«You never actually own a Patek Philippe. You merely look after it for the next generation.» Nel 1996 queste efficaci parole resero la Generations campaign di Patek Philippe famosa in tutto il mondo. Uno slogan talmente azzeccato da portare l’azienda a riproporre l’iconica campagna pubblicitaria nel 2016, in occasione del suo ventesimo anniversario. A rendere la scelta vincente è la presenza dell’essenza del brand all’interno della pubblicità stessa. Avere un Patek non significa possedere “solamente” un orologio di lusso, ma un vero e proprio cimelio capace di tramandare valori di padre in figlio. Ma qual è la storia che ha reso la società ginevrina produttrice di orologi dall’intramontabile eleganza tra le più antiche e prestigiose al mondo?
La nascita
Il 1° maggio 1839 l’orologiaio di origine polacca Antoni Norbert Patek e Franciszek Czapek fondano a Ginevra la Patek – Czapek. Tuttavia, il sodalizio tra i due soci durò solamente fino al 1845, quando a causa di disaccordi la società venne sciolta, fondando rispettivamente la Patek & Co e la Czapek & Co. Decisivo fu l’incontro di Patek con il francese Adrien Philippe, il quale nel 1844 vinse la medaglia di bronzo all’Esposizione Nazionale dei prodotti industriali di Parigi per aver brevettato un meccanismo per orologi che permetteva di caricarli e regolarli mediante una corona anziché una chiave.
Il giovane e promettente Philippe ottenne così il ruolo di direttore tecnico della Patek & Co, per poi diventare socio insieme ad Antoni Patek, dando così vita nel 1851 alla Patek Philippe & Co. La loro collaborazione venne strutturata dividendosi i ruoli: Patek girava il mondo occupandosi delle vendite, mentre Philippe gestiva la produzione degli orologi a Ginevra.
Il debutto alla Grande Esposizione di Londra nel 1851 fu decisivo per il decollo della neo-società. In questa occasione venne presentato l’innovativo orologio a sistema di carica e regolazione senza chiave ai numerosi visitatori, tra cui la Regina Vittoria stessa.
Il 1868 si rivela essere un anno determinante per il consolidamento della Maison nella storia dell’orologeria. Patek Philippe, infatti, realizza il primo orologio da polso per la nobildonna ungherese, la Contessa Koscowicz. Per quanto riguarda il primo orologio con calendario perpetuo, si dovrà aspettare il 1925.
Negli anni successivi la Maison darà vita a idee innovative che rivoluzioneranno il mondo dell’orologeria dell’epoca. Prima viene rilasciato il brevetto per il meccanismo di calendario perpetuo per orologi da tasca, e successivamente il 1902 è l’anno del brevetto del primo doppio cronografo. Nel 1910 Patek Philippe realizza l’orologio da tasca “Duca di Regla” con suoneria di Westminster. Sei anni dopo Patek Philippe presenta il primo orologio da polso da Donna complicato, con ripetizione a cinque minuti. La consegna del primo cronografo da polso à rattrapante, avviene nel 1923.
La storia moderna del marchio
In un periodo di profonda crisi economica globale a seguito del “Crollo di Wall Street” del 1929, i fratelli Jean e Charles Henri Stern acquisiscono la Patek Philippe, dando così il via alla moderna storia della Maison. I due fratelli non erano estranei al campo dell’orologeria, in quanto possedevano un’azienda produttrice esclusiva di quadranti per la Patek Philippe stessa.
Nel 1932, stesso anno dell'acquisizione da parte dei fratelli Stern, viene lanciata quella che sarà una vera e propria icona di casa Patek Philippe: il Calatrava. A rendere unico questo orologio, che porta il nome di un ordine cavalleresco, è il quadrante semplice ma allo stesso tempo elegante, con numeri romani. Nel 1941 si avvia ufficialmente la produzione regolare di orologi da polso con calendario perpetuo.
Dal Dopoguerra alla fine del Secolo
Durante il primo dopoguerra la Patek Philippe dà alla luce delle realizzazioni davvero rilevanti: il bilanciere Gyromax (1949); il brevetto per il meccanismo del calibro 12 – 600 AT a carica automatica (1953); la realizzazione del primo orologio interamente elettronico (1956) e il brevetto per gli orologi con fusi orari (1959).
All’inizio degli anni Sessanta un movimento Patek Philippe con tourbillon stabilisce, all’Osservatorio di Ginevra, il record di precisione per un orologio meccanico, tutt’ora imbattuto.
Nel 1968 viene lanciato il primo Elisse d’Oro, mentre nel 1976 avviene il lancio del primo orologio sportivo Nautilus in acciaio. La particolarità di questa serie di orologi, come ricorda il nome stesso, sta nella riproduzione all’interno del quadrante di forme marinaresche come navi, vele o oblò.
Nel 1989, in occasione del 150° anniversario della fondazione di Patek Philippe viene lanciato il Calibro 89, che con le sue 33 complicazioni è l’orologio portatile più complicato del mondo.
Philippe Stern diventa presidente della Patek Philippe nel 1993 e nello stesso anno viene lanciata la collezione Gondolo, orologi in stile art déco. Con la fine degli anni ’90 Patek Philippe brevettò il meccanismo per il calendario annuale.
La storia di Patek Philippe può essere approfondita nell’omonimo museo inaugurato a Ginevra nel 2001. Numerose sono state le figure di spicco che hanno scelto di diventare clienti affezionati del marchio ginevrino, contribuendo così ad aumentarne l’iconicità. Tra i tanti special customers di Patek Philippe si annoverano: pontefici come Papa Leone XIII e Papa Pio IX; sovrani come la Regina Vittoria del Regno Unito e il marito; il Principe Consorte Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha; leader politici; campioni sportivi e celebrità del jet-set internazionale.
L’attività di Patek Philippe ha attraversato epoche, guerre e cambiamenti, riuscendo sempre a stare al passo coi tempi, talvolta precorrendoli. Tutto ciò grazie all’ingegno imprenditoriale e alla creatività di Antoni Patek e Adrien Philippe prima, e della famiglia Stern poi, contribuendo a rendere la Svizzera il simbolo indiscusso dell’eccellenza dell’orologeria a livello mondiale.
Nicola Magni