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Tutto pronto a Basilea per l’Eurovision Song Contest

    La vittoria di Nemo l’anno scorso ha riportato in Svizzera il concorso musicale più grande al mondo. Basilea l’ha spuntata per quanto riguarda l’organizzazione. Tutta la città è in fibrillazione.

    Per l’Eurovision Song Contest 2025 la Svizzera gioca in casa…

    L’Eurovision Song Contest è il concorso musicale più grande al mondo che, annualmente, riunisce i paesi membri attivi dell’Unione europea di radiodiffusione (UER). Concepito negli anni ’50 come progetto ambizioso di unione di alcuni Paesi in un’ampia area di network internazionali, l’ESC vede la luce in Svizzera nella primavera del 1956, dove la città di Lugano ospitò la prima edizione con appena sette partecipanti. Ad aggiudicarsi la vittoria con il brano Refrain fu proprio la padrona di casa Lys Assia.

    Da allora, l’ESC è cresciuto fino a diventare uno degli eventi internazionali non sportivi più seguiti al mondo, lanciando carriere di artisti leggendari come Domenico Modugno (Nel blu dipinto di blu, 1958), gli ABBA (Waterloo, 1974) e Céline Dion, che nel 1988 regalò alla Svizzera la sua seconda vittoria con un’interpretazione memorabile di Ne partez pas sans moi. Il terzo trionfo elvetico è arrivato nel 2024, quando Nemo ha cantato sul palco di Malmö le difficoltà nel farsi accettare come persona sessualmente non binaria e la sua battaglia contro i tabù sociali. Dopo 36 anni, il brano autobiografico The Code del giovane talento di Bienne apre quindi le porte a un’edizione 2025 tutta svizzera.

    … sulle rive del Reno

    È stata Basilea ad aggiudicarsi il titolo di città ospitante. Dopo un’attenta valutazione di criteri e requisiti tra cui la disponibilità delle infrastrutture, i collegamenti dei trasporti pubblici, la ricettività alberghiera, l’esperienza organizzativa di grandi eventi e la motivazione complessiva della città interessata, la città sulle rive del Reno ha avuto la meglio su Zurigo, sul binomio Berna/Bienne e, in ultima battuta, anche su Ginevra. La realizzazione dell’evento sarà nelle mani del gruppo di progetto ESC della SRG SSR in collaborazione con i team della città di Basilea e dell’UER. Tra il 13 e il 17 maggio 2025, la St. Jakobshalle rappresenterà la sede principale della competizione canora; mentre per la finalissima, la città renana trasformerà lo stadio di calcio St. Jakob-Park in un’arena esclusiva. A guidare le tre serate, tre presentatrici d’eccezione: Hazel Brugger, Michelle Hunziker e Sandra Studer annunceranno la 69esima vittoria di uno tra i 37 Paesi partecipanti.

    Un dibattito tutto svizzero

    Il concorso canoro porta con sé sfide inevitabili sia dal punto di vista finanziario che per il suo impatto sulla democratizzazione. Al tempo stesso, rappresenta un’apertura a nuove tendenze e riflette alcuni sviluppi sociali, promuovendo valori di diversità e inclusione. Per un evento di questa portata risulta imprescindibile il sostegno di città e regione così come l’impegno di 700 volontarie e volontari, selezionati dalle numerosissime candidature di interessate e interessati.

