Un modello transfrontaliero di cura e inclusione
Lo scorso 3 maggio, grazie alla collaborazione di Swiss Chamber, Camera di commercio svizzera in Italia, e al sostegno di Società Svizzera, è stato possibile presentare all’interno dello Spazio eventi del Centro svizzero di Milano in via Palestro, il progetto AUTISMO- un modello transfrontaliero di cura e inclusione che si colloca all’interno del programma Interreg Italia-Svizzera.
Il programma Interreg ha permesso la realizzazione di una speciale collaborazione tra centri di competenza nell’autismo italiani e svizzeri (Fondazione Bellora, ASST della Valle Olona, SUPSI e Fondazione ARES), grazie alla quale tecnici qualificati, appartenenti ai due territori, lavorano fianco a fianco per sviluppare un modello innovativo di cura dei bambini con disturbi dello spettro autistico e di sostegno alle loro famiglie.
Il progetto AUTISMO, interamente finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale dell’Unione Europea insieme a risorse del Cantone Ticino, si pone un obiettivo sfidante e complesso: rispondere ad un’emergenza sanitaria (l’aumento repentino e costante dei bambini con autismo) che genera un importante bisogno sociale di interventi qualificati, non sempre disponibili. Una discrepanza, quella tra domanda e offerta di cure, che lascia numerose famiglie sole e sommerse da difficoltà e incide in modo negativo sulla qualità di vita di moltissimi bambini, collocandoli ai margini della società.
Il progetto AUTISMO opera su quattro diverse direttrici: la creazione di una partnership virtuosa fra settore pubblico e privato, finalizzata a promuovere il benessere sociale e la formazione di una comunità più inclusiva; la creazione di centri di competenze specialistiche territoriali in grado di dare risposte concrete e immediate alle famiglie; l’applicazione di approcci terapeutici innovativi, tempestivi e interdisciplinari nelle attività di diagnosi, cura e prevenzione dell’autismo, con un focus importante sulla formazione specialistica di operatori qualificati; la realizzazione di strutture all’avanguardia, in grado di accogliere e curare persone con autismo dalla prima infanzia fino all’età adulta.
All’evento di presentazione, moderato dallo scrittore e giornalista Enrico Dal Buono, sono intervenuti diversi relatori che hanno messo in luce il grande valore del progetto Autismo: Enrico Colombo di Fondazione Bellora - Gallarate, Claudio Cattaneo di Fondazione ARES - Canton Ticino, Luisa Lovisolo di Futura Europa - Milano, Paolo Moderato di IESCUM ABA - Milano, Mariarosa Ferrario di ASST Valle Olona - distretto di Gallarate.
In particolare, Fabio Bocchiola, Presidente della Swiss Chamber, ha parlato dell’importanza della partnership fra pubblico e privato nel sostenere le persone fragili ma anche nel finanziare progetti specifici di inserimento lavorativo remunerato, così da permettere ai giovani con autismo di raggiungere forme crescenti di indipendenza e pienezza di vita. Ha citato in merito “Locanda alla mano”, un progetto di integrazione lavorativa nato nel 2013 per aiutare giovani speciali a superare le proprie difficoltà e a entrare nel mondo del lavoro con entusiasmo e autonomia.
Alessandra Locatelli, assessore alla famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità, ha ribadito l’impegno di Regione Lombardia nel sostenere le azioni che promuovono l’inclusione sociale, mentre Michele Mainardi, presidente della Commissione cantonale autismo del cantone Ticino, ha ricordato la particolare efficacia di questo progetto nel formare gli operatori ticinesi sulle più evolute metodologie di approccio all’autismo, come le tecniche di comportamento ABA - Applied Behavioral Analysis.
Vanna Barca, direttrice di Fondazione Bellora e l’architetto Armando De Falco, hanno presentato nel dettaglio il centro terraLUNA, un complesso di oltre 5’000 mq totali, in costruzione a Gallarate, che a breve diventerà un centro di competenza transfrontaliero in grado di accogliere le persone con autismo dalla prima infanzia fino all’età adulta e al “dopo di noi”. Al termine dei lavori, il centro si svilupperà su 5 piani e ospiterà, oltre a 17 stanze di cura per la terapia in presenza, anche sale per la formazione e per eventi, un centro cottura, un bar ed un ristorante/pizzeria aperti alla città e gestiti in collaborazione con i ragazzi autistici, aree verdi, piscina e palestra, laboratori e aree ludiche, un polo culturale, aree di co-working e 13 alloggi in co-housing che ospiteranno giovani autistici inseriti in percorsi di accompagnamento all’autonomia.
L’intervento conclusivo di Alberto Candiani, presidente di Candiani SPA, è stato il racconto emozionato ed emozionante del padre di un figlio con autismo che ha trovato nel centro terraLUNA un modello di eccellenza candidato a diventare un punto di riferimento a livello europeo nella cura dell’autismo a 360°. Ma è stato anche il racconto di un imprenditore che ha trovato in questo progetto un terreno fertile nel quale investire per sviluppare la responsabilità sociale dell’impresa.
Il progetto AUTISMO, infatti, è aperto alla collaborazione con imprese del territorio interessate ad investire nel sociale in una logica di concretezza, per fare la differenza nella vita di molti bambini e di molte famiglie, alimentando il benessere dell’intera comunità nel lungo periodo.
L’insieme di tante competenze e significative esperienze ha favorito l’avvio di ulteriori spazi di confronto per lo sviluppo di virtuose future collaborazioni.
Un ringraziamento ad Alberto Fossati, rappresentante molto attivo nella comunità svizzera a Milano per aver messo in rete questa bella esperienza transfrontaliera che vede Svizzera e Italia vicine nella ricerca di sinergie in aiuto al problema dell’autismo.
Per info e contatti: www.autismobellora.org
Il progetto transfrontaliero è stato curato a livello amministrativo e di coordinamento dalla società Futura Europa di Milano: www.futuraeuropa.it