Italia dove attualmente vivo, posso comunque spostare la residenza?

    Sarei soggetta a doppia tassazione?

    Vi sarei grata se riusciste ad aiutarmi con un po’ di corrette informazioni.

    Grazie mille

    (E.G. – Località sconosciuta)


    Gentili Signora,

    molte grazie della Sua breve missiva alla quale rispondo con grande piacere, perché poter aiutare le nostre Lettrici ed i nostri Lettori in scelte tanto importanti per loro e, come in questo caso, anche per i loro figli, ci riempie di soddisfazione, se non proprio di orgoglio.

    Capiamo le Sue preoccupazioni. Naturalmente il trasferimento in un altro Paese è costellato di dubbi e incertezze. Ma oramai viviamo tutti in un mondo che appare sempre più caratterizzato da insicurezza: economica, climatica, militare.

    Nel Suo caso però ci sentiamo di essere ottimisti e crediamo di poterLe offrire alcune importanti rassicurazioni in ordine alle Sue scelte ed al Suo futuro.

    Siamo lieti, quindi, dell’offerta di lavoro che ha ricevuto e che la soddisfa. Il lavoro è sempre un ottimo motivo per spostarsi da un Paese all’altro ma, come immaginerà, non l’unico.

    Ovviamente vi sono interessanti opportunità di guadagno ma anche un costo della vita assai più elevato.

    Nel Suo caso non vedo, quindi, un problema a trasferirsi in Svizzera. Naturalmente, però, la situazione cambia a seconda del fatto che Lei sia svizzera o meno.

    Il trasferimento in Svizzera. Differenze

    Infatti, e lo abbiamo scritto varie volte, la cittadina (o il cittadino) della Confederazione ha diritto a stabilirsi ovunque in Svizzera, e in qualsiasi momento vi può fare ritorno.

    Il principio, incontestato, trova il suo fondamento nella nostra Costituzione Federale all’art. 21 proprio in tema di garanzia della libertà di domicilio.

    Purtroppo Lei non ci specifica nella Sua lettera questo elemento essenziale, né con riguardo alla Sua persona, né a Sua figlia.

    Invece, per i cittadini stranieri la materia dell’ingresso e dello stabilimento in Svizzera è regolato di norma dalla Legge Federale sugli stranieri e loro integrazione (LStrI) del 2005, ma nel Suo caso, come cittadina solo italiana, ovviamente si applicherebbe la disciplina di favore prevista dall’Accordo sulla Libera Circolazione (ALC) del 1999 in vigore dal 2002 per tutti i cittadini dell’Unione Europea.

    Permessi in Svizzera

    In concreto, occorre chiedere un permesso di soggiorno presentando entro 14 giorni il proprio documento di identità, un contratto di affitto di un immobile e il contratto di lavoro.

    A quel punto potrà ottenere un permesso di dimora di diverse caratteristiche in base al Suo rapporto di lavoro:

    • se inferiore a 1 anno, il permesso L, di durata pari al contratto di lavoro
    • se a tempo determinato uguale o superiore a 1 anno, o a tempo indeterminato, il permesso B, della durata di 5 anni.

    Dopo cinque anni di domicilio (residenza secondo il diritto italiano) è possibile ottenere il permesso C di durata indeterminata.

    Nel periodo di dimora autorizzata, è consentito anche cambiare lavoro, e anche città o Cantone.

    I permessi, in effetti, sono rilasciati dai singoli Cantoni e possono esservi lievi differenze sulle richieste documentali.

    Profili fiscali

    Per quanto riguarda gli aspetti fiscali, invece, se il Suo trasferimento con Sua figlia in Svizzera è effettivo, come pare, non deve preoccuparsi. Lei sarà soggettata di principio solo al Fisco svizzero per i Suoi redditi.

    Il sistema fiscale elvetico è molto meno burocratico e solitamente assai più vantaggioso.

    Potrà tranquillamente mantenere la Sua casa italiana e potrà farvi ritorno periodicamente ma sempre brevemente avendo l’accortezza di non superare il limite di 183 giorni (o frazioni di giorni) l’anno di permanenza in Italia (vacanze comprese):

    Inoltre, dovrà iscriversi entro 3 mesi all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) per evitare sanzioni.

    Infine, essendo anche venuta meno la presunzione di fittizietà della residenza all’estero con l’inversione dell’onere della prova a carico del contribuente, a seguito della cancellazione della Svizzera dall’elenco italiano dei Paesi a fiscalità privilegiata, dovrà essere semmai il Fisco italiano a contestare la Sua residenza estera.

    Assicurazione sanitaria

    Un altro elemento da tenere in considerazione, poi, è l’obbligo vigente in Svizzera di disporre di un’assicurazione sanitaria, iscrivendosi entro breve ad un Cassa Malati locale.

    I costi sono elevati ma l’assistenza è qualificata. Ciò è dovuto primariamente al costo della vita ed agli stipendi più alti in Svizzera.

    Conclusione

    Come scrivevamo all’inizio, poi, vanno considerati anche altri fattori di diversa natura, oltre a quello economico-finanziario.

    Ad esempio il sistema scolastico/universitario per Sua figlia, se ancora studente. Purtroppo non ci fornisce neanche su questo alcun dettaglio e nemmeno l’età. Il sistema educativo svizzero, comunque, è uno di quelli considerati di eccellenza. Potrà informarsi, però, cominciando da educationsuisse, che trova agevolmente su internet.

    Un altro elemento ancora sono i rapporti sociali e gli affetti che si lasciano o che non si potranno coltivare come in passato, in un Paese e/o che si devono in parte ricostruire in un altro luogo. Tale aspetto, soprattutto per i più giovani, è un momento non facile da gestire. Ma con intelligenza, pazienza e qualche viaggio a sorpresa in più sono convinto che Lei e Sua figlia saprete superare senza difficoltà anche questo.

    Spero di averla rasserenata con queste indicazioni. In bocca al lupo, quindi, ed un cordiale saluto a Lei ed ai nostri Lettori.

    Avv. Markus Wiget

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