Editoriale Novembre 2020

Care lettrici, cari lettori,

Prontamente per l’inizio della stagione più fresca si è presentata – in Svizzera come nel resto del continente – la seconda ondata della pandemia di coronavirus. E con essa una serie di domande che si differenziano da quelle di questa primavera. Quanto durerà (l’estate non è alle porte come lo fu in maggio), vi sarà nuovamente un confinamento totale, come farà l’economia a sollevarsi? Queste incertezze stanno accomunando tutte le nazioni ma ogni governo – a livello svizzero ogni cantone – prova a trovare contromisure diverse. Contrariamente alla prima ondata, il Governo svizzero non ha finora sospeso le attività di democrazia diretta, che la fanno da padrone nelle prime pagine di questa edizione di Gazzetta. Voltandoci indietro riassumiamo le decisioni del popolo elvetico di fine settembre mentre guardando avanti, due temi che saranno posti in votazione a novembre, stanno animando il dibattito politico. Ma c’è di più: la Svizzera più veloce del momento ha concesso un’intervista esclusiva a Gazzetta mentre, per anticipare le temperature invernali, con i colleghi della Revue Suisse ci spingiamo nelle zone più fredde della nazione, a La Brévine. Buona lettura.

Angelo Geninazzi
Redattore