L’icona svizzera della bellezza e del cinema compie 88 anni

Tanti auguri Ursula Andress

Lugano – Questo mese la famosa attrice svizzera Ursula Andress compie 88 anni. Nel 1962 ebbe un fulmineo successo in tutto il mondo quando, con la sua statuaria bellezza, uscì dalle acque marine, moderna Venere botticelliana, nel film “Agente 007 – licenza di uccidere”.

Bastò quest’unica scena a colpire la platea, soprattutto maschile, e avviare la sua carriera nel cinema internazionale.

L’editore svizzero Rolf Kesselring scrisse anni fa su Swissinfo che la Svizzera ha poche icone di personalità da mostrare al mondo oltre Guglielmo Tell, ma, con quel film: «… la nostra compatriota – Ursula Andress – era diventata una leggenda planetaria».

E prosegue citando una biografia imprenscindibile per chi volesse conoscere la vera storia di questa donna: «il libro scritto da Patrick Meier e Philippe Durant mi ha permesso di conoscere le vicissitudini di Ursula in giro per il mondo. Non avrei infatti mai immaginato che questa donna superba – figlia di un diplomatico tedesco e di una cittadina rossocrociata – avesse avuto una vita tanto avventurosa. Per arrivare dal comune bernese di Ostermundigen fino a Hollywood ci sono migliaia di chilometri, e Ursula li ha percorsi tutti, deviazioni comprese».

Nata il 19 marzo 1936 nell’antico comune di Ostermundingen nel Canton Berna, si dimostrò subito una bambina di indole libera e volitiva dato che a 3 anni risalgono i suoi primi tentativi di andarsene da casa. Il padre Rolf, tedesco, fu espulso dalla Confederazione durante la guerra, e non se ne seppe più nulla.

Così, Ursula, terza di sei figli, restò con la madre svizzera Anna Kropf e con il nonno, progettista di giardini, che cercò di impartirle una severa disciplina.

La faceva lavorare duramente nelle serre insegnandole il rispetto e la disciplina, come disse Andress: «…una lezione enorme. Mi ha dato la forza di affrontare qualsiasi ostacolo nella vita» (intervista The Guardian 7/12/2002).

Stava crescendo velocemente e, ad appena 16 anni, partì alla volta di Parigi frequentando sessioni di danza e pittura. Poi, seguendo l’attore Daniel Gélin di cui si era innamorata, giunse a Roma. Fu ricercata dall’Interpol.

Nel frattempo conobbe la futura diva Brigitte Bardot con Roger Vadim.

In questo suo soggiorno romano lavorò come modella e trovò da fare piccole parti nel cinema, o meglio comparsate, per guadagnare qualche soldo.

Il primo film che vede la sua presenza, non accreditata, è del ’54 nel divertente “Un americano a Roma” con Alberto Sordi.

A 18 anni, nel ’57, riuscì ad ottenere un contratto con la Paramount, dove cercarono di plasmarla a dovere con lezioni di inglese, dizione, galateo e recitazione, senza però ottenere lo standard desiderato dalla produzione.

Fu allora che il contratto si sciolse con grande piacere della Andress: «I soldi non hanno mai significato molto per me, era la qualità della vita che mi piaceva. La mia indipendenza era molto importante. La libertà è la mia più grande ambizione… i soldi ti portano felicità, non lo nego… ma penso che non dobbiamo abbandonare i valori. Non posso essere schiava di niente…».

Quel contratto con la Paramount, lo stesso che firmò anche Marilyn Monroe, l’avrebbe vincolata per ben 7 anni. Come disse in un’intervista (Corriere della sera 08/3/2006): «Eri loro proprietà esclusiva. Sono scappata anche da lì. Sposai John Derek. Mi fotografava. Una major mi vide: "Ursula, tu rifiuti tutto. Ci serve una ragazza atletica per un film di spionaggio." Ero insicura. Ma lessi la sceneggiatura e non dovevo parlare tanto. E poi non ero mai stata in Giamaica».

