«Si spera che tutti gli Svizzeri all’estero utilizzino presto la matita svizzera Caran d’Ache per sostenere così l’industria nazionale»: è quanto riportava il Foglio di corrispondenza per gli Svizzeri e le associazioni svizzere all’estero nel 1925. La giovane ditta ginevrina di matite aveva appena aperto un punto vendita a Berlino.
Era l’inizio di una storia di successo che fece in modo che le matite svizzere furono presto ricercate in tutto il mondo. In una nuova pubblicazione ricca di immagini, l’autore indipendente Ralph Brühwiler racconta la Saga Caran d’Ache, con una profusione di informazioni e di dettagli, riservando spazio anche ad alcuni aneddoti.
Vi si possono scoprire in particolare le avventure del fondatore dell’impresa, Arnold Schweitzer. Questo industriale proveniente dalla Svizzera orientale, viene descritto come un dirigente sociale che ha anche dovuto superare delle battute d’arresto.
Il libro spiega anche il significato del nome dell’azienda, derivante dalla lingua russa e come i laboratori e le officine abbiano creato prodotti sempre nuovi. Descrive inoltre quanto gli studenti svizzeri abbiano sempre apprezzato queste matite, al pari di famosi artisti. E anche se oggi vende matite in tutto il mondo, l’impresa Caran d’Ache appartiene ancora a tre famiglie svizzere.
Ralph Brühwiler: Die Caran d’Ache Saga. Von Genf in die Welt. NZZ Libro 2020 (in lingua tedesca),
264 pagine, 49 franchi.
Susanne Wenger
I pastelli «Neocolor» vennero commercializzati nel 1952. L’artista Pablo Picasso li utilizzò poco dopo per i suoi schizzi. (Archivio aziendale CdA)
Un simbolo della modernità: la stilo che si fece conoscere sotto il numero di riferimento «849» a partire dagli anni ‘60. (Archivio aziendale CdA)
Negli anni ’30, l’azienda ha sviluppato gli acquarelli «Prismalo». Queste scatole dove erano allineate le matite colorate hanno fatto la felicità di varie generazioni di bambini svizzeri. (RB)
Una matita come un razzo: con questa vettura i rappresentanti di Caran d’Ache effettuavano i loro tour pubblicitari alla fine degli anni ‘20. (Achivio aziendale CdA)
L'azienda brevettò la "Fixpencil", un nuovo tipo di matita con un portamine, nel 1930. È stata particolarmente apprezzata dai professionisti tecnici (Archivio aziendale CdA)
Questo temperamatite presente nelle scuole svizzere dopo la guerra è diventato un oggetto di culto. (Archivio aziendale CdA)
Esagonale e venduta a milioni a partire dal 1953: la penna a sfera "Ecridor" è circondata da un tocco di lusso. (Archivio aziendale CdA