    Nonostante l’entusiasmo del governo renano, che fin da subito ha riconosciuto nell’Eurovision un’opportunità, la conferma definitiva dell’evento non è stata priva di ostacoli. Il nodo principale era legato al finanziamento: i quasi 35 milioni di franchi provenienti dalle tasche delle e dei contribuenti sono stati oggetto di un vivace dibattito politico, protrattosi per sei mesi prima di ottenere il via libera definitivo. A decidere è stato direttamente il popolo della regione nell’autunno del 2024. Il referendum lanciato dall’Unione Democratica Federale, piccolo partito cristiano-conservatore, era un’opposizione chiara all’ospitare l’Eurovision per ragioni politiche, economiche e – per una frangia più radicale – persino religiose. L’argomentazione dell’UDF condannava una speculare perdita d’immagine (riferendosi alle proteste antiisraeliane dell’edizione precedente) e riconduceva l’evento a satanismo e occultismo. Come spesso accade in Svizzera, la democrazia diretta ha dato spazio al dibattito. Alla fine, però, è prevalsa la visione sostenitrice di chi considera l’Eurovision portatore di benefici in termini di turismo, branding e immagine della Svizzera a livello internazionale. Con oltre il 66%, infatti, l’elettorato di Basilea Città ha votato a favore dello stanziamento dei fondi pubblici.

    La rappresentanza svizzera

    A rappresentare la Svizzera in maggio sarà la giovane cantautrice Zoë Më. Nata a Basilea nel 2000, ha iniziato la sua carriera musicale a soli dieci anni e oggi è considerata sia emblema della realtà plurilinguistica svizzera che uno tra i talenti emergenti del panorama elvetico, aggiudicandosi nel 2024 riconoscimenti come “Best Talent” da SRF3 e “Artiste Radar” da RTS. Dopo essersi spostata a Friborgo, dove – seppur non crescendo bilingue – inizia ad avvicinarsi con passione alla lingua francese, ha conquistato il pubblico con la sua versatilità linguistica che le permette di costruire un ponte musicale oltre i confini linguistici e culturali e di quindi alternare francese e tedesco anche all’interno dello stesso brano. Con Dorienne Gris, Zoë ha già potuto partecipare ad importanti manifestazioni musicali come il Montreux Jazz Festival e il Luzern Live.

    Questa volta con un brano interamente in francese, la giovane artista pop fa ritorno a casa e sul palco di Basilea si presenterà alla prima semifinale con la rassicurante certezza di accesso diretto alla serata della Gran Finale. Il suo brano Voyage si distingue per un’alternanza melodica e vocale tra dolcezza e malinconia, intrecciando sensibilità emotiva e un linguaggio evocativo che danno vita a immagini poetiche e delicate. Il messaggio centrale invita a intraprendere il viaggio della vita con maggiore umanità, tenerezza e cura. Questo concetto, vincente nella selezione tra 450 candidature, è racchiuso nel verso “Les fleurs sont plus belles quand tu les arroses”, dove Zoë utilizza i fiori come metafora dell’essere umano: quando si mostra gentilezza verso gli altri, si fiorisce nella propria versione migliore. Con questa ballata, l’artista esprime l’intento di volersi distinguere a suo modo.

    Un palco per tutti

    In Italia, invece, la selezione del rappresentante nazionale coincide tradizionalmente con il Festival di Sanremo. Sebbene sia il vincitore del festival della canzone italiana a partecipare all’Eurovision, quest’anno il vincitore sanremese Olly ha rinunciato alla rappresentanza dell’Italia, lasciando il posto al secondo classificato Lucio Corsi con Volevo essere un duro.

    L’Eurovision Song Contest 2025 sarà trasmesso in diretta televisiva e radiofonica dai principali network membri dell’UER, inclusa la Rai per l’Italia dove la competizione sarà commentata in diretta dal conduttore Gabriele Corsi insieme alla rapper BigMama. Lo spettacolo sarà disponibile anche in streaming sul canale YouTube ufficiale dell’ESC.

    L’ESC torna alle origini. Partito dal Lugano nel 1956, torna in Svizzera 69 anni dopo.

    Grazie alla vittoria di Nemo l’anno scorso, quest’anno l’organizzazione dell’European Song Contest è onere e onore della Svizzera

    Dal 13 al 17 maggio la St. Jakobshalle a Basilea sarà l’ombelico del mondo musicale

    La cantante bilione Zoë Më cercherà di “tenere” in Svizzera l’ESC

    Tra i vincitori più recenti (2021) figurano i Maneskin. Per l’Italia al via della competizione sarà Lucio Corsi, 2° classificato al Festival di Sanremo 2025.

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