Contribuite al suo futuro Cari lettori, questa edizione di Gazzetta Svizzera viene recapitata anche a coloro che hanno scelto la modalità di lettura online. Il motivo sta nell’opportunità di rammentarvi che il vostro contributo economico è fondamentale per proseguire e migliorare le nostre attività. Gazzetta Svizzera è l’unico periodico pubblicato in lingua italiana che vi […]

rubrica legale

Difficoltà burocratiche per lo Stato Civile e riconoscimento di sentenze Buongiorno, gentile avvocato, innanzitutto mi presento, sono R.C., figlio di madre svizzera con doppia cittadinanza italiana e svizzera. Ho il passaporto svizzero e il diritto di voto, da molti anni, e sono sposato con F.M., anche lei doppia cittadinanza italiana/svizzera, con passaporto svizzero, cittadinanza acquisita

L’adozione internazionale di persona maggiorenneLeggi di più >

Il pre-Camilleri vissuto a Lugano che iniziò il filone giallo provinciale molto prima di “Montalbano” Lugano – Oggi, gli amici di Franco Enna, compresa la scrivente, avrebbero tante domande da porgere al grande scrittore e uomo, ormai deceduto e dimenticato da molti anni. Dimenticato, comunque, anche prima della sua dipartita avvenuta nel 1990 a Lugano,

Mea culpa per Franco Enna, ora si torna a leggere i suoi gialliLeggi di più >

Circolo Svizzero di Genova – Lo ricorda un libro di Fabrizio Calzìa Mercoledì 5 settembre alle ore 18.00 presso il Circolo di Genova, l’autore ed editore Fabrizio Calzìa ha presentato il libro “8 maggio 1898 IL PRIMO SCUDETTO – IL MITO DEL FOOT-BALL” (di Fabrizio Calzìa e Loris Davide Fiore – Galata Edizioni) ed insieme

Il ruolo importante degli Svizzeri nel lancio dello sport del calcio in ItaliaLeggi di più >

In votazione il 25 novembre una legge severa contro gli abusi nelle assicurazioni sociali Il 25 novembre il popolo svizzero sarà chiamato a votare una legge severa concernente gli abusi in materia di assicurazioni sociali. Un piccolo gruppo di cittadini ha lanciato un referendum contro l’impiego di detective sociali da parte delle compagnie di assicurazioni.

Le camere da letto sorvegliate dagli ispettori delle assicurazioni?Leggi di più >

Dalla scelta del percorso di formazione fino al finanziamento Educationsuisse consiglia le giovani e i giovani svizzeri all’estero su questioni di formazione, a cominciare dalla scelta del percorso di formazione fino al suo finanziamento. Le collaboratrici di educationsuisse consigliano i giovani svizzeri all’estero, nonché gli allievi di una scuola svizzera all’estero, che desiderano seguire una

I consigli e gli aiuti per una formazione in SvizzeraLeggi di più >

Il solo mezzo per garantire a tutti gli Svizzeri all’estero di poter votare Il Consiglio degli Svizzeri all’estero reagisce alla critica crescente a proposito del voto elettronico e lancia una petizione. Secondo il CSE, il voto elettronico sarebbe il solo mezzo per garantire all’insieme degli Svizzeri che vivono all’estero la possibilità di esercitare i loro

L’obiettivo entro il 2021: il voto elettronico per tuttiLeggi di più >

Il CSE sostiene l’idea di un luogo della memoria delle vittime svizzere dell’Olocausto Il Consiglio degli Svizzeri all’estero (CSE) sostiene massicciamente l’idea di un luogo della memoria destinato a onorare le vittime svizzere dell’Olocausto. Oltre 200 Svizzeri sono morti durante la Seconda Guerra mondiale nei campi di concentramento eretti dai nazisti. Essi sono stati sterminati

Per non dimenticare le vittime svizzere del nazionalsocialismoLeggi di più >

Il tema del Congresso 2018 degli Svizzeri all’estero a Visp Il tema dell’Europa ha lasciato una traccia nel Congresso degli Svizzeri all’estero del 2018. Un’occasione per fare un bilancio dei rapporti bilaterali. Gysin: “Nessuna delle due soluzioni è praticabile, poiché la Svizzera è un paese dell’Europa come ogni altro paese europeo”. Roberto Balzaretti, segretario di

La Svizzera senza l’Europa, l’Europa senza la SvizzeraLeggi di più >

Dal 1º luglio 2018 sono state modificate le regole per la disoccupazione Le persone che sono tornate in patria dopo un soggiorno in un paese fuori dall’UE/AELS potevano pretendere indennità di disoccupazione in Svizzera, nella misura in cui avevano lavorato 12 mesi negli ultimi 24 mesi, indipendentemente dal paese dove avevano esercitato la loro attività.

Essere disoccupato al ritorno in patria dopo un soggiorno in uno Stato terzoLeggi di più >