Care lettrici, cari lettori,
cosa ci lasceranno gli ultimi 15 mesi di crisi sanitaria, di distanze, tamponi e notizie negative? Come cambierà il mondo a lungo termine dopo che la situazione epidemiologica sarà risolta definitivamente? Non vi sono risposte sicure a questi quesiti ma l’inizio dell’estate ci fornisce alcuni spunti interessanti. Ad esempio, contrariamente alle attese, gli Svizzeri si sono espressi contrari ad una legge sul CO2, che aveva l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra. Che la pandemia abbia rimesso un accento e sensibilità sui costi, relegando obiettivi fino a poco fa in primo piano? Intanto anche il Collegamento degli Svizzeri in Italia ha fatto di necessità virtù: per il secondo anno il Congresso non ha potuto tenersi in presenza, ma una stretta collaborazione con i “nativi digitali” dell’UGS ha permesso di offrire un appuntamento ricco e interessante: al centro vi è stata la creatività di un gruppo e la gestione e il valore del volontariato, ingredienti utili proprio per i numerosi circoli pronti a riprendere con le proprie attività. Anche questo risponde alle domande di cui sopra, dal momento che attraverso gli schermi e gli eventi online traspare a tutti i livelli la forte voglia di tornare ad incontrarsi, discutere, chiacchierare e vivere la “Svizzeritudine” di persona. Al più tardi al Congresso a Firenze dell’anno prossimo. Nel frattempo buona lettura.
PS: Vi siete persi il Congresso del 12 giugno 2021 o le assemblee del Collegamento e di Gazzetta Svizzera?
Nessun problema: sulla homepage della Gazzetta troverete i link delle registrazioni
Angelo Geninazzi
Redattore