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Congresso UGS a Venezia con l’acqua alta

    Si è discusso anche di orientamento professionale in Svizzera

    Cari giovani lettori,
    Devo ammettere che ci ho messo tanto tempo per disfare la valigia di Venezia e non so bene perché: magari perché non volevo riporre questo Congresso nell’armadio, o magari per non gettarlo a lavare. Eh sì, perché di acqua ne abbiamo già trovata tanta! Credo che anche tutti voi che avete partecipato conserverete un bel ricordo di questo nostro incontro, un momento ricco sì di divertimento e convivialità, ma anche formazione e spunti di riflessione.

    È stato un congresso decisamente inaspettato, soprattutto poiché l’organizzazione che si era definita non poteva essere messa in atto a causa di un’imponente acqua alta che aveva sommerso la città, e questo ci ha costretti ad organizzare, in solo una notte e un giorno, tre piani alternativi per lo svolgimento delle attività: il congresso si doveva assolutamente fare! Questi tre programmi erano stati stilati in base al grado di pericolosità di Venezia durante il Congresso, spostando man mano sempre più attività verso la terra ferma al fine di svolgere l’incontro in piena sicurezza. Il piano “c”, come “catastrofe”, era l’ultimo, da attuare nel caso in cui il capoluogo veneto si sarebbe presentato assolutamente impraticabile, e così è stato: tutte le attività sono state spostate nella vicina Mestre. Tale riorganizzazione andava realizzata in tempi record (soprattutto se si pensa non solo al tempo necessario a sfornare idee alternative, quanto anche quello di valutare la disponibilità dei vari locali interessati per metterle in pratica) e ciò è stato possibile grazie al supporto in tempo reale del Collegamento Svizzero che con grande prontezza ha messo a disposizione i mezzi necessari per sostenere i piani di riserva, come ad esempio un intero pullman per la gita di sabato pomeriggio lungo le rive del Brenta.

    Mestre, insomma: una città che vive all’ombra della più famosa Venezia e che è conosciuta solo per il porto e la stazione, in realtà ha una storia interessante ed un centro storico molto carino. Abbiamo iniziato a conoscerla il venerdì sera, dove un’aggregazione spontanea di giovani provenienti da tutt’Italia e dalla Svizzera si è data appuntamento al ristorante per iniziare a conoscersi: non si parla di quattro teste quanto piuttosto di quattro tavolate! Ecco il sano spirito giovane svizzero.

    Così facendo, il sabato mattina un bel gruppo corposo già si conosceva ed a loro andavano via via aggiungendosi sempre più ragazzi, così tanti che sembrava non finissero più. L’inizio dei lavori è stato dato da un caloroso benvenuto di Angela, la nostra presidente, della Console Oldelli in rappresentanza dell’Ambasciatore Rita Adam e di tutte le Istituzioni Elvetiche, e di Alberto Fossati per il Collegamento Svizzero, che ci hanno accolto con parole molto incoraggianti e stimolanti su noi giovani, sul nostro brio e sulla fiducia che ripongono in noi come biglietto da visita e futuro delle aggregazioni svizzere in Italia.

    E poi si è incominciato a lavorare, ovvero ad ascoltare attentamente Rita Beltrami, un’ottima relatrice che ha parlato alla nostra numerosissima platea di orientamento professionale in Svizzera, mettendo in luce i vari aspetti del particolare percorso formativo elvetico unico in tutto il mondo, delle varie possibilità che sono offerte e, soprattutto, dei vari strumenti di supporto che la Confederazione ha messo in atto al fine di instradare ogni ragazzo sul suo percorso. Primo tra tutti vi è il sito orientamento.ch, che vi invitiamo a visitare non senza studiarne il funzionamento e il miglior modo di utilizzo proprio riguardando la diretta live del Congresso, che trovate scansionando il QR Code qui accanto. Nondimeno, a termine del Congresso la signora Beltrami ha voluto dare la possibilità di un colloquio privato a tutti i ragazzi che hanno espresso il desiderio di porle domande più personali e specifiche sul proprio percorso formativo e lavorativo: un momento che ci auguriamo possa rivelarsi molto importante per il loro futuro.

    Per quello che ne sappiamo noi, del loro futuro, possiamo intanto dire che nessuno si è perso nel labirinto della Villa Pisani. Partiti con un autobus riservato dal Collegamento tutto per noi, abbiamo ammirato ovunque cadesse il nostro sguardo le famose e bellissime ville del Brenta, fantasticando qua e là sui bei borghi che incontravamo, sui paesini e l’atmosfera magica della zona. Poi il fiato ci è stato tolto dallo splendore della nostra meta: Villa Pisani, un fascinosissimo esempio di architettura del Settecento veneto, un enorme palazzo con molte, molte sale rimaste immutate da allora, e dotato di stalle, vasche con statue, e di un giardino smisurato con tanto di labirinto! Al centro della villa vi è anche un grande salone da ballo, dove abbiamo iniziato a scaldarci per la serata con qualche passo di valzer. E poi tutti in discoteca, o quasi: in effetti la serata si è fatta in ostello, dove i gestori hanno organizzato una vivace festa con tanta musica e tante chiacchere. E tra una parola e l’altra, è scoccata anche qualche scintilla tra i cuori.

    Domenica abbiamo terminato di conoscere Mestre, il suo centro e la sua storia. Grazie ad una gentilissima guida locale siamo saliti su una vecchia torre dell’orologio, che fu porta di ingresso della città antica, e lì abbiamo avuto modo di farci spiegare e di comprendere la difficoltà e la profonda tragedia che ha coinvolto Venezia con questa eccezionale acqua alta.
    Un ultimo pranzo, poi il tempo dei saluti, degli auguri e degli arrivederci, il tempo di mandare le cartoline e di scambiarsi i numeri di telefono, ma soprattutto l’occasione di segnarsi sull’agenda il prossimo Congresso dove ci troverete, dove speriamo di conoscervi sempre più numerosi e dove confidiamo di rinvigorire l’ardente spirito giovane svizzero! E voi dunque, giovani di spirito focoso, non potrete assolutamente mancare il 16 e 17 Maggio al Congresso del Collegamento Svizzero a Firenze: consideratevi già impegnati!

    Luca Bonicalza,
    Membro del comitato di Unione Giovani Svizzeri.