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Accettazione tacita dell’eredità in italia e Svizzera

    Quando in Svizzera è opportuno rinunciare all’eredità

    Caro Avvocato,
    mio suocero è deceduto da poco per un cancro in Ospedale. Ci ha contattato la sua attuale compagna.
    Mia moglie non ha mai avuto rapporti affettivi con il padre. Quando aveva 4 anni lui abbandonò la famiglia emigrando in Italia. Non ha mai pagato alimenti.

    Ora è morto e sappiamo che la sua volontà era quella di farsi cremare, ma senza il consenso di mia moglie questo non è possibile perché mia moglie è l’unica parente.

    Ho parlato con le pompe funebri e ci manderebbero due formulari da firmare e restituire con la copia del passaporto di mia moglie.
    E ora la seguente domanda.
    Sappiamo che mio suocero era iscritto al Consolato Svizzero di Milano come svizzero all’estero. Da circa 30 viveva In Italia. Sappiamo anche dall’ospedale, che non aveva più una assicurazione malattia (Tessera sanitaria). Apparentemente non cercava lavoro e viveva a carico della compagna.

    La nostra paura è che noi si debba rispondere per i costi dell’ospedale e eventuali debiti di mio suocero, nel caso mia moglie firmasse un formulario italiano. Mia moglie sarebbe lieta di realizzare le sue ultime volontà e anche di pagare i costi del funerale.

    Dobbiamo però essere sicuri di non dover rispondere di altri costi.
    Nel caso potesse essere d’aiuto in qualche modo Le sarei veramente grato.

    A.L. (Svizzera)


    Egregio Signore,

    La ringrazio per la sua richiesta dalla Svizzera. Ho dovuto abbreviare un po’ la sua lettera ma spero che dal punto di vista del contenuto sia completa e corretta.

    Normalmente rispondiamo solo alle lettere dei nostri Lettori ma poiché la sua missiva mi è stata inoltrata da uno dei nostri Lettori, stavolta lo facciamo volentieri.

    Ho esaminato quindi la questione un po’ più attentamente. Lei in fondo desidera sapere se il pagamento da parte di sua moglie di un qualsiasi debito del padre determini una responsabilità per tutti i debiti dello stesso in base ad una accettazione tacita dell’eredità.

    Va premesso quanto segue.

    In questo caso potrebbe essere applicabile il diritto italiano, quale diritto dello Stato nel quale il de cuius aveva la sua residenza abituale al momento della morte, e ciò in forza della più volte menzionata disciplina europea in materia successoria del Regolamento UE n. 650/2012 – salvo che nel testamento sia disposto altrimenti (professio iuris).

    Ciò però non consta.

    In teoria potrebbe però venire in considerazione anche il Trattato di Domicilio e Consolare tra la Svizzera e l’Italia del 1868, il quale notoriamente non contiene un’espressa previsione di applicabilità del diritto svizzero, ma questa potrebbe conseguire alla competenza dei Tribunali elvetici in controversie relative alla successione di un cittadino confederato in Italia, poiché per uso e prassi vale il principio della “unicità della successione”.

    Esaminiamo allora brevemente entrambe le possibilità.

    Secondo l’art. 476 Codice Civile è ben possibile un’accettazione tacita dell’eredità. Questa si verifica quanto il/la chiamato/a compie un atto che presuppone una volontà di accettazione e che avrebbe diritto di compiere solo nella qualità di erede.

    In concreto il pagamento di debiti del de cuius costituisce un’accettazione dell’eredità solo se a tal fine vengono utilizzati beni dell’eredità medesima. Il pagamento della fattura delle pompe funebri da solo, così come il pagamento dell’imposta di successione, non rappresentano accettazione tacita, anche perché potrebbero essere eseguite da un terzo e non necessariamente da un erede, ovvero da un chiamato dall’eredità.

