Il serpente del Maloja.
Un soggiorno nel Grigioni italiano non delude mai, tra fenomeni atmosferici e cineturismo
Grigioni italiano – Un soggiorno nel Grigioni italiano non delude mai. Gli amanti del paesaggio alpino possono spaziare tra la Val Bregaglia, passo del Maloja, l’Engadina. La Val Bregaglia collega la Svizzera all’Italia, è una valle di montagna tra le più alte abitate in Europa, lunga 80 km è percorsa dal fiume Maira, ovvero la “Potente” e fa da palcoscenico ad uno strano fenomeno atmosferico… Il passo del Maloja è il valico che divide la Val Bregaglia dall’altopiano engadinese, con il suo villaggio fornisce una oasi naturale fin sulle rive del Lago di Sils e poi ancora sullo spettacolo degli altri laghi dell’Alta Engadina.
Non sono pochi gli italiani benestanti che dopo aver visitato questi posti hanno deciso di acquistarvi un alloggio per trascorrervi la fine settimana o le vacanze estive e invernali, prerché in ogni stagione c’è tanto da vedere e molte attività ricreative da svolgere.
Le strutture per soggiorni brevi o lunghi non mancano di certo e i visitatori possono avere la fortunata occasione di assistere ad un fenomeno suggestivo conosciuto come “il serpente del Maloja”.
Cos’è il serpente
La Val Bregaglia, per la maggior parte estesa in territorio svizzero, inizia dal paese di Maloja a quota 1’185 metri e finisce in Italia a Chiavenna (333 m) in provincia di Sondrio. Questa valle affascinante lo è ancor di più per il verificarsi di uno straordinario evento meteorologico, quando spunta, giungendo dall’Italia, una formazione allungata nebbiosa che avanza strisciando a mezza altezza tra le montagne, e sinuosamente s’impadronisce della valle, passando sopra Sils Maria, fino a St. Moritz. Un vero e proprio serpentone bianco sospeso in aria che lascia meravigliati i turisti.
È un fenomeno metereologico assai anomalo che accade quando dell’abbondante aria umida sale dalla Bregaglia sul Maloja, convertendosi in nuvole o nebbia fitta.
Questa formazione allungata di nuvole sosta per ore a bassa quota, per poi dissolversi quando il clima della valle torna ad asciugarsi.
Ma in questa parte del Grigioni si presenta anche un altro particolare fenomeno meteorologico: il vento contrario del Maloja. Si tratta di una corrente d’aria che rende felici i surfisti sui laghi di San Moritz e Silvaplana, ma anche gli appassionati di Snowkiting, sport invernale in cui si utilizzano degli aquiloni da trazione, come anche del Kitesurfing, sport in cui si volteggia nell’aria sempre mediante aquiloni. Questo fenomeno meteorologico consiste in un vento che dal basso va verso l’alto, ed è anche detto “vento notturno che soffia di giorno” proprio perché, nelle valli di montagna, di giorno i venti soffiano verso la valle e non verso i monti.
Il serpente del Maloja è assurto alla cronaca, facendosi conoscere dagli sportivi di ogni parte del mondo, in occasione dei Mondiali di sci di St. Moritz del 2017. Mentre la folla oceanica di spettatori dal vivo sotto il cielo azzurro e pieno di sole, o tramite televisione, aspettava di assistere alle gare, il serpente di nebbia arrivava silente sulle piste da sci obbligando il rimando delle gare o addirittura la loro cancellazione: “Il temuto serpente del Maloja inghiotte la discesa” annunciavano in diretta gli sconsolati cronisti…
Cinema e cultura
Il serpente di nuvole, il vento al contrario, lo scenario dei laghi, la valle, le montagne tra cui il Piz Corvatsch (3451 m) le oasi di pace, hanno attratto molte personalità della cultura, tra cui il tedesco Arnold Fanck che nel 1924 – per primo - descrisse il serpente del Maloja nel bellissimo documentario “Das Wolkenphänomen von Maloja” (Il fenomeno delle nuvole di Maloja) vedibile su YouTube.
Novant’anni dopo, nel 2014, il serpente del Maloja si fa conoscere persino a Hollywood, perché è di nuovo protagonista nel film “Sils Maria”, insieme a due grandi attrici, Juliette Binoche e Kristen Stewart. Sils Maria, nell’Alta Engadina: i nebbiosi e intriganti panorami si fanno metafora della vita, utilizzati dal regista Olivier Assayas come elementi chiave che riflettono gli stati d’animo, a volte nebulosi e contraddittori, dell’essere umano. In una scena particolarmente significativa e drammatica del film, si vede l’attrice Binoche indicare l’arrivo del serpente del Maloja.
Tra le personalità che hanno soggiornato a lungo in questi luoghi ricordiamo il pittore Giovanni Segantini alla perenne ricerca del “silenzio” al quale è dedicato un sentiero, e Friedrich Nietzsche che mentre abitatava in una casa a Sils Maria, divenuto poi un piccolo Museo, durante una passeggiata, seduto su una formazione rocciosa, trovò l’estasi de “l’Eterno ritorno”. A lui è dedicata la formazione rocciosa ispiratrice della sua teoria filosofica. Inoltre, passeggiando attorno al vicino lago di Sils delineò il personaggio protagonista della famosa opera “Così parlò Zarathustra”.
L’idea di un soggiorno in questi luoghi naturali e dai ritmi lenti, la loro cultura, le curiosità atmosferiche e cineturistiche, è da mettere senz’altro in agenda per le prossime vacanze in Svizzera.
Annamaria Lorefice
lorefice.annamaria@gmail.com
Nel film “Sils Maria” l’attrice Juliette Binoche si accorge dell’arrivo del serpente del Maloja e tenta di comunicarlo alla sua assistente, nel frattempo scomparsa.
Sils Maria sovrastata dal serpente (foto SRF).
Sullo sfondo, la zona di Sils, in Alta Engadina, tra i laghi di Sils e di Silvaplana. Si trova a 10 km dalla famosa St. Moritz, a 41 km da Chiavenna, 77 km da Coira e 116 km da Lugano.
La cima più alta della zona è Piz Corvatsch che quota 3 451 sul livello del mare (foto FFS).