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Editoriale Giugno 2020

    Care lettrici, cari lettori,

    questi tempi sono tutto fuorché normali. La crisi legata al coronavirus ha modificato le nostre abitudini, cancellato i nostri programmi e ci ha costretti a reinventarci in molti campi della nostra vita. La domanda più posta in queste settimane è senz’altro quella del “quando finirà tutto e si potrà tornare alla vita di prima”? Ma probabilmente ne va aggiunta un’altra, altrettanto importante: “Una volta che tutto sarà finito, si ritornerà alla vita di prima”? Il dubbio è lecito. Anche perché tra tutti i fastidi, dolori e drammi che la crisi sta comportando, questa ci ha mostrato anche nuove vie. Nuove vie per comunicare, per stare insieme. Lo hanno dimostrato in modo impressionante i ragazzi dell’Unione Giovani Svizzeri che in quattro e quattr’otto hanno organizzato un Congresso online per discutere di tecnologia e presenza professionale online. Il risultato? Oltre 800 iscritti, un risultato impensabile per un “congresso tradizionale”. A chi l’incertezza del futuro spaventa resti sereno: in questa edizione di Gazzetta ritornano le consolidate rubriche più amate. Buona lettura!

    Angelo Geninazzi
    REDATTORE