Care lettrici, cari lettori,
mancano pochi giorni al primo Congresso del Collegamento degli Svizzeri in Italia dell’era post-covid. A Firenze, dopo due tentativi andati a vuoto, per la comunità elvetica in Italia è tempo di ritrovarsi e ridare vigore e motivazione alle proprie attività, a partire da quelle nei circoli. L’accattivante programma saprà sicuramente fornire nuovi spunti, così come il contatto personale tra i partecipanti che manca ormai dal Congresso di Palermo del 2019. Lo stesso fine settimana la Svizzera voterà su diversi temi, tra cui la donazione di organi (la Gazzetta ne ha riferito nell’edizione di aprile), mentre in questo numero proponiamo un interessante approfondimento sulle relazioni tra la Svizzera e la Cina, sia dal punto di vista economico che politico. Negli ultimi decenni, i contatti tra la repubblica cinese e la nostra piccola nazione hanno intercalato momenti distesi ad altri di tensione, come sulle montagne russe. Qualcuno ha detto Russia? Proprio sul conflitto russo-ucraino in corso la classe politica elvetica sta – una volta ancora – dibattendo sul proprio concetto di neutralità. Ne ha palato anche l’Ambasciatrice Svizzera a Roma in un intervento a TG2 Post, di cui Andrea Giovanni Pogliani riporta a pagina 5. In attesa di incontrarci nella Città di Dante per il Congresso, la redazione augura a tutti una buona lettura.
Angelo Geninazzi
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