    Parzialmente diversa, anche se per certi versi analoga, si presenta la situazione in Svizzera, dove in ossequio all’art. 571 C.C.S. l’erede, il quale non rinunci all’eredità nel termine di legge (3 mesi), accetta incondizionatamente. Qualora questi, prima del decorso del termine, si sia ingerito in questioni dell’eredità o abbia intrapreso attività (all’infuori di una mera amministrazione della stessa o dalla prosecuzione degli affari in corso), ovvero si sia appropriato o abbia occultato beni dell’eredità, non può più rinunciare alla stessa.

    Nel caso che al momento della morte l’insolvenza del defunto fosse accertata ufficialmente ovvero notoria, la rinuncia è presunta. Altrimenti il termine per la dichiarazione di rinuncia decorre in capo agli eredi legittimi dal momento della notizia della conoscenza della morte (artt. 566 e 567 C.C.S.).

    In conclusione possiamo dire che, normalmente, sia il consenso alla cremazione, sia il pagamento della cremazione e delle pompe funebri non costituisce accettazione di un’eredità, e conseguentemente di eventuali debiti.

    In caso di dubbio potrebbe essere consigliabile in Italia che fosse una terza persona priva di diritti ereditari ad effettuare il pagamento (quindi, ad esempio, Lei al posto di Sua moglie), tuttavia problemi nella sua situazione non dovrebbero sorgerne.

    In base al diritto svizzero, invece, potrebbe essere saggio e prudente rinunciare ufficialmente in ogni caso all’eredità.

    Spero di essere stato utile a Lei e così anche ad altri Lettori.

    Cordiali saluti

    Avv. Markus Wiget

    Versione Tedesca

    Sehr geehrter Herr Wiget

    Mein Schwiegervater ist in Italien im Spital an Lungenkrebs gestorben. Seiner Lebenspartnerin war es die uns kontaktiert hat.

    Meine Ehefrau hatte nie wirklich Kontakt mit ihrem Vater. Als sie vier Jahre alt war verliess er die Familie und ist nach Italien ausgewandert. Er hat nie Alimente bezahlt.

    Nun ist er verstorben und wir wissen von seiner Lebenspartnerin, dass sein letzter Wille eine Kremation war. Sie kann das aber ohne Einverständnis meiner Ehefrau nicht anordnen, da meine Ehefrau die einzige Angehörige ist.

    Ich habe mit dem Bestatter gesprochen und dieser könnte uns per E-Mail zwei Formulare zukommen lassen, die unterschrieben und mit Kopie des Passes meiner Frau retourniert werden sollen.

    Nun stellt sich uns aber folgende Frage:

    Wir wissen, dass mein Schwiegervater beim Schweizerischen Konsulat in Mailand als Auslandschweizer gemeldet war. Er lebte seit ca. 30 Jahren in Italien. Wir wissen auch, laut Spital, dass er keine Krankenversicherung (Tessera Sanitaria) mehr hatte. Er ist angeblich nie einer Arbeit nachgegangen und lebte somit vom Unterhalt seiner Lebenspartnerin.

    Unsere Befürchtung ist nun, dass wir für die entstandenen Spital-Kosten oder sonstige Schulden aufkommen müssten, falls meine Ehefrau ein italienisches Formular unterschreibt. Meine Ehefrau wäre ja gerne bereit seinen letzten Willen zu erfüllen und die Kosten des Bestatters zu übernehmen. Wir müssen uns aber sicher sein, dass wir für die restlichen Kosten nicht belangt werden können.

    Falls Sie mir in irgendeiner Form weiterhelfen könnten, wäre ich Ihnen sehr dankbar.

    A.L. (Schweiz)


    Sehr geehrter Herr,

    Danke für Ihre Anfrage aus der Schweiz. Ich musste Ihren Brief etwas kürzen, hoffe aber er ist inhaltlich vollständig und korrekt.

    Normalerweise beantworten wir nur Briefe unserer Leser, da aber Ihr Schreiben von einem unserer Leser übermittelt worden ist, tun wir das gerne.

