Cose belle dalla Svizzera

Val Bavona (Canton Ticino) - Alcuni angoli paesaggistici del Canton Ticino presentano una natura selvaggia, aspra, quasi impenetrabile, e proprio per questo bellissima, affascinante. Uno di questi angoli dovette colpire lo sguardo della regista tedesca Leni Riefenstahl agli inizi degli anni Trenta: la Val Bavona. Amante della montagna, nelle sue escursioni perlustrò la Vallemaggia e, giunta a Foroglio, scoprì povere case sottostanti a dirupi e ad una stretta e feroce cascata, con il lungo ponticello in legno e gli ammassi di grosso pietrame sul fiume Bavona. Ecco trovata la scenografia naturale per il film che aveva in mente da tempo.
Helene Bertha Amalie Riefenstahl detta Leni, nata a Berlino nel 1902, dopo essere stata un’affermata ballerina classica fu attrice in importanti film, divenendo una stella del cinema muto e poi sonoro. In molte pellicole ambientate in montagna impersonava una giovane atletica e avventurosa. Essendo di bell’aspetto, si presentò per il film “L’angelo azzurro” che venne poi assegnato a Marlene Dietrich. La chiamarono a Hollywood ma preferì restare in Germania, dove non solo divenne regista ma anche produttrice con la propria casa cinematografica, Leni Riefenstahl Productions. Dopo un breve praticantato, che incluse le riprese della seconda edizione dei Giochi olimpici invernali di St. Moritz, si dedicò con successo alla regia. Nel 1932, in Val Bavona, girò e interpretò il suo primo film, “La bella maledetta” (Das blaue Licht), che fu menzionato tra i migliori film stranieri dell’anno (1934) dal National Board of Review of Motion Pictures. La visione del film è possibile su Youtube Italia anche per chi non comprende il tedesco, poiché in parte è in lingua italiana e il resto sottotitolato.

Dalla Val Bavona a Hitler
Proprio in Val Bavona, nelle pause concesse dalle riprese svolte, come detto, nel villaggio di Foroglio con favolose scene sotto la famosa cascata, Leni Riefenstahl leggeva con tale trasporto il libro “Mein Kampf” tanto da voler subito assistere all’imminente comizio elettorale del partito nazista (NSDAP). Leni restò impressionata dalla decisa oratoria di Adolf Hitler, mentre a quest’ultimo piacque molto il film appena terminato, “La bella maledetta”.
Nonostante Hitler si considerasse un artista, non otteneva credito nell’ambiente culturale tedesco, pertanto pensò a Leni quale braccio destro artistico per descrivere al mondo una Germania fiera e potente. I due si incontrarono e Leni Riefenstahl fu ingaggiata per girare film di propaganda nazista.
Nel 1933 la Riefenstahl, con le riprese del congresso del partito nazista, conclude il film (vedibile su Youtube) “La vittoria della fede” ritenuto da Hitler un capolavoro.
Il film fu girato a Norimberga, città che diede il nome alle leggi razziali antisemite. L’anno dopo fu suo un altro fondamentale film di regime: “Il trionfo della volontà” (su Youtube). Nel 1938 altro film celebrativo richiestole da Hitler, su suggerimento del ministro della propaganda Joseph Goebbels, fu “Olympia”, del 1936, sulle olimpiadi di Berlino, del quale fu anche produttrice per evitare le continue intrusioni di Goebbels. Non solo è il suo film migliore dell’epoca, ma ancor oggi è ritenuto uno dei più grandi film sullo sport mai realizzati.
La Riefenstah iniziò a disinteressarsi del partito poiché, da vera documentarista ed eccezionale fotografa, mirava a spaziare su altri temi di suo interesse. Già poco più che ventenne Leni Riefenstahl si era rivelata una grande artista e, nonostante le polemiche che la investirono, fu riconosciuta tale anche dopo la caduta del nazismo.

Per gli amanti dei luoghi selvaggi
La Val Bavona, impervia e solitaria, può vantare di essere stata teatro di un pezzo di storia del cinema europeo per merito di questa artista che, a 34 anni, il Time mise in copertina per l’indiscusso valore e l’abilità tecnica e narrativa dimostrata con le sue opere concepite in Europa e in Africa. Una carriera straordinaria anche per la durata, infatti, realizzò il suo ultimo film “Meraviglie d’acqua” quando aveva ben 100 anni.

Come si presenta la Valle Bavona ai nostri giorni? Come ieri. E per questo, amatissima da coloro che rifuggono dal turismo di massa. Il paradiso di chi cerca un luogo naturale fuori del comune, sottomesso alle altissime pareti rocciose delle Alpi Svizzere del Canton Ticino. Un luogo fatto di silenzio e semplicità, anzi di rusticità: niente hotels, moderni ristoranti o centri di benessere, bensì case e casette in pietra viva con i loro orticelli a formare un paesaggio che, nonostante l’aspra cornice di rocce, sassi e ripide pareti, infonde un senso di autentica armonia.
Gli alberi secolari dei boschi della Val Bavona, valle di origine glaciale, sono attorniati da massi scivolati giù con remote gigantesche frane. Il territorio ha subìto numerose alluvioni e scoscendimenti. Il fiume Bavona nasce da un ghiacciaio e percorre in libertà tutta la stretta Valle incontrando piccoli nuclei abitati, alcuni dei quali presentano case in legno prive dei energia elettrica e dove si usano anche le turbine ad acqua come se il tempo si fosse fermato (a parte qualche abitante che ha optato per i pannelli solari). Il villaggio di Foroglio colpisce per la sua incombente, rumorosa, spumosa cascata di quasi 100 metri.
E quando la cascata si unisce al fiume Bavona, ecco generarsi schizzi e vaporose nubi sotto le quali i visitatori prendono il sole ammirati da questo gioco della natura. Queste nubi acquose sono ben visibili nelle sequenze del film “La bella maledetta” girato da Leni Riefenstahl. A Foroglio, in un grotto risalente al 1928, “La Froda”, è esposta una galleria fotografica con le scene del film.

lorefice.annamaria@gmail.com

La cascata di Foroglio.

La cascata di Foroglio.

Una scena del film “La bella maledetta” sotto la cascata.

Una scena del film “La bella maledetta” sotto la cascata.

Il fiume Bavona

Il fiume Bavona

Foroglio: Il villaggio.

Foroglio: Il villaggio.

Una riva pietrosa del fiume a Foroglio.

Una riva pietrosa del fiume a Foroglio.

Hitler con la regista Leni Riefenstahl.

Hitler con la regista Leni Riefenstahl.

Copertina del Time dedicata alla regista.

Copertina del Time dedicata alla regista.