Fu uno svizzero a diffondere, dal 1968, la paleoufologia con un bestseller di fama mondiale
Lugano – In questo mese si chiude la celebrazione dei 50 anni dall’uscita del primo bestseller “Gli extraterrestri torneranno”, dello svizzero Erich von Däniken, con eventi svolti durante tutto il 2018 nei quali è stato protagonista di convegni e trasmissioni televisive in tutto il mondo.
È stato tra i precursori in un campo che sta appassionando molti: gli alieni presenti sulla Terra in epoche molto remote. Erich von Däniken, ha basato le proprie teorie sullo studio di testi sacri e di importanti resti archeologici sparsi in tutto il globo.
Negli anni giovanili il giovane svizzero di Zofingen, Erich von Däniken, compì il primo viaggio dei suoi sogni in Egitto per vedere da vicino le suggestive piramidi. Esse rientravano nella sua materia di interesse, l’archeologia misteriosa e la paleoufologia (clipeologia). Mentre la guida spiegava l’origine delle piramidi attenendosi alla versione storica ufficiale, nella mente di Erich qualcosa non quadrava: quelle costruzioni maestose erano state davvero realizzate grazie all’abilità degli uomini così come ci raccontano i libri di scuola e di archeologia? Tante altre domande lo tormentavano, come senz’altro succede alle persone intelligenti di fronte alle cose fuori dall’ordinario che costellano la storia del nostro Pianeta e dell’uomo.
Ma non sono in molti a dedicare tanto tempo a cercare risposte attraverso uno studio indipendente e seguendo le proprie intuizioni. È ciò che invece fece il giovane Erich, che già da ragazzino leggeva testi religiosi antichi. Le risposte che iniziava a trovare si allineavano con teorie già esistenti - ma nell’epoca pre-Internet totalmente sconosciute alla massa - formulate da altri ricercatori sull’ipotetico intreccio tra alieni, religioni e archeologia.
Approfondì talmente la materia che, sebbene impegnato professionalmente in un prestigioso albergo svizzero, riuscì a scrivere un libro destinato a cambiare la visione sulla nostra storia a milioni di persone nel mondo.
Il libro “Gli extraterrestri torneranno” che alcuni editori si rifiutarono di pubblicare, uscì nel 1968 e divenne subito un bestseller negli Usa, in Europa e infine un successo mondiale che perdura fino ad oggi. Däniken divenne immediatamente un eminente esperto del settore “antichi astronauti”. Ha scritto di seguito altri famosi 30 libri, ha partecipato a film, trasmissioni e documentari delle principali stazioni televisive internazionali, come la ABC (USA), la ARD e la TSI in Germania e Svizzera.
Oggi, grazie a chi produce informazione alternativa seria, si possono apprendere nuove interpretazioni di Däniken e di tanti altri studiosi, dei testi sacri come la Bibbia o il Corano, e rileggere su nuove basi non solo la storia umana ma addirittura le possibili origini della razza umana.
In questo settore va per la maggiore il ricercatore indipendente Mauro Biglino, che ha tradotto, prima di essere “licenziato”, diciassette libri del testo masoretico della Bibbia per la cattolica Edizioni San Paolo.
Come già aveva fatto Däniken, Biglino ed altri studiosi (per citarne solo alcuni più conosciuti Zecharia Sitchin, Peter Kolosimo, Mario Pincherle) hanno evinto, dalle opere religiose prodotte in tutti continenti, l’esistenza di esseri alieni e il loro rapporto con gli umani.
Non da ultimo hanno teorizzato la nascita dell’Homo sapiens dall’unione di alieni con donne umane. Queste letture sacre e migliaia di reperti archeologici, secondo tali autori, parlano di ciò che successe in epoche remote quando l’umano non aveva ancora inventato la ruota: sperimentazioni e tecnologie straordinarie impiegate dagli extraterrestri, navi spaziali, armi radioattive, clonazioni, robot umanizzati…
In questo campo, Erich von Däniken è stato il ricercatore più seguito al mondo. Dopo il suo primo clamoroso successo de “Gli extrarerrestri torneranno” (divenuto poi il progetto multimediale Chariots of the Gods), ha scritto oltre una trentina di sucessi editoriali tradotti in 28 lingue, tra cui “Gli occhi della sfinge”, “Le vestigia degli Dei”, La storia si sbaglia”, “Gli Dei erano astronauti”. Da questi libri ne sono derivati diversi film e documentari oltreché il discusso Mistery Park di Interlaken.
Le idee di von Däniken hanno dato il via a seguitissime serie TV, come Ancient Aliens di History Channel. Erich von Däniken vive nel Canton Berna, ma è sempre in viaggio per partecipare a tutte le più importanti conferenze internazionali. Molte persone compiono lunghi spostamenti per assistere alle sue relazioni. Diversi film e documentari si possono vedere comodamente online.
Il campo della “teoria degli antichi astronauti” e dell’archeologia misteriosa, è fermamente avversato della scienza ufficiale e denigrato come fantasie New Age. Tuttavia, non foss’altro che per puro divertimento nello speculare su questa straordinaria materia, osservare oggetti, disegni, monumenti che mostrerebbero l’antica presenza di alieni sulla Terra, non è affatto una perdita di tempo, anzi è sicuramente l’occasione per ampliare la propria cultura, stimolare la curiosità su nuove tematiche, viaggiare nei posti più interessanti. E chi non può permettersi troppi viaggi esotici, può reperire molte informazioni sul web e visitare i luoghi più a portata di mano, dato che reperti e siti misteriosi si trovano ovunque, magari non lontano da casa. Inoltre, non si tratta di “credere a qualsiasi teoria”, ma al contrario, di sviluppare una propria visione sul mondo, di allenare il proprio senso critico e non accettare tutte le “verità”, che siano quelle omologate oppure alternative.
lorefice.annamaria
l’opera di Tommaso Di Cristoforo Fini, detto Masolino da Panicale (datata prima del 1430) che ritrae la Fondazione della Basilica di Santa Maria Maggiore conservata nel Museo di Capodimonte di Napoli: per molti ricercatori e ufologi è difficile credere a una siffatta dislocazione di nuvole sotto quella principale, né che si tratti di neve dato che l’evento descritto si svolse in agosto. Sulla destra: Erich von Däniken
Statuetta di epoca Maya che sembrerebbe vestita con tuta, calzature e casco tipici degli astronauti.
Uno tra gli 800 disegni (lunghi anche 180 metri) che compongono le misteriose Linee di Nazca (dal 300 a.C.) nel Perù meridionale, distinguibili nelle loro forme solo dall’alto: “l’Astronauta” largo circa 30 metri.
Un bassorilievo egiziano di 4000 anni dove sembra ben delineato in alto un elicottero e, più a destra, un disco volante insieme ad altri veicoli.