Viaggiate all’estero? Ricevete la vostra pensione… al sole? Il vostro giro del mondo vi porta in luoghi isolati? Il Dipartimento federale degli affari esteri è disponibile per sostenervi in caso di problemi; sempre che abbiate fatto tutto ciò che è ragionevolmente lecito attendersi per premunirvi.
Tra i compiti attribuiti al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) gioca un ruolo importante il sostegno fornito ai cittadini svizzeri che viaggiano o risiedono all’estero. Considerando i quasi 800’000 Svizzeri all’estero o i milioni di viaggi effettuati annualmente al di fuori delle nostre frontiere, è evidente che le nostre rappresentanze consolari sono quotidianamente impegnate per fornire un sostegno ai nostri concittadini. Questo impegno riveste una dimensione amministrativa, al pari di un’amministrazione comunale, ma concerne anche il sostegno legato a difficoltà o situazioni che richiedono una protezione particolare.
Ma attenzione, questo sostegno non è assoluto e beneficiarne non è un diritto: ecco una piccola ricapitolazione dei principi di responsabilità individuale e di sussidiarietà in ambito consolare. Il principio ancorato nella Costituzione federale che dice che «ognuno assume le proprie responsabilità» trova la sua origine nelle disposizioni relative al lavoro consolare. Di fatto, «chiunque prepara e svolge un soggiorno all’estero oppure esercita un’attività all’estero ne risponde in prima persona»; ciò significa che un comportamento superficiale o temerario nonché la mancanza di preparazione adeguata limitano l’accesso alle prestazioni o alla protezione. Secondo il principio di sussidiarietà, che si riferisce anche alle questioni di protezione consolare, un’azione del DFAE è prevista unicamente se una persona non trova il sistema per aiutare sé stessa. Occorre però sottolineare che non esiste alcun diritto.
Spetta dunque ad ogni cittadino svizzero all’estero fare il necessario per evitare di ritrovarsi in una situazione difficile e, se ciò dovesse essere il caso, cercare soluzioni in maniera autonoma. Ognuno dispone comunque di numerosi strumenti messi a disposizione dal DFAE.
Per i (futuri) Svizzeri all’estero, il primo passo è quello di annunciarsi presso la competente rappresentanza. Questo annuncio assicura l’iscrizione al registro degli Svizzeri all’estero e l’accesso alle prestazioni consolari. Che si sia già sul posto o in fase di preparazione del viaggio, occorre riferirsi alle numerose informazioni e ai consigli pubblicati sul sito internet del DFAE. Queste informazioni, consultabili direttamente sulla homepage del DFAE (rubrica Vivere e lavorare all’estero > Preparazione di un soggiorno all’estero, emigrazione e migrazione di ritorno) concernono le diverse fasi di un’emigrazione o di un ritorno in Svizzera e forniscono numerosi consigli utili.
Per quanto concerne i viaggiatori, essi devono consultare i consigli ai viaggiatori nonché registrare i loro viaggi sul sistema Travel Admin, attraverso l’applicazione mobile o online, e rispettare le raccomandazioni così ricevute. L’applicazione Travel Admin contiene infatti numerose informazioni utili per preparare i viaggi, sotto forma di checklist, completate dal sito internet del DFAE (rubrica Consigli ai viaggiatori & rappresentanze).
Se necessario, e se questi principi di responsabilità individuale e di sussidiarietà vengono ben rispettati, il DFAE potrà offrire il proprio sostegno, in maniera individuale o perfino collettiva, come ha dimostrato l’importante azione di rimpatrio della primavera 2020, nell’ambito della crisi Covid-19.
1 ) Art. 6 - Costituzione federale della Confederazione svizzera
2 ) Art. 5 – Legge federale sugli Svizzeri all’estero
Spetta a voi fare il necessario per evitare problemi, poiché ogni persona assume le proprie responsabilità. Foto Chunip Wong, iStock
Il DFAE è presente per voi!
Il DFAE vi fornisce consigli e assistenza 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 attraverso la “helpline DFAE”, che funge da sportello unico per tutte le vostre domande sui servizi consolari. Esso vi fornisce i servizi consolari più disparati attraverso la propria rete internazionale di rappresentanze, che è in contatto con la Comunità degli Svizzeri all’estero e favorisce gli scambi reciproci. Esso pubblica informazioni importanti come i consigli ai viaggiatori attraverso i canali di comunicazione usuali e l’applicazione Travel Admin. In casi urgenti, il DFAE può inoltre fornirvi una protezione consolare.
Risolvere delle difficoltà con i propri mezzi
Secondo la legge sugli Svizzeri all’estero, la Confederazione può sostenere delle persone fisiche e giuridiche che non sono in grado o che non possono ragionevolmente essere tenute ad assumere, da sole o con l’aiuto di terzi, la difesa dei loro interessi. La Confederazione attende dunque che chiunque prepara e svolge un soggiorno all’estero oppure esercita un’attività all’estero ne risponde in prima persona, si informi, adotti un comportamento adeguato per evitare rischi conformemente alla legge e tenti di risolvere le difficoltà che gli si presentano con i propri mezzi o con l’aiuto di terzi.
Quando la Confederazione non interviene
Anche se i cittadini assumono le loro responsabilità individuali e se il principio di sussidiarietà è rispettato, la legge sugli Svizzeri all’estero non prevede alcun diritto alla protezione consolare. Così, la Confederazione può rifiutare o limitare una prestazione di aiuto, in particolare nel caso in cui questo aiuto potrebbe essere dannoso ai suoi interessi esteri, o se altre persone sarebbero messe in pericolo a seguito di questo aiuto o se la persona interessata ha dato prova di negligenza o in passato ha abusato delle prestazioni di sostegno. Sono però riservati i casi in cui la vita o l’integrità fisica della persona sono in pericolo.
Il principio della responsabilità individuale
Prudenza: la legge sugli Svizzeri all’estero si fonda sul principio fondamentale della responsabilità individuale, che si trova anche nella Costituzione federale. Così, ogni persona che prepara e svolge un soggiorno all’estero o che svolge un’attività all’estero deve farlo sotto la propria responsabilità. Ciò non significa che la Confederazione abbandona i suoi concittadini che si trovano in una situazione di emergenza all’estero. Ma il suo aiuto è solo sussidiario ed entra in considerazione solo se questi ultimi hanno esaurito tutti i mezzi a loro disposizione per uscirne.
Aiuto sociale e protezione consolare
A determinate condizioni, la Confederazione può proteggere gli Svizzeri all’estero che rischiano di finire nella miseria e fornire loro un aiuto sociale. Essa può inoltre concedere ai cittadini svizzeri una protezione consolare all’estero. L’aiuto sociale e la protezione consolare rispondono però al principio di sussidiarietà: la Confederazione fornisce aiuto solo quando le persone interessate non possono sopperire ai loro fabbisogni con i propri mezzi o con un aiuto da fonte privata o statale, o che non possono ragionevolmente essere tenuti a difendere i loro interessi da soli o con l’aiuto di terzi.
I servizi consolari hanno un costo
Le persone che hanno fatto ricorso ad un servizio consolare devono rimborsare le spese causate alla Confederazione e versare eventuali tasse. Esse devono inoltre rimborsare le spese generate quando la Confederazione ha fornito la prestazione senza richiesta da parte loro ma secondo la loro volontà presunta e nel loro interesse. Le tasse o un rimborso possono essere condonati parzialmente o totalmente se la persona assoggettata è indigente o per altri motivi importanti. In questo caso, la Confederazione deve comunque assicurarsi che la persona in questione non abbia dato prova di negligenza.