È l’attaccamento alla Svizzera che ci spinge ad impegnarci nel Collegamento e nei Circoli

Intervista a 360° alla nuova Presidente del Collegamento degli Svizzeri in Italia Regula Hilfiker. Essa ci parla della sua motivazione e dei suoi obiettivi.

Regula Hilfiker, lei è stata nominata in occasione dell’Assemblea del Collegamento, tenutosi in giugno, quale nuova Presidente del Collegamento degli Svizzeri in Italia. Quanta è stata l’emozione?
È stato un momento emozionante nonostante la modalità da remoto che ha reso il tutto molto diverso dal solito. Questa storia nasce qualche tempo fa, durante il Congresso a Torino (2014) quando si iniziò a parlare di questa possibilità. Sono molto grata a Irène Beutler-Fauguel che mi propose di diventare la sua vice e negli anni successivi mi ha accompagnata a questa carica.

Chi è Regula Hilfiker in forma privata, quali sono le sue attività oltre all’impegno per gli Svizzeri in Italia e quali i suoi hobby?
Sono una mamma, figlia, moglie, abbiamo un giardino ed un cane. Non saprei dire l’ordine di importanza, per me sono tutte dimensioni importanti della mia vita. Oltre al lavoro che sovente mi tiene lontana da casa – fino a 14 ore al giorno – cerco di tenermi in forma andando a camminare in montagna. Le Alpi sono la mia passione: entrambi i versanti sono nel mio cuore, sia quello svizzero che quello italiano.

Che rapporto ha Regula Hilfiker con la Svizzera, quanto tempo vi trascorre all’anno e cosa le manca maggiormente della sua nazione? Come ha festeggiato il 1° agosto 2021?
Sono nata e ho vissuto molti anni a Zurigo dove ho frequentato l’Università e dove torno spesso e volentieri; metà della mia famiglia vive in Svizzera e ci passo la gran parte delle mie vacanze estive ed invernali. Questo impegno con l’ASO mi consente di partecipare alle due riunioni annuali dell’ASO in Svizzera. Inoltre sono impegnata anche con l’Auslandschweizerplatz a Brunnen (di cui sono consigliera). Questo anno abbiamo fatto molte attività da remoto, ma mi auguro di poter ripartire con le attività in presenza, che sono tutt’altra cosa. Della Svizzera mi manca la capacità di far rispettare le regole/leggi e la democrazia diretta; come la viviamo in Confederazione è unica.

Il 1° agosto, anticipato a metà luglio, come è usanza del nostro Circolo a Torino, abbiamo festeggiato sulle sponde del Po ascoltando il discorso del Presidente della Confederazione. Il 1° agosto ero in montagna, in Svizzera, ma tra Covid e brutto tempo abbiamo vissuto solo il gran falò senza discorsi e sfilata dei bambini con le lanterne.

Cosa ha apprezzato particolarmente dell’attività svolta negli ultimi 12 anni da parte di Irène Beutler-Fauguel?
Irène Beutler-Faugel è stata una figura eccezionale, una presidente molto equilibrata, lungimirante e con un gran polso in situazioni non facili. Tra le mille cose mi piace ricordare come sia stata in grado di coinvolgere i giovani: oggi abbiamo una sezione UGS (Unione Giovani Svizzeri) attiva e piena di idee.

Quali sono invece i suoi obiettivi, dove vorrebbe mettere l’accento nei prossimi anni?
Insieme ai membri di comitato abbiamo definito una linea di azione che svilupperà in continuità il lavoro che Irène ha svolto finora, sia con i Circoli sia con gli UGS. Sul fronte dei Circoli, abbiamo diverse criticità, tra cui Circoli che stanno cessando l’attività malgrado a volte il potenziale interesse di alcuni a prendere in mano tali situazioni. Abbiamo alcune idee ed il supporto dei Circoli è fondamentale.

Per quanto attiene gli UGS, vediamo con piacere che le loro attività sono seguite con successo dalla comunità dei giovani svizzeri e lavoreremo per integrare sempre di più le attività. Il Congresso annuale, che rimane il momento centrale della vita del Collegamento, dovrà trattare temi rilevanti per gli Svizzeri in Italia, e in questa occasione, lo scambio di opinioni tra i vari partecipanti è stato sempre proficuo.

La linfa vitale dei Collegamento sono i Circoli, rispettivamente le loro attività. La pandemia ha colpito in pieno queste ultime. Come sarà possibile far “ripartire” l’entusiasmo e i tradizionali incontri? È preoccupata?
La pandemia ha spesso ridotto e modificato la vita dei Circoli e la ripartenza sarà possibile con il supporto di persone di buona volontà. La vita dei Circoli è spesso in mano a poche persone che si impegnano molto a farsi conoscere e proporre iniziative; purtroppo negli scorsi due anni le cose sono cambiate molto ma spero in una gran voglia di rivedersi e che i Circoli possano trovare la forza per farlo. Gemellaggi tra Circoli svizzeri e con Circoli sul territorio locale di natura sociale differente sono un’ottima strategia per rivitalizzare la vita sociale di questi gruppi. Diversi Circoli di dimensioni minori sviluppano sinergie tra di loro, come iniziative culturali, brevi viaggi o condivisione di spazi per le riunioni.

