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Un’eccellenza: la pipa calabrese, sinonimo di raffinatezza ed eleganza

    In vista del prossimo Congresso del Collegamento Svizzero in Italia in Calabria

    La Calabria ha una ricca tradizione di artiginato con un elenco lungo, tra cui giare e brocche in terracotta, ceramiche artistiche,  sedie impagliate,  lavorazione di tessuto come sete, damaschi, pizzi e merletti, strumenti musicali come liuti, violini, arpe, mandolini e chitarre realizzati da liutai secondo le originali tecniche del Settecento, oppure gli zufoli in canna costruiti a San Luca e Plati, in provincia di Reggio Calabria, oggetti di vimine e paglia, gioielli preziosi e tant’altro ancora. 

    Ma oggi voglio raccontarvi di un’altra chicca di questo territorio: la pipa. 
    Le pipe calabresi (nella foto) risultano al primo posto nelle collezioni degli amatori e ricercatori più illustri, sia per le loro qualità funzionali che estetiche. 

    Per la materia prima ci pensano i boschi calabresi. Le pipe migliori sono in radica di noce, si usa infatti una protuberanza della radice della pianta Erica Arborea detta “ciocco”, che, prima di essere utilizzato, viene fatto stagionare per 30 mesi e più. Questa lunga stagionatura infonde al tabacco un gusto particolare ed unico. Per la precisione il “ciocco” calabrese ha basso contenuto di tannini, che sono i principali responsabili del sapore aspro ed amaro che si percepisce fumando certe pipe. Per questo motivo la pipa calabrese dà un sapore al tabacco che nessun’altra pipa riesce a dare.

    Il marchio CARLINO con sede a Mandatoriccio, Cosenza, ha una lunga tradizione di ben 3 generazioni. Nasce e si compone soprattutto di esperti e specialisti abbozzatori di radica, maestri del taglio: i cosiddetti segantini. L’azienda fu costituita nel 1931 dai fratelli Luigi ed Arturo Carlino. Nel 1964 la gestione dell’azienda passa a Vito Carlino, figlio di Arturo, che rinnova e continua la tradizione fondando il marchio CALABRIA PIPE di Vito Carlino, ad oggi considerato uno dei migliori professionisti nel settore. Lo stesso produce abbozzi e placche di altissimo livello, destinate anche ad una clientela molto esigente, sempre alla ricerca di venature eccellenti e tagli particolari, offrendo pezzi di elevata qualità.
    Oggi, l’azienda è condotta in terza generazione da Carlo Carlino, che segue  le orme del padre e del nonno con la stessa passione e bravura.

    Le fasi del processo di lavorazione sono:
    Taglio: secondo un metodo tradizionale che nel corso degli anni non ha subito nessuna evoluzione. Avviene manualmente per mezzo di lame circolari, ottenendo le abbozze.

    Bollitura: i pezzi vengono posti giornalmente in ammollo e successivamente  riposti in delle vasche di rame piene d’acqua e bolliti per circa 18 ore ad una temperatura costante di 100 gradi. 

    Essicazione e stagionatura: il giorno successivo al completamento della bollitura, tutti i pezzi vengono prelevati dalle caldaie, assicurandosi che nel raffreddamento l’acqua abbia raggiunto la temperatura di circa 25 gradi, da evitare notevoli sbalzi con la temperatura esterna; poi trasferiti nelle camere essiccatoi, coperti per circa 90 giorni.

    Durante la fase di stagionatura i pezzi di radica vengono continuamente trasferiti da una scaffalatura ad un’altra; consentendo di far cadere la muffa e allo stesso tempo per rendere più omogenea possibile l’essiccazione di ogni singolo pezzo.
    Dopo circa 30 mesi di stagionatura naturale, tutti i pezzi vengono selezionati in più di 20 misure differenti, utilizzando criteri e strumenti di misura molto antichi, ma estremamente efficaci.

    Realizzazione: una parte degli abbozzi viene destinata alla produzione di pipe in larga scala per realizzare modelli specifici e da sempre ricercati come i modelli billiard, lovat, pot, prince, e tanti altri ancora; la rimanente parte degli abbozzi e le placche vengono, invece, lavorati interamente e rigorosamente a mano, dando vita a capolavori unici, inimitabili e di grande prestigio.

    Le rifiniture delle pipe, infine, avvengono mediante l’utilizzo di carte abrasive di diverse grane, colorazioni e lucidature a cera carnaupe.
    Ogni pipa subisce un processo di lavorazione di più di 100 passaggi manuali, e porta con se la bellezza e la sapienza di una lavorazione artigianale unica!
    È un lavoro appassionante e delicato e costituisce una delle voci più importanti per la commercializzazione nei mercati nazionale ed internazionali.

    Maja Domanico-Held