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Intervista ad Alessandra Modenese Kauffmann

    Segretario generale e Direttore Swiss Chamber, Camera di Commercio Svizzera in Italia

    1. Ciao Alessandra, potresti raccontarci il tuo percorso professionale?

    «Ho iniziato il mio percorso professionale durante gli studi universitari, lavorando nelle grandi fiere internazionali. Successivamente, mi sono inserita nel sistema camerale milanese, lavorando su progetti dell’Unione Europea e specializzandomi in internazionalizzazione delle imprese, strategie di marketing e comunicazione, e strumenti finanziari per la cooperazione industriale. Sono iscritta all’Ordine Nazionale dei Giornalisti di Milano e ho ottenuto il Professional Assessment di Von Wattenwyl & Partner AG per la promozione economica estera della Confederazione Svizzera.

    Dalla fine degli anni ’90 collaboro con Swiss Chamber, e tra le attività più rilevanti ci sono l’apertura del centro congressi Spazio Eventi per la clientela internazionale e la creazione dello Swiss Corner, uno spazio espositivo di grande successo in Piazza Cavour. Abbiamo inoltre introdotto nuovi servizi, come le ADR (Alternative Dispute Resolution) e il Third Party Funding, arricchiti dalla creazione di un Centro Studi dedicato

    1. Come spiegheresti le Camere di Commercio bilaterali, specialmente la Swiss Chamber ai giovani?

    «Il sistema delle Camere estere ed italo-estere in Italia è riconosciuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e ogni Camera opera con il riconoscimento del proprio Paese, anche se non tutte godono di supporti finanziari, noi ad esempio, che facciamo riferimento al sistema camerale svizzero, di tipo privato.

    Ogni Camera, a seconda del mandato, delle caratteristiche della propria compagine associativa e delle proprie dimensioni, sviluppa le attività di supporto alle imprese in maniera distinta.

    La nostra Camera da quasi un secolo è impegnata con successo nel favorire lo sviluppo e la crescita delle relazioni commerciali, industriali ed economiche tra i due Paesi, con particolare attenzione alle opportunità per la piccola e media impresa. Ad oggi, tra imprese svizzere e italiane, l'associazione conta circa 400 soci, e la sua autorevolezza è ulteriormente garantita dalla presenza nel suo Advisory Board delle principali realtà svizzere, leader globali nei loro settori.»

    1. Quali sono le attività che caratterizzano la vostra Camera?

    «Swiss Chamber, oltre alle attività di networking, comunicazione e rappresentatività delle imprese associate, mette a disposizione delle imprese un prezioso e competente portfolio di servizi: dal marketing integrato alla comunicazione, dalla consulenza fiscale a quella legale, fino al recupero di informazioni su ditte e persone in Italia e Svizzera, visure camerali, fiscali e recupero crediti. Di particolare significato l’Arbitrato e la Mediazione. La Camera realizza anche un ricco calendario di eventi su temi di particolare interesse italo-svizzero in ambito economico, anche per promuovere le occasioni di business networking, alla presenza di personalità di spicco. Gestisce il centro congressi Spazio Eventi e ha realizzato e gestisce come dicevo il nuovo spazio espositivo ed eventi SWISS CORNER.

    Swiss Chamber inoltre pubblica la rivista ufficiale dell'associazione LA SVIZZERA, l'unico magazine cartaceo che promuove l'economia svizzera in Italia, forte della collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione dell’Università IULM e di prestigiose firme giornalistiche e professionisti affermati. LA SVIZZERA si può sfogliare e scaricare gratuitamente in formato pdf all'indirizzo www.swisschamber.it.»

    1. Swiss Chamber gestisce lo Spazio Eventi e l’innovativo Swiss Corner. Quali tipi di eventi ospitano?

    «Swiss Chamber ha aperto il Centro Svizzero alla business community internazionale a fine anni ’90 e oggi le principali agenzie e aziende milanesi e internazionali organizzano qui i propri eventi, con il nostro supporto. Dai convegni sui principali temi di attualità, ai seminari settoriali, dalle conferenze stampa alle esposizioni e anche cene di gala.

    Swiss Chamber oggi dedica particolare attenzione ai temi legati all’innovazione e alle start-up, alla digitalizzazione, ai temi legati alla sostenibilità, alla parità di genere e all’inclusione.

    Swiss Corner è invece uno spazio di comunicazione e di grande visibilità dal design svizzero realizzato dell’architetto Valentin Bearth, che ospita eventi dedicati alla miglior promozione dell’immagine della Svizzera e delle sue imprese e dei suoi valori, ma anche grandi campagne di comunicazione di brand internazionali che condividono con la Svizzera i valori dell’innovazione e della qualità e dell’eccellenza (www.swisscornermilano.com).»

    1. Com’erano e come sono cambiate le relazioni tra Svizzera e Italia durante e post Pandemia?

    «Swiss Chamber, pur non potendo operare in sede per la chiusura degli spazi e il blocco degli eventi in presenza, è sempre rimasta attiva a supporto degli associati e delle aziende. Abbiamo accelerato il processo di digitalizzazione e organizzato numerosi webinar su tematiche di grande interesse. È stato un momento di straordinaria difficoltà, anche economica con il blocco dei flussi finanziari, che abbiamo superato grazie alla flessibilità, all’attitudine al cambiamento, alla progettualità e alla squadra unita.

    Abbiamo posto grande attenzione alla fidelizzazione dei clienti e ciò ha agevolato una pronta ripresa delle attività in presenza.»

