Ritornare in Svizzera – un supplemento

Buongiorno,
ringrazio della opportunità concessami di potermi rivolgere al nostro giornale degli svizzeri all’estero per avere informazioni importanti per il nostro eventuale ritorno nel paese natìo.
In particolare scrivo per richiedere informazioni circa la possibilità di effettuare il versamento di contributi volontari AVS dopo tanti anni, come nel mio caso, che si è cessato ogni rapporto di lavoro e contributivo in Svizzera.

Infatti il prossimo anno vorrei andare in pensione anticipata, secondo la legge italiana, mediante opzione donna, per ragioni familiari, ma vorrei, se le mie finanze personali me lo permettessero, versare un po’ di contributi volontari – anche nell’eventualità di rimanere residente in Italia – alla AVS in modo da aumentare la mia piccola rendita, che il dott. Engeler stimò aggirarsi intorno a 45,00 CHF al mese.

Vorrei sapere se ciò è possibile e, in caso affermativo, a quanto ammonterebbe l’esborso mensile da pagare e se il contributo è variabile a quanto corrisponderebbe come rendita che riceverei a 64 anni di età per ogni scaglione di contributo versato. Informo che in Svizzera ho versamenti AVS pari a n. 31 mesi, ed avrò 60 anni di età ad aprile del 2022.

Sempre in prospettiva del mio eventuale ritorno in Svizzera, vorrei sapere anche a che livello di prestazioni sanitarie avrei diritto col Modello S1 (prima si chiamava Mod. E121) e quanto mi costerebbe una eventuale polizza sanitaria integrativa, e se vi sono sempre difficoltà per stipulare polizze integrative per le persone come me non più giovani e non assicurate prima, come lessi tempo addietro sulla Gazzetta Svizzera.

Mio marito ha 63 anni di età, è invalido, percepisce una pensione ex INPDAP di circa euro 15.000 all’anno, non lavora e non lavorerà in futuro; io attualmente lavoro, se tutto andrà bene dovrei andare in pensione il corrente anno, ho 60 anni età, la mia pensione non so ancora a quanto ammonterà ma credo che sarà all’incirca quanto quella di mio marito.
Infine vorrei sapere come funziona il sistema di assistenza sociale in Svizzera in favore degli anziani non più autosufficienti, disabili o in stato di infermità e se mio marito, non cittadino svizzero, avrebbe i miei stessi diritti in campo sanitario col Mod. S1 e in campo sociale.

Allego copia del bollettino per il contributo pagato alla Gazzetta Svizzera. La ringrazio della risposta e la saluto cordialmente.

M. W.


Gentile lettrice,
Sul numero di gennaio abbiamo cercato di riassumere tutte le tappe ed i problemi del ritorno in Svizzera. La Sua lettera ci dà l’opportunità di completare l’opera e di questo La ringraziamo.

Affrontiamo le Sue domande in ordine:

AVS: All’AVS non è possibile pagare contributi arretrati, salvo nel caso un datore di lavoro svizzero non abbia versato i contributi – e questo deve essere reclamato entro i 5 anni –. In teoria, Lei sarà obbligata a migliorare leggermente la Sua rendita, perché dall’arrivo in Svizzera sia Lei che Suo marito dovrete obbligatoriamente contribuire all’AVS fino al momento del pensionamento, 64 anni per Lei, 65 anni per Suo marito. Data le Vostre pensioni relativamente modeste, saranno contributi bassi, poco superiori a CHF 500 all’anno per persona. Molto probabilmente saranno danari persi, come vedremo sotto. Da fine giugno 2001 per i residenti nell’UE e AELS non è più possibile iscriversi all’AVS facoltativa, per i residenti negli altri paesi è limitata a condizioni molte strette (prosecuzione di assicurazione obbligatoria ecc.).