Quali sono i motivi che spingono gli Svizzeri in Italia ad impegnarsi nell’ambito di Circoli e del Collegamento? È l’attaccamento alla propria nazione o vi sono elementi di carattere più comunitario e sociale?
Credo che il motivo principale sia l’attaccamento alla Svizzera, sia per parlare un po’ di Schwiizerdütsch, sia per mangiare una buona fondue o per rallegrarsi per l’arrivo di Samiclaus e Schmutzli, e non ultimo per ascoltare insieme il discorso del 1° agosto. Ma non finisce lì. Sicuramente l’elemento relazionale e la possibilità di far riferimento a persone e professionisti con cui si condividono radici, cultura e lingua sono un ottimo ingrediente da considerare. Non da ultimo molti dei nostri Circoli sono situati in edifici e sedi di pregio, spesso disponibili per i soci a condizioni vantaggiose. Ed infine le possibilità che derivano dalle attività confederali (borse di studio, soggiorni lingua, opportunità varie) vengono promosse dai nostri Circoli, che diventano così un mattone chiave nella relazione tra Confederazione e cittadini all’estero.

Tema UGS: come intende impostare la collaborazione con il gruppo dei giovani e come riuscirà ad assicurare che essi si impegnino anche nel contesto dei Circoli e del Collegamento?
Abbiamo un buon contatto con i giovani, grazie anche alla presenza di Angela (presidente dell’UGS) nel Comitato del Collegamento. Stiamo lavorando alla definizione dei temi per il prossimo Congresso a Firenze; il loro apporto in fase progettuale ed in fase esecutiva sarà fondamentale per il successo del Congresso.

Irène, nel suo discorso conclusivo in occasione del Congresso del Collegamento ha sottolineato che “il rapporto con le istituzioni non poteva essere più fruttuoso”. Lei come intende continuare questa collaborazione e cosa si aspetta da consolati/ambasciate o dall’OSE?
Lavorerò per rafforzare la collaborazione e la comunicazione con Consolati e Ambasciate; durante la presidenza di Irène, ad esempio, il progetto del “Pass mobile” è stata un’ottima iniziativa ed ha riscosso un notevole successo! Anche in Italia purtroppo sono sempre di più le persone che, dopo la chiusura di Consolati (o l’abbandono di consolati onorari), si sentono abbandonati dalla loro Patria e che per ottenere documenti di varia natura si devono sobbarcare anche lunghi viaggi (e costi).

Lei ha dichiarato recentemente in un’intervista che all’interno dell’OSE “c’è ancora tanto da fare”. A cosa si riferisce?
All’Ose (Organizzazione svizzeri all’estero) si trattano temi che toccano tutti gli Svizzeri all’estero e sarebbe auspicabile che tutti gli svizzeri all’estero sappiano di questi servizi offerti, che non sono solo per i giovani.

Nell’ultima seduta del Consiglio è stata tematizzata la problematica del vaccino Covid. Purtroppo non in ogni paese dove vivono svizzeri è possibile ottenerlo e con questo tornare a viaggiare.

Rimane annoso il problema del voto elettronico, progetto al momento bloccato. Viste le numerose votazioni a cui possiamo partecipare noi Svizzeri all’estero, trovare un modo sicuro e facile da utilizzare sarebbe di grande aiuto in molte situazioni. Mentre sul tema banche qualche passo avanti si è fatto.

“Spero che i circoli ritrovino la forza di incontrarsi e riprendere le attività dopo la pandemia”

La nuova Presidente del Collegamento, Regula Hilfiker


 

Dopo aver frequentato le scuole superiori a Torino, rientra a Zurigo (luogo di nascita) e studia Economia.

Rientra a Torino e diventa responsabile amministrativa della Pneumofore SpA, ruolo che ha interpretato sviluppando i mercati di riferimento, soprattutto in India e Asia.

Coniugata con 2 figli. Ha vissuto in Germania, Svizzera, USA e per un periodo in Toscana.

Dal 2003 al 2006 impegnata con le Olimpiadi Invernali di Torino2006, prima su progetti di pianificazione poi come Deputy Competition Manager per le discipline del bob, luge e skeleton sulla pista di Cesana Torinese.

Dal 2006 lavora presso la multinazionale Ferrero.

Nel 2021 viene eletta rappresentante italiana 2021 del Collegamento Svizzero a Milano.

Regula Hilfiker (a destra) con Irène Beutler-Fauguel (Presidente uscente del Collegamento) e l'Avv. Andrea Pogliani (Presidente di Gazzetta Svizzera).