Il solo mezzo per garantire a tutti gli Svizzeri all’estero di poter votare
Il Consiglio degli Svizzeri all’estero reagisce alla critica crescente a proposito del voto elettronico e lancia una petizione. Secondo il CSE, il voto elettronico sarebbe il solo mezzo per garantire all’insieme degli Svizzeri che vivono all’estero la possibilità di esercitare i loro diritti civici.
172’100 Svizzeri che vivono all’estero sono iscritti nei cataloghi elettorali e partecipano così alle elezioni e al voto in Svizzera. Spesso però resta una pia speranza quella di poter esprimere i propri diritti: nella misura in cui il materiale di voto giunge spesso in ritardo, gli elettori che vivono fuori dalla loro patria, sono impossibilitati a partecipare alle elezioni.
Gli Svizzeri che vivono all’estero non vogliono più lasciar fare. In occasione della seduta del CSE che si è svolta il 10 agosto 2018 a Visp, i delegati del mondo intero hanno deciso di lanciare la petizione online proposta dall’OSE che chiede di far rapidamente del voto elettronico un canale di voto ordinario.
Parecchi delegati hanno sottolineato che il voto elettronico sarebbe il solo mezzo per garantire agli Svizzeri che vivono all’estero il diritto di poter esercitare i loro diritti civici.
La petizione indirizzata al Consiglio federale e all’Assemblea federale chiede espressamente di concedere entro il 2021 il voto elettronico a tutti gli Svizzeri che vivono all’estero.
Allo scopo di dare un peso maggiore a questa richiesta, l’OSE vorrebbe raccogliere 10’000 firme.
La data limite della raccolta online delle firme è il 28 novembre 2018.
Non appena superato il termine – il 30 novembre 2018 – il risultato della petizione sarà inoltrato alla Cancelleria federale.
www.evoting 2021.ch
(AC)