Gian Franco Definti racconta a Gazzetta i motivi che lo hanno spinto – insieme a 7 colleghi in tutto il mondo – a costituire l’unica lista ticinese di Svizzeri all’estero
Gian Franco Definti, insieme a sette altri “ticinesi nel mondo” è in corsa per un posto in Consiglio nazionale. Cosa spinge uno Svizzero che vive e spesso lavora all’estero ad impegnarsi in politica nazionale?
I motivi sono diversi, in quanto il mondo degli svizzeri all’estero è molto variopinto. Io personalmente mi impegno da molti anni per gli svizzeri all’estero in particolare per quelli in Italia. Sono presidente della Società Svizzera di Milano, il circolo svizzero più grande del mondo, faccio parte del Collegamento Svizzero in Italia come pure del comitato centrale dell’OSE, Organizzazione degli Svizzeri all’Estero. Conosco i ”problemi” degli Svizzeri all’estero molto da vicino. Se avessimo più peso sul palcoscenico della politica nazionale, quando si parla per esempio di accordi bilaterali con UE, oppure di assicurazioni sociali, di banche, potremmo esprimere molto meglio i nostri dubbi e le nostre speranze.
Eppure degli oltre 760 mila Svizzeri all’estero, solo 1/5 è iscritto in un catalogo elettorale e dunque esercita i suoi diritti politici. Come è possibile aumentare questa percentuale?
È chiaro, non tutti gli Svizzeri all’estero si sentono in prima linea Svizzeri. Molti di loro, in particolare quelli di seconda, terza e oltre generazione, hanno la doppia cittadinanza per cui possono scegliere in quale paese esercitare il loro diritto politico. Non bisogna certamente costringerli a votare (il voto è un diritto non un obbligo) ma invogliarli, facendo loro conoscere meglio il sistema democratico della Svizzera. Infatti, da alcuni anni, le ambasciate e i consolati svizzeri di tutto il mondo organizzano incontri per i neomaggiorenni svizzeri: ottimo modo per avvicinare e coinvolgere i giovani.
Ma bisogna fare molto di più, coinvolgendo tutti i mezzi di comunicazione, ad esempio la Gazzetta Svizzera, la Revue Suisse, Swissinfo e tutti gli altri media e, soprattutto le ambasciate e i consolati, invitando esplicitamente i residenti all’estero a volersi iscrivere nelle liste elettorali.
Quali sono i temi politici che stanno particolarmente a cuore degli Svizzeri all’estero?
Anzitutto vorremmo sempre essere considerati Svizzeri e non solo in occasione delle votazioni: non ci fanno piacere certe campagne denigratorie con minacce di esclusione dal voto, dal diritto di cittadinanza per coloro che hanno la doppia nazionalità e di altre proposte politiche volte a ridurre o, talvolta, anche a cancellare i nostri diritti politici come proposto da taluni parlamentari.
Certo, uno Svizzero è libero di emigrare, ma non sempre l’emigrazione corrisponde ad agiatezza e con tutte le turbolenze politiche odierne un espatriato non si sente più così sicuro come nella tranquilla, isola felice, Svizzera.
Ciò premesso i nostri temi politici sono:
• Difendere e rappresentare gli interessi degli espatriati svizzeri e ticinesi
• Chiedere una revisione dell’AVS facoltativa che coinvolga tutti i residenti all’estero
• Cercare un accordo con le casse malati che ci permetta di essere assicurati direttamente in Svizzera
• Risolvere con gli istituti finanziari svizzeri i problemi bancari oggi esistenti (chiaramente sempre rispettando tutte le normative fiscali del paese di residenza)
• Introduzione del voto elettronico quanto meno per gli Svizzeri residenti all’estero
• Sostenere e promuovere le scuole svizzere all’estero
In cosa si differenzia - secondo lei e i suoi colleghi di lista – la visione della Svizzera di un residente da quella di uno Svizzero che vive all’estero?
Che dalla differenza nasce il progresso e la crescita. Lo Svizzero all‘estero vive e confronta il suo essere Svizzero (e fiero di esserlo) con la realtà del Paese nel quale vive e da questa diversità nasce la possibilità del suo apporto in una società (quella svizzera) che spesso si chiude in sé stessa in modo acritico. Lo Svizzero all‘estero, per gli Svizzeri in Patria, dovrebbe essere quella voce che offre un angolo di visuale diverso rispetto ad una realtà che dai massmedia è manufatta a un fine piuttosto che a un altro. La realtà non è quella dei TG o dei giornali che hanno sempre un interesse, la realtà è quella che vive la gente comune, e in particolare di quella gente che ha vissuto in paesi diversi dalla Svizzera, molto più aperta all’interculturalità.
Gian Franco Definti
CANDIDATO, LISTA “TICINESI NEL MONDO”