La Banca Nazionale Svizzera ha messo in circolazione il nuovo 10 franchi

Il terzo della nuova serie che sarà completata nel 2019

La Banca Nazionale Svizzera ha messo in circolazione il nuovo 10 franchi
Ha lo stesso colore, ma un nuovo design: il nuovo biglietto da 10 franchi che è stato presentato mercoledì 11 ottobre 2017, dalla Banca Nazionale Svizzera. “La nuova banconota mostra l’organizzazione svizzera. L’elemento centrale è il tempo cronologico”.

I motivi marcanti, presenti su tutte le nuove banconote, sono la mano – in questo caso di una direttrice d’orchestra – e il globo, stavolta caratterizzato dai fusi orari. Sulla striscia di sicurezza è raffigurata la rete ferroviaria svizzera e sono elencate le più lunghe gallerie ferroviarie della Svizzera.

Sul retro sono visibili un tunnel, “parte della fitta rete ferroviaria elvetica, il cui funzionamento presuppone buona organizzazione e precisione cronometrica”, il meccanismo di un orologio, che “simboleggia un’organizzazione ben funzionante” e una porzione della rete ferroviaria svizzera.

Il nuovo biglietto è stato messo in circolazione il 18 ottobre. Esso è il terzo della nuova serie – la nona – che esce dopo quell da 50 (vedi Gazzetta Svizzera giugno 2016) e quello da 20 franchi. Quello da 200 franchi verrà emesso nell’autunno del 2018, mentre gli ultimi due tagli (quelli da 1000 e da 100 franchi) verranno presentati e messi in circolazione nel 2019.

La Banca Nazionale mantiene quindi il taglio di 1000 franchi, che era stato messo in discussione per la sua ampiezza (valore elevato). Scomparirà invece il taglio da 500 franchi che verrà sostituito da quello da 200 franchi, finora mai emesso.

I precedenti tagli
La Banca Nazionale aveva presentato i 50 franchi – la prima banconota della serie – nell’aprile 2016, con sei anni di ritardo sulla tabella di marcia prevista a causa di problemi tecnici. Il taglio da 20 franchi – che su un lato raffigura la Piazza Grande di Locarno durante il Festival del film – è invece entrato in circolazione il 17 maggio di quest’anno. La BNS aveva deciso di sostituire le vecchie banconote (introdotte tra il 1995 e il 1998) per una questione di sicurezza. L’istituto centrale ricorda, comunque, che quest’ultime continueranno a valere come mezzo di pagamento fino a nuovo avviso.

15 elementi di protezione
Analogamente a tutte le nuove banconote, anche per quella da 10 franchi viene utilizzato l’innovativo substrato Durasafe, che consiste in due strati in carta di cotone rinforzati internamente da una pellicola di polimero. Thomas Wiedmer, membro della direzione, ha spiegato che nei biglietti della nuova serie sono incorporati complessivamente 15 elementi di sicurezza, i quali hanno in tutti i tagli la stessa posizione e grandezza. Le banconote mantengono il loro valore anche se singoli elementi non sono più perfettamente riconoscibili in seguito a logorio, uso improprio o danneggiamento intenzionale.

Tutte le banconote della nuova serie conservano il carattere della prima. Le emissioni proseguiranno con cadenza regolare fino al 2019. I temi dominanti per ogni singola banconota, con colori diversi, sono:
10 franchi: il tempo cronologico e la capacità organizzativa (colore giallo), ognuno riferito alla Svizzera;
20 franchi: la luce e la creatività (rosso);
50 franchi: il vento e la pluralità (verde);
100 franchi: l’acqua e la tradizione umanitaria (blu);
200 franchi: la materia e la vocazione scientifica (marrone);
1’000 franchi: la parola e la cultura (viola).

Questi biglietti sono un po’ più piccoli di quelli precedenti, che comunque conservano la loro validità fino a nuovo avviso da parte della Banca Nazionale Svizzera.

I requisiti
Alle banconote svizzere sono tradizionalmente posti elevati requisiti in termine di sicurezza, funzionalità e pregio artistico. Esse costituiscono pertanto un’affascinante simbiosi fra estetica e tecnologia.

In primo luogo, la banconota deve soddisfare rigorosi requisiti di sicurezza. Il pubblico deve essere in grado, grazie alle caratteristiche di sicurezza, di distinguere facilmente e senza ausili tecnici i biglietti autentici da quelli falsi. Le caratteristiche di sicurezza devono inoltre essere difficili da contraffare. La rapidissima evoluzione delle tecniche di reprografia costringe la BNS ad adeguare costantemente tali  caratteristiche. Per le 9a serie sono stati pertanto elaborati nuovi elementi che rendono le banconote ancora più sicure.

In secondo luogo, le banconote devono corrispondere alle esigenze pratiche degli utilizzatori e poter essere trattate senza problemi dalle apparecchiature automatiche. Gli utilizzatori si attendono che le banconote siano maneggevoli e facilmente distinguibili. 

I biglietti devono inoltre essere resistenti all’usura e disponibili in comodi tagli. Un’analisi delle esigenze degli utilizzatori e dei requisiti delle apparecchiature ha indotto la BNS a modificare per la 9a serie il formato delle banconote.

In terzo luogo, la banconota deve soddisfare esigenze estetiche. Ciò significa armonizzare la concezione artistica con i requisiti di sicurezza e di praticità. 

Ciclo di vita di una banconota
A questo punto inizia il ciclo di vita di una qualsiasi banconota: dalla produzione della carta e dei colori alla fabbricazione del biglietto; dal controllo di qualità presso la BNS all’emissione e al ritiro; dal trattamento, alla distruzione. Al termine del suo ciclo la banconota finisce, ridotta in minuscoli frammenti di carta, all’inceneritore pubblico. Ogni banconota comporta quindi un certo costo di produzione che, in media, è di 40 centesimi.

Red.

La nuova banconota da 10 franchi.