Ancora una volta e spero per l’ultima volta: faccio accreditare la rendita AVS su un mio conto in Svizzera

Egregio signor Engeler,

vorrei sottoporle la seguente domanda: ho lavorato per molti anni in Svizzera e ottengo quindi la mia pensione dall’AVS. Può darmi un consiglio fiscale?
Info: età 76 – maschio – vivo da 20 anni in Italia, di cui da due anni nel Trentino – non pago imposte – la mia pensione AVS mi viene accreditata su un mio conto svizzero.
Obiettivo: vorrei mettermi in regola con le imposte sulla mia rendita AVS, di preferenza con la tassazione del 5%.
Forse la Sua esperienza Le permette di darmi un consiglio oppure può dirmi dove indirizzarmi in confidenza.

Cordiali saluti.
L.T.


Caro lettore,

Non siamo consulenti fiscali, possiamo indicarle al riguardo soltanto regole generale. Le rispondo volentieri, ma Le sarò grato - per aumentare la mia esperienza al riguardo - se mi comunicherà alla fine le Sue decisioni e le conseguenze.

  1. La possibilità di essere residente al di fuori della Svizzera e farsi accreditare la rendita AVS su un conto in Svizzera è riservato a cittadini svizzeri (e doppi nazionali) e non corrisponde alle norme europee.
  2. La procedura regolare è l’accredito dell’AVS (e dell’AI Assicurazione Invalidità) su un conto a proprio nome nel paese di residenza, per noi in Italia. Al momento del trasferimento in Italia, automaticamente viene dedotta il 5% quale cedolare secca. Con questo, tutti i doveri verso il fisco italiano sono adempiti. Nessuna dichiarazione dei redditi è necessaria per questo importo. La soluzione sarebbe quindi semplicissima.
  3. Sarebbe, se lo avesse fatto sin dall’inizio. Per Lei si pone ora il problema di non aver dichiarato questo reddito per circa 10 anni e sarà costretto di pagare arretrati nonché penalità. Fino a pochi anni al tasso normale italiano, ora si può dichiararlo al tasso agevolato del 5% + penalità, il che sembra sopportabile (vedi l’articolo dell’avv. Wiget sul numero della Gazzetta Svizzera 12/2020 pp. 6-8)
  4. Il problema maggiore sarebbe la non dichiarazione verso il fisco italiano del conto corrente svizzero se questo, anche solo temporaneamente, avesse raggiunto o superato €15’000. Se incomincia ora a trasferire l’AVS su un conto in Italia, il fisco esaminerà molto probabilmente anche il conto svizzero. La non dichiarazione di conti all’estero porta a penalità molto pesanti.
  5. Da tre anni, tutte le banche svizzere devono comunicare al fisco italiano i dettagli dei conti tenuti da residenti in Italia. Suppongo che per il momento il fisco stia esaminando i pesci grossi, ma arriverà col tempo anche a quelli più piccoli. Posso solo consigliarle di rivolgersi a un consulente fiscale esperto in simili pratiche che Le può indicare la regolazione corretta e più vantaggiosa.

Purtroppo non conosco nessun fiscalista nella Sua zona; non molti fiscalisti hanno generalmente esperienza in questi problemi particolari. Esamini anche se convenga ancora la tenuta di un conto in Svizzera viste tutte le complicazioni e le spese bancarie molto alte.

Cordiali saluti.

Robert Engeler

Versione originale in Tedesco

Sehr geehrter Herr Engeler

ich möchte Ihnen die folgende Frage stellen: ich habe viele Jahre lang in der Schweiz gearbeitet und beziehe folglich die Pension von dort. Können Sie mir einen steuerlichen Ratschlag?
Info: Alter 76 - männlich - lebe seit 20 Jahren in Italien, davon seit deren 2 im Trentino - zahle keine Steuern - die AHV wir auf mein CH-Konto überwiesen.
Ziel: ich würde gerne das Thema AHV/Steuern regelkonform aufgleisen, allerdings vorzugsweise zu den besagten 5%.
Vielleicht wissen sie aus ihrer Erfahrung einen Rat oder kennen eine vertrauenswürdige Stelle an die ich mich wenden kann.

Freundlichen Gruss
J.T.


Lieber Leser

Wir sind nicht Steuerberater sondern können in dieser Hinsicht nur allgemeine Regeln mitteilen.

Gerne antworte ich Ihnen, wäre dafür dankbar, wenn Sie mir anschliessend Ihre Situation und die Entscheide mit den Konsequenzen mitteilen, um meinen Erfahrungsschatz zu erweitern.

  1. Die Möglichkeit, ausserhalb der Schweiz Wohnsitz zu haben, aber die AHV auf ein Konto zu überweisen, ist nur Schweizer Bürgern vorbehalten und eigentlich nicht den europäischen Usanzen entsprechend.
  2. Regelkonform muss man die AHV auf ein Konto auf den eigenen Namen in Italien überweisen. Bei der Überweisung wird automatisch die cedolare secca von 5% abgezogen. Damit sind alle Verpflichtungen gegenüber dem italienischen Fiskus erfüllt. Keine Steuererklärung muss für diesen Betrag mehr eingereicht werden. Die Lösung wäre deshalb einfach.
  3. Wäre, wenn Sie das von Anfang an gemacht hätten. Jetzt stellt sich das Problem, dass Sie für wahrscheinlich über 10 Jahre dieses Einkommen nicht versteuert haben und deshalb Nach- und Strafsteuern gewärtigen müssen. Bis vor wenigen Jahren mit dem normalen italienischen Steuersatz, nun aber bei Selbstanzeige zum Vorzugssatz von 5% + Nachsteuern, was verkraftbar erscheint (siehe Gazzetta Svizzera 12/2020).
  4. Das grössere Problem wäre, wenn Sie bisher das Konto in der Schweiz dem italienischen Fiskus nicht gemeldet haben und dieses, wenn auch nur zeitweise, einen Bestand von €15‘000 oder mehr aufgewiesen hätte. Wenn Sie jetzt plötzlich die AHV nach Italien überweisen, wird der Fiskus höchstwahrscheinlich auch Ihr Konto kontrollieren. Die Nichtdeklaration solcher Konten zieht hohe Strafsteuern nach sich.
  5. Alle Schweizer Banken müssen seit drei Jahren alle Kontosalden von in Italien wohnhaften Personen dem italienischen Fiskus melden. Ich nehme an, dieser wird sich zurzeit die grossen Fische vornehmen, aber mit der Zeit auch die kleinen untersuchen. Ich kann Ihnen nur empfehlen, die Angelegenheit in Ordnung zu bringen und sich an einen in solchen Fragen kompetenten Steuerberater zu wenden, der Ihnen die Möglichkeit einer korrekten und möglichst kostengünstigen Regulierung aufzeigt.

Leider kenne ich in Ihrer Gegend keine Namen; kleine Berater haben in der Regel zu wenig Erfahrung in solchen Angelegenheiten. Prüfen Sie bei dieser Gelegenheit, ob sich die Haltung eines Kontos in der Schweiz mit all diesen Komplikationen und den hohen Bankgebühren weiterhin lohnt.

Mit freundlichen Grüssen

Robert Engeler