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Editoriale Dicembre 2025

Cari lettori,

sono già trascorsi sette mesi da quando ho assunto la presidenza della Gazzetta Svizzera. In questo periodo e nell’ultimo anno ci sono stati diversi importanti cambiamenti per noi svizzeri all’estero, come la nomina di presidente del Collegamento di Alberto Fossati e le nuove elezioni del Consiglio degli Svizzeri all’Estero.

Sono molte le persone che si impegnano, con dedizione giorno per giorno, nell’interesse di tutti noi svizzeri all’estero, lavorando “con spirito di milizia”. Voglio ringraziare, a nome di tutti gli svizzeri all’estero, chi ogni giorno è in prima linea per rappresentare la nostra immagine e per far valere i nostri diritti, e cerca di farci sentire svizzeri a tutti gli effetti, nonostante la distanza geografica dalla nostra nazione.

Vivere all’estero, infatti, rende talvolta difficile il rapporto con il nostro paese, e temi come il voto elettronico, l’identità elettronica, l’informazione oggettiva e neutrale, le scuole svizzere all’estero, sono per noi un enorme aiuto per restare vicini alla nostra patria. È quindi importante che ciascuno di noi supporti queste iniziative, anche con i voti. D’altra parte, dobbiamo dimostrare di essere la voce della Svizzera in tutto il mondo, che contribuisce all’immagine del nostro paese.

Abbiamo sì diritti da far valere, ma abbiamo anche una grande responsabilità, ogni giorno, nell’essere ambasciatori della nostra amata Svizzera.

Con queste parole auguro a tutti un felice Natale e un buon 2026, permettendovi di ricordare che troverete la prossima Gazzetta nella vostra buca lettere a febbraio.

Daniel Schmid

La Svizzera non «Tax the rich»

Verdetto chiarissimo contro l’iniziativa lanciata dai giovani socialisti che chiedevano una tassa di successione del 50% per i superricchi.