E da lì, come detto, emergendo dalle acque del Mar dei Caraibi, davanti ad un incantato Sean Connery, arrivò immediata la sua fortuna con lo strepitoso successo di questo film, il primo, e inimitabile secondo gli amanti del genere, della lunga saga dei James Bond.

L’accenno poi a quel copione che prevedeva poche battute dimostra un’altra coincidenza fortunata, perché, fosse stato il contrario, forse avrebbe rinunciato alla parte dato che la intimidiva molto dover recitare lunghe parti parlate o avere contatti fisici sul set per le scene d’amore.

Per Andress seguirono altri film, cortometraggi e mini serie tv di un certo livello, come “La caduta delle aquile”, “La decima vittima” o “Big man”. Per il resto la maggior parte dei lavori è dimenticabile. Comunque sia, ha recitato con star, tra cui Woody Allen (nel suo primo film “Ciao Pussycat” del ’65), Elvis Presley, Frank Sinatra, Peter O’Toole, Peter Sellers.

Quella che fu definita la ”Donna più bella del mondo”, nella vita privata ha avuto molte storie d’amore con gli uomini più interessanti dell’epoca da Alain Delon, Jean-Paul Belmondo, Marlon Brando fino a James Dean pochi mesi prima della sua prematura morte.

Carattere solido, senza fronzoli, da vera svizzera, ha cresciuto da sola il figlio Dimitri, che ebbe a 44 anni dalla relazione con l’attore Harry Hamlin (allora 28enne) incontrato nel 1979 sul set di “Scontro tra Titani”.

Non solo, tutti i soldi guadagnati li ha sempre gestiti rifiutando l’aiuto di consulenti finanziari, comprando oro e proprietà immobiliari, dichiarandosi in seguito felice di averlo fatto, forse ricavando meno, ma nella certezza di tenere tutto sotto stretto controllo.

Possiede case a Roma, negli Usa e in Svizzera. Abita sia a Roma (Zagarolo) sia in Svizzera. Ama la natura e gli animali e in varie occasioni ha ricordato la sua fidata oca Lucy che morì respingendo il cibo quando lei stette via vario tempo per lavoro.

Un’ultima curiosità sul famoso bikini bianco della scena sulla spiaggia giamaicana, riguarda il fatto che Ursula Andress lo abbia ritrovato in una soffitta e poi venduto all’asta per 58’000 euro nel 2005.

Inoltre, questo capo cult, lo realizzò lei stessa, in quanto non le piacque quello proposto dalla produzione che era di un tessuto a fiori in stile locale. Nella boutique di una sua amica comprò la parte inferiore mentre per il sopra usò un suo reggiseno a fascia con le bretelle: divenne il bikini più ricordato della storia della moda e della cinematografia.

Annamaria Lorefice

Ursula Andress, diva internazionale grazie al primo film della saga di James Bond, per il quale vinse un Golden Globe nel 1964 come migliore attrice debuttante. Originaria del Canton Berna è stata una modella e poi attrice in Italia, Inghilterra e Stati Uniti. Sex symbol, le fu dato il titolo di Donna più bella del mondo. Vive tra Roma (Zagarolo) e la Svizzera.

1962: la Andress esce dall’acqua di una spiaggia giamaicana con in mano due conchiglie e un coltello appeso al suo famoso bikini bianco. Sebbene appaia solo dopo un’ora dall’inizio del film Agente 007 – licenza di uccidere, rimase impressa nell’immaginario collettivo per la sua bellezza statuaria e per la sua personalità. È la scena più breve e più ricordata del film.

Un’ottima, esaustiva biografia dell’attrice è “Ursula Andress” scritta da Patrick Meier e Philippe Durant, contiene aspetti non conosciuti di tutta la sua vita e un ricco corredo di fotografie.

La Gazzetta ha bisogno di te.

Cara lettrice, caro lettore online,
la Gazzetta Svizzera vive anche nella versione online soprattutto grazie ai contributi di lettrici e lettori. Grazie quindi per il tuo contributo, te ne siamo molto grati. Clicca sul bottone "donazione" per effettuare un pagamento con carta di credito o paypal. Nel caso di un bonifico clicca qui per i dettagli.