Torna l’evento organizzato dal Consolato Generale di Svizzera a Milano per celebrare i 18 anni dei giovani svizzeri residenti in Italia, alla presenza della console generale signora Sabrina Dallafior.
L’organizzazione del Consolato è stata impeccabile: dalla scelta di ospitare l’evento nella splendida cornice della sala Meili del palazzo di piazza Cavour a Milano, allo sforzo di contattare più di 400 ragazzi nelle scorse settimane, alla selezione di relatori che sono stati capaci di intrattenere i giovani mantenendone alta l’attenzione e la partecipazione per tutta la durata dell’evento.
Nel corso della serata i ragazzi hanno avuto la possibilità di ragionare sul loro futuro: hanno esplorato ambiti importanti grazie agli stand allestiti da esperti per parlare di istruzione e formazione, di servizio militare, di doveri e diritti civili portati dal compimento dei 18 anni. Erano presenti gli stand dell’UGS Unione Giovani Svizzeri, di educationsuisse, del Servizio Militare Svizzero, di Svizzera Turismo e del Consolato Generale, con la console signora Monika Horisberger.
I ragazzi hanno potuto fare domande ai presenti ai loro stand, si sono potuti confrontare tra loro su scelte e prospettive, hanno potuto raccogliere contatti con cui fare network.
Non solo serietà e programmi per il futuro, nel corso della serata c’è stato spazio anche per il gioco e per la sana competizione. Hanno rotto il ghiaccio le bravissime consulenti di TransFoodMation, che hanno sfidato i ragazzi a dimostrare il livello della loro conoscenza sul mondo del cibo. I giovani ospiti non si sono tirati indietro, sono stati divisi in sei gruppi e si sono sfidati a colpi di domande sulla trasformazione delle materie prime, sugli sprechi di cibo, sull’industria alimentare e sulla sostenibilità. Al termine della gara il gruppo vincitore ha ritirato un premio con una bella grafica di montagne svizzere: una borraccia per abbattere l’utilizzo della plastica. Era palpabile la soddisfazione di tutti i ragazzi di aver imparato cose nuove giocando, grazie ad una bella dinamica formativa stimolante.
Verso le 19 il tempo per gustarsi un buon aperitivo sembrava arrivato, ma il team di organizzatori aveva un’altra sfida in serbo per i giovani ospiti. Un quiz a tema Svizzera: 10 domande a cui rispondere (in modo corretto!) nel minor tempo possibile. Tutti contro tutti. Tutti alla ricerca della risposta giusta nei meandri di quesiti su tradizioni svizzere, geografia, cultura generale. Al termine delle domande ecco compilarsi una classifica, ecco arrivare i premi per i primi venti classificati: enormi fette di formaggio svizzero messe a disposizione da Switzerland Cheese Marketing, e per i primi tre classificati dei premi di eccellenza, un viaggio per due persone in prima classe sul meraviglioso trenino rosso del Bernina. Ecco che il palco viene trasformato in un podio allargato di giovani diciottenni che hanno appena consolidato nuove amicizie. Un applauso a tutti i ragazzi che si sono dimostrati molto preparati in tema di Svizzera, il loro passaporto è salvo!
Ora il buffet si sta ufficialmente aprendo, ma prima bisogna comunicare il risultato di una challenge a cui tutti i presenti (18enni ed ospiti) hanno partecipato nel corso della serata: riconoscere 3 formaggi svizzeri al buio. Su un tavolo all’ingresso erano presenti 3 vassoi pieni di cubetti di formaggio. Naturalmente i 3 vassoi contenevano specialità diverse, ma quali? Indovinando i nomi delle 3 tipologie si poteva ambire a vincere una fetta di uno dei formaggi svizzeri proposti.
Un applauso agli intenditori che sono riusciti ad indovinare le 3 specialità e che si sono aggiudicati una forma dei protagonisti della sfida. Ma un applauso anche a chi, per essere sicuro di aver assaggiato correttamente, ha preso più e più volte i cubetti senza dare troppo nell’occhio.
Ora che tutti i premi sono stati consegnati viene dato il via libera all’aperitivo! Nonostante l’ora sia tarda nessun 18enne accenna a lasciare la sala. La sintonia che si è creata tra i ragazzi, nonostante si siano conosciuti solo una manciata di ore prima, è molto forte e nessuno è intenzionato a lasciare questa bellissima festa.
Il tempo per un cin-cin, per qualche oliva e qualche “chips alata”, ancora qualche foto, qualche stretta di mano, tantissimi selfie da condividere sui social, un autografo lasciato su un cartellone che testimonierà la numerosità degli ospiti che sono accorsi a questo evento e la serata volge al termine.
Ancora complimenti al Consolato Generale e ai bravissimi membri del suo staff, che ha proposto una formula molto equilibrata per una serata che mancava nel suo palinsesto dal 2019 a causa delle restrizioni anticovid. È stata vincente l’idea di alternare momenti formativi ad attività ludiche che hanno stimolato un bello spirito competitivo tipico della giovane età degli ospiti.
Marina Marfurt