    1. Qual è il rapporto tra i giovani e la Swiss Chamber? Avete collaborazioni con Atenei?

    «Con gli atenei abbiamo sviluppato un programma per lo sviluppo delle sinergie e per avvicinare il mondo dell’impresa alle principali accademie italiane e svizzere. Con l’Università IULM di Milano in particolare abbiamo realizzato un ciclo di 5 lezioni allo Swiss Corner su temi di grande attualità dal neuro-marketing alla comunicazione aziendale e sostenibilità. Con la direzione di Comunicazione e sostenibilità di IULM stiamo inoltre collaborando alla realizzazione del nuovo magazine camerale La Svizzera, con contributi di altissimo livello.»

    1. Alcuni dei vostri webinar ed eventi sono focalizzati sull’innovazione e sul mondo giovanile. Ce ne puoi parlare?

    «Negli ultimi anni, il mondo delle startup ha visto cambiamenti significativi a livello globale.

    Il numero di startup è aumentato in molte regioni, con una diversificazione nei settori di applicazione. Ad esempio, le startup nel settore delle tecnologie verdi e dell’intelligenza artificiale hanno visto una crescita notevole.

    Le startup stanno puntando su tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale generativa e le tecnologie sostenibili. Questi settori hanno visto un aumento significativo dei finanziamenti.

    Il mercato delle startup in Svizzera è in piena espansione e si concentra su diversi settori chiave: tecnologie biomediche e life sciences con un forte legame con il mondo accademico e scientifico, intelligenza artificiale e fintech, ed infine sostenibilità come pannelli solari e metodi innovativi di riciclaggio.

    L’aumento del 4,3% del numero di startup indica un ecosistema dinamico e in crescita, con un forte focus su innovazione e sostenibilità.»

    1. So che aderite allo Junior Chamber Club. Perché sono così importanti queste realtà di networking?

    «La nostra adesione allo Junior Chamber Club delle Camere di Commercio estere in Italia è importante per offrire ai giovani un'opportunità unica per entrare in contatto con persone che condividono obiettivi, esperienze e ambizioni simili. Ciò favorisce anche lo scambio di idee, conoscenze e competenze e aiuta ad acquisire una visione più ampia del proprio settore, comprendere meglio le dinamiche del mercato del lavoro e accedere a opportunità professionali che potrebbero non essere immediatamente visibili. Inoltre, partecipare a questi forum significa poter discutere con professionisti già affermati, ricevere consigli preziosi e trarre ispirazione dalle loro esperienze.»

    1. Quali sono i vostri prossimi obiettivi e appuntamenti?

    «Riprendo le parole del nostro presidente Fabio Bocchiola, che è AD di Repower Italia. La sfida per Swiss Chamber è rimanere uno degli hub più interessanti per un mercato in continua evoluzione come quello milanese.

    Gli obiettivi quindi più che nei contenuti saranno nelle modalità.

    Il fatto di avere avviato una forte collaborazione con l’Università IULM per quanto riguarda tutta l’architettura della comunicazione ha fatto fare un notevole salto in avanti.

    Il potenziale di Swiss Chamber è anche legato ai suoi preziosi spazi in centro a Milano. Sala Meili e Swiss Corner rimangono al centro della scena look and style di una Milano vocata ad un business d’élite.»

    1. Quali consigli ti sentiresti di dare alla nuova generazione che si vuole affacciare al mondo delle Camere di Commercio straniere?

    «Più che consigli, mi sento di evidenziare alcune caratteristiche. Alla base vi è la conoscenza delle lingue: padroneggiare almeno una lingua straniera è essenziale. L'inglese è fondamentale, ma conoscere altre lingue come il cinese, lo spagnolo o il tedesco può offrire un vantaggio competitivo.

    Poi la preparazione accademica in ambiti come economia, commercio internazionale, relazioni internazionali o giurisprudenza può essere molto utile per comprendere le dinamiche di queste organizzazioni e sviluppare attività di interesse e sempre rispondenti ai bisogni delle imprese.

    Consiglierei di cercare tirocini o opportunità di volontariato presso Camere di commercio, aziende o istituzioni che si occupano di commercio internazionale per acquisire un'esperienza preziosa e aiutare a costruire una rete di contatti.

    E parlando di rete, la capacità di networking è una dote importante, in un mondo fortemente basato sulle relazioni. Saper coltivare e mantenere relazioni professionali è cruciale per avere successo.

    Non può mancare la conoscenza del paese ospitante e del paese d’origine. È importante conoscere bene la cultura, la legislazione e le dinamiche economiche del paese in cui si opera, ma anche quello che si promuove e si rappresenta. Questo ti aiuterà a favorire le opportunità di business.

    Più in generale delle doti fondamentali per avere successo nel mondo del lavoro sono a mio avviso l’apertura al cambiamento. Il mondo è in continua evoluzione. Essere flessibili e pronti a imparare nuove tecniche e adattarsi a cambiamenti di mercato è fondamentale.

    Oggi non possono mancare le competenze digitali. La digitalizzazione è un aspetto cruciale a maggior ragione nel commercio internazionale. Familiarità con strumenti di comunicazione online, piattaforme di e-commerce e analisi di mercato può facilitare l'ingresso in questo mondo.

    E infine la sensibilità e la cultura della sostenibilità e responsabilità sociale. Sono valori sempre più importante nel commercio globale. Avere una mentalità attenta alla responsabilità sociale d'impresa può essere un grande vantaggio.»

    Nicola Magni

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