Un meritato successo

Scuola Leonardo da Vinci®, la migliore destinazione per un soggiorno linguistico in italiano: dai “pionieri” alla rinascita online post-pandemia

Per la seconda volta consecutiva è stato assegnato alla scuola Leonardo da Vinci il prestigioso premio “Star Awards”!

Le preferenze espresse da operatori ed esperti del settore hanno confermato l’esito del 2021: è ancora il gruppo Leonardo da Vinci a primeggiare agli “Star Awards”, assegnati ogni anno a Londra dalla rivista internazionale Study Travel Magazine per premiare le organizzazioni educative che nel mondo promuovono soggiorni linguistici e vacanze studio.

«Questo prestigioso premio, se da una parte segna il successo delle nostre scuole – sottolinea Chiara Poggi, fondatrice insieme al marito Hans Gedeon Villiger del gruppo – è altresì un importante risultato per l’Italia intera poiché focalizza sul nostro Paese l’attenzione di migliaia di operatori internazionali, ed è un segnale di ripresa per un settore martoriato dalla pandemia e che ora vede finalmente una nuova luce!»

«In questi 45 anni di attività – aggiunge Hans Gedeon – abbiamo portato in Italia più di 200.000 studenti internazionali interessati ad apprendere la nostra lingua e a conoscere il nostro straordinario patrimonio artistico.»

«La nostra forza – continua Chiara – è stata quella di coniugare sin dagli albori lingua e cultura, convinti che una lingua è tanto più viva se integrata dai molteplici aspetti culturali che la contraddistinguono, quali il cinema del neorealismo, il grande repertorio di musica popolare, incontri sulla letteratura italiana, cenni sulla politica e l’immancabile aspetto enogastronomico. Temi che entrarono da subito ad affiancare le lezioni di lingua italiana.»

Un po' di storia

La scuola Leonardo da Vinci nasce a Firenze nel 1977, e festeggia quest’anno i suoi 45 anni di attività, con l’entusiasmo e la cura al cliente che sempre l’ha contraddistinta. Conservando negli anni lo stesso amore con cui è nata.

Eh già, perché all’inizio di tutto c’è proprio una storia d’amore, quello nato tra uno studente svizzero, Gedeon, a Firenze per migliorare la sua conoscenza della lingua italiana, e Chiara, un’insegnante presso la scuola cui si era iscritto.

Si dice che “l’amore fa miracoli”, e nel nostro caso così è stato!

I due, con la presunzione e l’audacia tipica degli anni giovanili, si dissero che potevano fare di meglio, creare una nuova scuola, ispirarsi ad una didattica più stimolante che veda l’apprendente al centro della lezione e, soprattutto, poter offrire a Gedeon un lavoro per potersi permettere di restare a Firenze accanto alla sua bella.

Condivisero l’idea con amici, Gianluigi e Guido, anch’essi insegnanti, i quali si unirono subito, entusiasti dell’idea.

Gedeon, al tempo, faceva parte del consiglio di amministrazione della SSR (Schweizerischer Studentenreisedienst), agenzia di viaggi con sede a Zurigo, cui inviò il progetto.

Fu approvato: un primo importante canale pubblicitario era assicurato!

Il sinergico connubio tra la precisione e la capacità organizzativa targata Switzerland e la creatività, un po' “confusionaria”, ma ricca di idee tutta italiana, era destinato ad avere successo: dopo solo pochi mesi la scuola aprì i battenti, in pieno centro storico, e presto si riempirono le aule.

A Firenze, città d’arte e di artigianato non potevano mancare programmi inerenti la storia dell’arte e dell’artigianato.

E se in questa città un’overdose di arte è da sempre assolutamente assicurata… proprio in quegli anni “70, anni di disoccupazione intellettuale, Firenze assistette ad un nuovo fenomeno: il rifiorire di botteghe artigiane di là d’Arno, in uno dei quartieri più vivaci della città.

Botteghe dove si imparava l’arte della ceramica, della tessitura, della lavorazione del cuoio, del restauro… e fu così che i nostri studenti furono indirizzati a frequentarle, fornendo loro la sensazione unica di rivivere un po' i tempi di quando Giotto frequentava la bottega di Cimabue… una sensazione che li stimolava ancor più nell’apprendimento della nostra bella lingua e consentiva loro di tornare al proprio Paese col valore aggiunto di aver appreso anche un “mestiere”.