    Ich habe mir also die Angelegenheit etwas näher angesehen. Sie wollen eigentlich wissen, ob die Zahlung seitens ihrer Ehefrau von gewissen Schulden des Vaters eine Verantwortung für etwaigen Schulden bedingt, durch eine stillschweigende Annahme der Erbschaft.

    Folgendes muss vorausgesetzt werden.

    In diesem Falle könnte italienisches Recht anwendbar sein, als Recht des Staates in welchem der Erblasser im Zeitpunkt seines Todes seinen gewöhnlichen Aufenthalt hatte, und zwar anhand der schon mehrmals erwähnten europäischen Regelung in Erbsachen der EU-Verordnung Nr. 650/2012 – es sei denn im Testament ist etwas anderes vorgesen (professio iuris).

    Dies ist aber nicht bekannt.

    Es könnte theoretisch aber auch der Niederlassungs- und Konsularvertrag zwischen der Schweiz und Italien von 1868 in Betracht kommen, welcher bekannterweise zwar keine ausdrückliche Vorschrift der Anwendbarkeit des schweizerischen Rechts beinhaltet, aber dies könnte durch die Zuständigkeit schweizer Gerichte in Auseinandersetzungen bezüglich der Nachfolge eines eidgenössischen Bürgers in Italien erfolgen, da aus Gewohnheit und Praxis das Prinzip von “Gleichlauf von Jus und Forum” gilt.

    Untersuchen wir also kurz beide Möglichkeiten.

    Gemäss Art. 476 C.C. (Zivilgesetzbuch) ist in Italien eine stillschweigende Erbschaftsannahme wohl möglich. Diese erfolgt, wenn der/die Berufene eine Handlung unternimmt die einen Annahmewille klar voraussetzt und die nur in der Eigenschaft als Erbe berechtigt ist.

    Konkret ist die Zahlung von Schulden des Erblassers eine Annahme der Erbschaft nur falls dazu Mittel der Erbschaft benutzt werden. Die Begleichung der Rechnung des Bestatters allein, und sogar die Zahlung der Nachfolgesteuer, sind keine stillschweigende Annahme, da sie übrigens auch von einem Dritten unternommen werden können, und nicht unbedingt von einem Erben, bzw. Berufenen.

    Etwas anders, wenn auch zum Teil ähnlich, sieht es in der Schweiz aus, wo gemäss Art. 571 ZGB der Erbe, welcher innert der gesetzlichen Frist (3 Monate) nicht verzichtet, die Erbschaft vorbehaltlos annimmt. Falls dieser sich vor Ablauf der Frist in die Angelegenheiten der Erbschaft eingemischt oder Handlungen vorgenommen hat (ausser eine blosse Verwaltung der Erbschaft und den Fortgang der Geschäfte des Erblassers), oder hat er Erbschafts­güter sich angeeignet oder verheimlicht, so kann er die Erbschaft nicht mehr ausschlagen.

    Wenn die Zahlungsunfähigkeit des Erblassers im Zeitpunkt seines Todes amtlich festgestellt oder offenkundig ist wird die Ausschlagung vermutet. Sonst  läuft die Frist für die gesetzlichen Erben der Erklärung des Verzichts vom Moment der Kenntnis des Erbfalls (Art. 566 u. 567 ZGB).

    Abschliessend kann man also sagen, dass normalerweise sowohl ein Einverständnis zur Kremation als auch die Zahlung der Kremation und des Bestatters keine Annahme irgendeiner Erbschaft sind und demzufolge auch nicht eventueller Schulden.

    Im Zweifelfall, könnte es in Italien ratsam sein, dass eine Drittperson die keine Erbrechte hätte die Zahlung unternimmt (also Sie zum Beispiel, anstatt Ihre Frau), doch Probleme in Ihrer Situation sollte es keine geben.

    Nach schweizerischem Recht hingegen, könnte es klug und vorsichtig sein jedenfalls auf die Erbschaft offiziell zu verzichten.

    Ich hoffe Ihnen hiermit gedient zu haben, du somit auch anderen Lesern.

    Mit freundlichen Grüssen.

    Avv. Markus Wiget

    rubrica legale