La “Quinta Svizzera” apre l’anno elettorale

Il 17 marzo 2023, il Consiglio degli Svizzeri all’estero ha adottato all’unanimità il suo manifesto elettorale. I delegati, giunti da tutto il mondo, hanno riassunto in sette punti le principali richieste politiche della “Quinta Svizzera” per la prossima legislatura.

Da anni, la crescita della mobilità internazionale è accompagnata da un aumento del numero di Svizzeri all'estero che si registrano per votare alle elezioni cantonali e che vogliono partecipare alle elezioni federali. Ma la distanza geografica che li separa dalle autorità e dagli attori politici in Svizzera complica il dialogo politico. Attraverso il suo organo supremo – il Consiglio degli Svizzeri all'estero (CSE) – l'Organizzazione degli Svizzeri all'estero (OSE) funge da collegamento e difende gli interessi della "Quinta Svizzera". In un manifesto elettorale, questo “Parlamento della Quinta Svizzera” ha esposto le principali richieste degli Svizzeri all'estero nei confronti dei partiti politici svizzeri, delle autorità e dei candidati per la legislatura 2023-2027.

Promuovere la mobilità internazionale

Nel suo manifesto elettorale, il CSE chiede l'abolizione sistematica degli ostacoli che limitano inutilmente la mobilità internazionale dei cittadini svizzeri. Ad esempio, chiede un chiaro impegno per lo sviluppo e la diffusione di strumenti di e-government che consentano agli Svizzeri all'estero di contattare facilmente le autorità, nonostante la distanza geografica e temporale. Il CSE chiede inoltre che ai cittadini svizzeri all'estero continui a essere garantito un accesso semplice e rapido ai servizi consolari del paese in cui risiedono.

Per evitare ulteriori restrizioni alla mobilità internazionale, il CSE difende con determinazione il mantenimento della libera circolazione delle persone, che facilita le condizioni di soggiorno e di lavoro dei cittadini svizzeri nei paesi dell'UE/AELS.

Infine, il CSE chiede l'abolizione degli ostacoli alla mobilità nel campo delle assicurazioni sociali.

Il voto elettronico, tema sempre attuale

Poiché il voto elettronico non è stato offerto nelle ultime elezioni federali del 2019, l'affluenza alle urne degli svizzeri all'estero è diminuita in modo importante. Come già avvenuto prima dell'ultima legislatura, il CSE invita pertanto i responsabili politici a introdurre rapidamente e su larga scala soluzioni per il voto elettronico. È l'unico modo per gli svizzeri all'estero di esercitare il diritto di voto costituzionalmente garantito e di candidarsi alle elezioni laddove la trasmissione postale dei documenti non funziona. Un manifesto elettorale da solo non garantisce che le richieste politiche degli svizzeri all'estero vengano soddisfatte. Perché ciò avvenga, è necessario che gli svizzeri all'estero abbiano realmente voce in capitolo nella futura composizione del Parlamento e che siano adeguatamente rappresentati.

Potete trovare qui la versione completa del manifesto elettorale 2023 dell’OSE: https://gazzetta.link/manifesto

Schweizer Revue
Smilla Schär