«Voglio vedere le mie montagne!» fu il desiderio espresso da Giovanni Segantini poco prima di morire. Il grande rinnovatore della pittura alpina ci può apparire come un profeta in difesa della natura.
Segantini nacque nel 1858 ad Arco in Trentino, regione all’epoca parte dell’impero austriaco. Orfano da piccolo, passa un’infanzia infelice e drammatica, considerato apolide, senza una vera cittadinanza. Nell’istituto per ragazzi difficili a Milano un educatore si accorge del suo talento artistico. Così Segantini riesce ad iscriversi nel 1875 all’Accademia di Brera, dove conosce Carlo Bugatti, figlio di un noto industriale milanese. La sorella di Carlo, Luigia detta Bice, si innamora del giovane. La coppia ha quattro figli, senza essersi potuta sposare, poiché Segantini non ha documenti. Il supporto di Bice aiuta Giovanni a diventare un grandissimo pittore ottenendo anche importanti riconoscimenti internazionali. La sua arte si propone nel divisionismo (predecessore di puntinismo). Soprattutto il paesaggio montano con la sua luce intensa porta l’artista ad un nuovo linguaggio pittorico. Segantini è molto legato al territorio alpino svizzero, dove trascorre una buona parte della sua esistenza. Dopo una vita difficile, turbolente e costellata di successi come pittore, Giovanni Segantini muore a soli 41 anni.
Foto gentilmente concessa dal Museo Segantini a St. Moritz https://segantini-museum.ch.
L’84° Congresso del Collegamento Svizzero in Italia ci farà scoprire ancora di più sul grande pittore Segantini. Il programma prevede anche interventi di grande attualità sul mondo e sullo stato delle Alpi come potete vedere nella successiva pagina.
Il Circolo Svizzero del Trentino Alto Adige sarà lieto di ospitarvi nella stupenda cittadina di Trento.
Foto: Giovanni Segantini, Mezzogiorno sulle alpi ©Stephan Schenk