Due Premi Nobel anche in Svizzera. Per la chimica e contro le armi nucleari.

Al professor Jacques Dubochet e alla ICAN

Due Premi Nobel anche in Svizzera. Per la chimica e contro le armi nucleari.

La giuria del Premio Nobel 2017 ha assegnato l’importante riconoscimento, nel campo della chimica, al professor Jacques Dubochet (75 anni), ex-docente all’Università di Losanna, insieme al tedesco Joachim Frank (77 anni), della Columbia University di New York, e al britannico Richard Henderson (72 anni), del Laboratorio di biologia molecolare del Medical Research Council di Cambridge. 

I tre ricercatori sono autori di una vera e propria rivoluzione nel campo della biochimica. Le loro scoperte permettono di congelare immediatamente le strutture biologiche più complesse in una specie di “fermo immagine” della vita. Questo permette di scoprire i punti deboli di virus e batteri e quindi i farmaci in grado di sconfiggerli. È il caso delle proteine che rendono i batteri resistenti agli antibiotici e anche di quelle che si trovano sulla superficie del virus Zika. La tecnica messa a punto si chiama microscopia crioelettronica ed è stata realizzata con studi che si sono protratti per vent’anni. 

Intervistato all’Università di Losanna, Dubochet ha riassunto in modo ironico la sua carriera e le sue scoperte. Ha anche dichiarato di essere stato il primo dislessico riconosciuto ufficialmente nel canton Vaud. Grazie a questo – ha detto – ho potuto frequentare il liceo con risultati sempre peggiori, rimanendo sempre uno degli ultimi in tutte le materie e giustificando con la dislessia la mia pigrizia. Il nuovo Premio Nobel è conosciuto come un uomo appassionato, ma anche malizioso. Ha pure aggiunto di essere stato messo al mondo da genitori ottimisti. Si è iscritto all’Università di Losanna conseguendo il diploma di ingegnere fisico. A Ginevra, ha poi ottenuto un certificato in biologia molecolare per proseguire gli studi in microscopia elettronica che diventerà la sua materia principale.  Nel 1973, ha sostenuto una tesi in biofisica a Ginevra e a Basilea. Dopo un periodo ad Heidelberg, nel 1987 è stato nominato all’Università di Losanna.

La presidente della Confederazione Doris Leuthard ha espresso grande soddisfazione per questo riconoscimento a uno studioso svizzero, con il quale si è complimentato anche il consigliere federale Johann Schneider-Ammann.

Anche il Nobel per la pace del 2017 è giunto in Svizzera, poiché conferito alla Campagna internazionale per abolire le armi atomiche (ICAN), che ha sede a Ginevra. La motivazione del premio sottolinea “il ruolo nel fare luce sulle catastrofiche conseguenze di un qualunque utilizzo di armi nucleari e per gli sforzi innovativi per giungere a un trattato che proibisca queste armi”. 

Il tema è evidentemente di grande attualità e la direttrice dell’ICAN, Beatrice Fihn, ha infatti rivolto subito un appello a Stati Uniti e Corea del Nord perché fermino le rispettive provocazioni e la minaccia di attacchi nucleari. Fondata nel 2007, l’organizzazione dispone di 406 organizzazioni partner in 101 paesi. Ha svolto un ruolo decisivo per la risoluzione del luglio 2017 dell’ONU, che apre i negoziati per un bando totale delle armi atomiche. Il Giappone, finora unico paese al mondo vittima di un attacco nucleare, ha accolto con grande soddisfazione il premio conferito all’ICAN. Tra i sopravissuti alla bomba di Hiroshima, il 92enne Sunao Tsuboi, esprimendo la sua gratitudine, ha parlato di un messaggio forte agli Stati che dispongono di armi nucleari. 

Il DFAE si è complimento con l’ICAN per la sua instancabile dedizione e “l’importante contributo della società civile per il disarmo nucleare”.
Red.

Anche A. Einstein e H. Hesse
Ventotto svizzeri con il Premio Nobel

Con Dubochet il numero degli svizzeri insigniti del Premio Nobel sale a ventotto. Sette premi sono stati assegnati nel settore della chimica, nove in quello della medicina, sei nella fisica, due nella letteratura. Il Nobel per la pace era stato attribuito nel 1901 a Henri Dunand, fondatore della Croce Rossa, e l’anno dopo sono stati laureati Elie Ducommun e Charles-Albert Gobat. Nessun svizzero è stato premiato per l’economia. Fra i più celebri figurano lo scienziato Albert Einstein, naturalizzato nel 1940, e lo scrittore Hermann Hesse, tedesco naturalizzato nel 1924.

Il professor Jacques Dubochet ex docente all’Università di Losanna.

La direttrice Beatrice Fihn della Campagna Internazionale per abolire le armi atomiche.