Questa formula, all’origine del successo della scuola Leonardo fiorentina segnò un incremento delle iscrizioni, ci fu un vero boom e favorì l’allargamento dell’esperienza con la nascita di nuove sedi.

Nel 1984 nasce la sede di Roma. Nel 2004 quella di Milano e nel 2021 entrano a far parte del gruppo Leonardo da Vinci la scuola Ciao Italy di Torino ed il Centro Puccini di Viareggio, tutte animate dallo stesso spirito della capostipite.

Ancora nuovi corsi e la “rinascita” online

L’offerta si è andata così arricchendo, col corso “La dolce vita” che in ogni città coniuga lingua e cultura con programmi pomeridiani attinenti alle specificità della sede frequentata.

Ideato per i non più giovanissimi che hanno tempo a disposizione per soddisfare le proprie curiosità, attira in realtà persone di ogni età.

Il corso “Italian Tour” che offre la possibilità a quanti desiderino prolungare il proprio soggiorno linguistico, di cambiare destinazione, conoscere un’altra realtà, con la garanzia di trovare la stessa accoglienza, lo stesso spirito, nonché stesse date e prezzi.

Poi è sopraggiunta la pandemia che ha messo a dura prova il settore delle vacanze studio in Italia, ma grazie alla capacità di innovazione e sperimentazione delle nuove generazioni ha permesso al gruppo Leonardo da Vinci di trasformare la crisi in un’opportunità di crescita.

«All’inizio della pandemia – racconta Wolfango Poggi, direttore della sede di Milano – abbiamo temuto il peggio, le frontiere erano chiuse e avevamo grosse responsabilità verso gli oltre 100 dipendenti che lavoravano nelle nostre scuole. Grazie alla creazione di un nuovo format per la didattica online non solo siamo sopravvissuti, ma abbiamo anche realizzato una buona campagna di branding e, non appena è stato possibile, gli studenti sono ritornati a riempire le nostre aule. E adesso la formazione che offriamo è duplice: in sede e online

«La didattica a distanza – conferma Guido Poggi – direttore della sede di Roma e di Viareggio, si è dimostrata una valida alternativa e continua ad attrarre studenti interessati ad imparare l’italiano prima del loro arrivo nel Bel Paese e non è raro il caso che un’intera classe online si organizzi e venga tutta insieme in una delle nostre sedi.

Prima della pandemia il gruppo Scuola Leonardo da Vinci portava in Italia una media di 5.000 studenti all’anno provenienti da 80 paesi del mondo. Oggi, grazie proprio all’incremento delle lezioni online, quei numeri sono addirittura cresciuti. Una vera “rinascita’ dopo il nero periodo del Covid

Il gruppo Leonardo da Vinci, affiancato da un team di giovani creativi e davvero specializzati nell’uso del web, quali Katya e Niccolò, promuove oggi la cultura e la lingua italiana anche attraverso canali digitali come un blog, un canale youtube e naturalmente tramite i social network.

«L’ultima novità – racconta Chiara Avidano, direttrice della sede di Torino – è stata la creazione di un podcast sulla lingua italiana, con puntate di pochi minuti dove gli studenti possono esercitarsi nell’ascolto di brevi dialoghi incentrati su un argomento tematico, conoscere vocaboli, modi di dire e scoprire sempre qualcosa in più sul nostro bellissimo Paese!»

La crisi pandemica e la situazione geopolitica hanno certo lasciato qualche strascico, ma il settore può guardare al futuro con ottimismo. Alcuni importanti mercati come la Russia e la Cina sono per il momento spariti, ma sono stati compensati da altri ed i segnali di ripresa ci sono perché la voglia di Italia non manca!

E se normalmente uno studente europeo rimane due-quattro settimane, per chi arriva da paesi extraeuropei il soggiorno può prolungarsi fino a tre-dodici mesi, a beneficio di diversi altri settori dell’economia italiana.

Questo riconoscimento che qualifica la Leonardo come l’eccellenza scolastica per stranieri, oltre a riempirci di orgoglio infonde in tutto il gruppo nuova linfa, motivandoci ancor più a non deludere mai quanti scelgano la nostra destinazione.

Hans-Gedeon Villiger