Care lettrici, cari lettori,
sembra proprio che il nostro piccolo universo, quello della grande comunità svizzera in Italia, così come il resto del mondo, si stia riprendendo dopo la pandemia. Abbiamo ricominciato a riunirci tra noi, discutere, partecipare ad importanti eventi culturali o a semplici cenette tra amici organizzate dai Circoli. Certo, il mondo è ancora scosso da eventi tragici, che spesso si sovrappongono l’uno sull’altro. Anche dalla Svizzera ci giungono talvolta notizie non sempre confortanti. Ma noi abbiamo un antidoto. È il nostro modo di essere, il nostro DNA svizzero. Una correttezza innata. Un pragmatismo nell’affrontare le difficoltà quotidiane. Una propensione a mediare ogni situazione di tensione o di conflitto. Questa è la nostra identità culturale e in essa ci riconosciamo e troviamo conforto. Per questo è importante che anche Gazzetta Svizzera continui la sua missione di raccontare il nostro Paese e tramandare i nostri valori. Non dimenticatevi dunque di farci avere il vostro sostegno, sapete quanto sia importante per noi (in questa edizione abbiamo voluto ringraziare i nostri sostenitori, uno ad uno). E venite al Congresso del Collegamento Svizzero che si terrà a metà maggio nella splendida città di Trento. Parleremo del ruolo delle Alpi nel nostro futuro, dei ghiacciai che ci abbandonano, della pittura di Giovanni Segantini.
Un caro saluto a tutti
Andrea Giovanni Pogliani
Presidente Associazione Gazzetta Svizzera