Prestazioni sanitarie: Qui Vi conviene fare un calcolo: chi gode di una pensione svizzera deve assicurarsi presso una cassa malattia svizzera. Se Voi non godrete di una pensione svizzera, potreste rimanere assicurati ambedue presso la Vostra ASL locale attuale, richiedendo il modulo S1 e procedendo come descritto nella Gazzetta di gennaio. Sarete così assicurati in Svizzera come se foste assicurati presso una cassa malattia svizzera, ma alle condizioni italiane. Una cassa malattia svizzera di base costerà almeno CHF10’600 l’anno per Voi due (costo della cassa più vantaggiosa in Ticino con la franchigia di CHF 300, raccomandabile per persone anziane). Considerato il Vostro reddito, su domanda avrete diritto ad una parziale riduzione dei premi che verrà calcolato dal Cantone di residenza. L’assicurazione base copre tutte le prestazioni sanitarie necessarie (ospedale, medico, farmaci, fisioterapia ecc.). Le assicurazioni supplementari sono costose e spesso non vengono offerte a persone superiori ai 60 anni; solo una minoranza della popolazione svizzera ne fa uso. Per confrontare i premi ed avere informazioni dettagliate su questo tema rivolgetevi a www.priminfo.ch, il sito relativo della Confederazione.
Tuttavia, per restare assicurati in Italia, dovrete rinunciare all’AVS, cioè non mai richiedere le pensioni in Svizzera (l’AVS viene soltanto pagata se richiesta espressamente). Tenendo conto che Lei pagherà ancora contributi per oltre tre anni e tenendo conto dei contributi in gioventù, la Sua rendita mensile ammonterà a CHF 160 circa, quella di Suo marito con contribuzione di 1 anno completa ca. CHF 30 mensili. Fate il conto per ciascuno: rendita AVS + costo ASL contro costo della cassa malattia svizzera. Certamente sarà molto più vantaggioso per Suo marito rinunciare all’AVS; se la differenza per Lei fosse modesta, forse converrà optare per AVS e cassa malattia svizzera.

Assistenza sociale: Il Vostro reddito complessivo di €30’000 lordi – poco più e forse presto uguale o inferiore a CHF 30’000 – diminuiti delle imposte italiane sulla pensione del marito (vedi “imposte”) – è insufficiente per vivere in condizioni semplici in Svizzera, ancor meno lo sarà se uno di Voi sopravviverà. Come ho scritto nel numero di gennaio, i comuni di residenza in Svizzera devono intervenire finanziariamente per permettere a tutti di condurre una vita dignitosa. Gli aiuti saranno sempre misurati per garantirvi alloggio, vitto e spese necessarie correnti, cure sanitarie, ritiro in casa di cura in caso di impossibilità di vivere autonomamente, ma poco di più. Il comune farà con Voi i conti delle entrate e delle uscite necessarie, le spese extra dovranno essere approvate preventivamente. Se avrete ancora dei risparmi, dovrete prima impegnarli fino ad un minimo che generalmente è fissato in CHF 35’000.
I comuni grandi sono spesso più generosi, ma le spese – all’infuori dell’alloggio che viene comunque riconosciuto – sono maggiori.

Imposte: Ogni Cantone e ogni comune hanno il proprio livello di imposte. Per chi ha redditi e patrimonio forte, Cantone e comune possono perciò essere un criterio di scelta. Ma lo è anche per chi deve contare ogni centesimo. Con il reddito indicato e modesti risparmi, le imposte in Ticino sono circa dell’1% del reddito, nella Svizzera tedesca variano dall’1 al 7%, nella Svizzera romanda dall’1 al 6%. Generalmente, laddove le imposte sono basse, il costo della vita è alto.
Lei mi comunica che Suo marito è pensionato Inpdap (la cassa pensioni del settore pubblico in Italia). Cito l’art. 19 della convenzione italo-svizzera per evitare la doppia imposizione del 1976:
“Le remunerazioni, comprese le pensioni, pagate da uno Stato contraente o da una sua suddivisione politica o amministrativa o da un suo ente locale, oppure ancora da una persona giuridica o da un ente autonomo di diritto pubblico di detto Stato, sia direttamente sia mediante prelevamento da un fondo speciale, a una persona fisica che ha la nazionalità di detto Stato a titolo di servizi resi presentemente o precedentemente, sono imponibili soltanto nello Stato contraente da dove provengono dette remunerazioni.”
Sono a conoscenza di un cittadino italiano, trasferitesi da tempo in Svizzera, che ha chiesto e ottenuto la cittadinanza svizzera e poi rinunciato a quella italiana, soltanto per risparmiare sulle imposte.

Relazioni umane: ancora una volta sottolineo l’importanza di andare a vivere nella vicinanza di familiari od amici. Un trasloco in un paese diverso comporta sempre difficoltà di adattamento, nessuno Vi ha aspettato, la vicinanza di persone vicine aiuta ad evitare errori e spese fuori luogo. Inoltre l’uomo è un essere sociale e ha bisogno di compagnia.
Vi auguriamo una decisione che Vi darà piena soddisfazione!

Robert Engeler
Avv. Andrea Pogliani