La Cassa svizzera di compensazione (CSC) migliora la procedura di verifica dell’esistenza in vita grazie allo scambio automatizzato di informazioni. Questa novità semplifica la procedura per la maggior parte dei cittadini elvetici che percepiscono una rendita AVS/AI.
Fino a oggi tutti i beneficiari di una rendita AVS/AI erano tenuti a inviare, a intervalli regolari, un certificato di vita alla Cassa svizzera di compensazione (CSC) affinché la loro rendita venisse corrisposta senza interruzioni. Tale procedura complessa sia per la CSC sia per i beneficiari della rendita viene semplificata a partire da quest’anno con l’introduzione di uno scambio automatizzato di informazioni tra le amministrazioni, compreso il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Ciò significa che i cittadini svizzeri residenti all’estero regolarmente registrati presso la rappresentanza svizzera del proprio paese di domicilio sostanzialmente non riceveranno più una richiesta di presentazione di un certificato di vita poiché tali informazioni saranno trasmesse alla CSC direttamente dal Registro degli Svizzeri all’estero.
I cittadini svizzeri non registrati presso le rappresentanze diplomatiche o consolari continuano a ricevere la richiesta di presentazione del certificato di vita. In tal caso devono compilare come finora questo documento e farlo confermare per evitare la sospensione del pagamento della rendita.
La nuova procedura entra in vigore nel 2022, ma le persone che non hanno presentato il proprio certificato di vita per il 2021 sono ancora tenute a farlo.
Questa nuova procedura semplificata non modifica però l’obbligo di informare direttamente la cassa di qualsiasi modifica riguardo a qualsiasi cambiamento nella situazione personale, quali un cambiamento di indirizzo, di stato civile, ecc.
All’inizio del 2022 la CSC ha inoltre lanciato una campagna d’informazione che si articola sull’intero anno. Ogni persona assicurata sarà informata personalmente nel momento in cui avrebbe dovuto ricevere il relativo modulo per la verifica dell’esistenza in vita.
(CDC)
Annunciare un cambiamento: http://revue.link/contactzas
Non lasciatevi sfuggire il termine legale
Per le coppie dello stesso sesso che si sono sposate all’estero prima del 1° luglio 2022 e che non hanno stipulato una convenzione sui beni o un contratto di matrimonio, l’accettazione del “matrimonio per tutti” ha degli effetti retroattivi sul regime matrimoniale. In applicazione del diritto svizzero, i coniugi sono retroattivamente sottoposti, in virtù della legge, al regime della partecipazione agli acquisti invece della separazione dei beni. Per questa ragione, ogni coniuge può dichiarare per iscritto al proprio partner entro il 30 giugno 2022 che desidera mantenere il regime in vigore fino a quel momento. La dichiarazione dev’essere firmata di proprio pugno. (BJ)
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