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Collegamento Svizzero in Italia e Gazzetta Svizzera: un momento di riflessione e per guardare avanti

    Nel contesto del fine settimana dell’85° Congresso del Collegamento degli Svizzeri in Italia a Perugia si sono tenute le Assemblee del Collegamento Svizzero in Italia e dell’Associazione Gazzetta Svizzera.

    Alla presenza di un’ampia rappresentanza delle associazioni facenti parte del Collegamento – ben 44 su 53 – sono stati presentati per nome i presidenti dei circoli e delle associazioni affiliate. La presidente del Collegamento Irène Beutler-Fauguel ha ricordato le persone che hanno lasciato nel corso dell’ultimo anno la comunità, tra cui Alberto Hachen (revisore del Collegamento e della Gazzetta e attivo per lunghi anni nella Società Svizzera di Milano), Tomaso Andina (già presidente di lungo corso del Circolo di Bologna) e Cornelio Sommaruga, già presidente della Croce Rossa Svizzera, legato alla comunità svizzera in Italia e al Collegamento.

    Assemblea generale del Collegamento Svizzero in Italia

    Fondato nel 1938, il Collegamento Svizzero funge da cappello alle associazioni svizzere in Italia come i circoli, le Beneficenze o le organizzazioni legate alle chiese. La sua contabilità è tenuta in Euro.

    Al momento della relazione finanziaria Daniele Schmid, tesoriere del Collegamento, ha presentato i conti illustrando la situazione patrimoniale e il conto economico. Il 2023 ha visto una perdita di 1'135,65 €, a fronte di un utile nel 2022 che sfiorava i 1'000 €. Il risultato negativo è determinato in gran parte da un ritardo del pagamento delle quote delle associazioni, mentre i costi sono ritornati ai livelli pre-covid, in crescita di circa 1'300 € rispetto al 2022. Schmid ha sottolineato la situazione patrimoniale soddisfacente con un patrimonio netto che si avvicina ai 60'000 €. Il preventivo per l’anno in corso prevede un aumento dei ricavi dei circoli, la ricostituzione dei fondi benefici e parallelamente un avanzo che si avvicina ai 700 €. Per la cronaca, i consuntivi e i preventivi sono stati approvati all’unanimità.

    Al punto delle nomine statutarie, le assemblee di Collegamento e Gazzetta si sono congiunte per la nomina di due nuovi e giovani membri di comitato: si tratta di Raffaele Sermoneta, presidente dell’Unione Giovani Svizzeri e Marina Marfurt della Società Svizzera di Milano. I due neo-membri del Comitato del Collegamento dell’Associazione Gazzetta Svizzera, dopo essersi presentati ai presenti, sono stati ratificati all’unanimità dalle assemblee.

    Sempre a titolo delle nomine statutarie Federico Scheeble è stato nominato revisore dei conti al posto del compianto Alberto Hachen. Gian Franco Definti ha inoltre comunicato che le quote per i soci del Collegamento rimangono stabili anche in vista del 2025. Questa decisione voluta dal Comitato è stata approvata all’unanimità.

    Al termine dell’assemblea Simona Regazzoni Kwende, console all’Ambasciata Svizzera a Roma, ha portato i saluti da parte dell’ambasciatrice Monika Schmutz Kirgöz, ringraziando per l’attività nei circoli e nella diaspora elvetica. Regazzoni ha ribadito la vicinanza dei servizi consolari e dell’ambasciata alle attività dei soci del Collegamento, sottolineando gli ottimi rapporti tra le istituzioni e la volontà di rafforzare la comunicazione diretta con i circoli e le loro manifestazioni.

    La Gazzetta Svizzera sarà costretta a ridurre il numero delle proprie edizioni?

    Anche dopo 55 anni la Gazzetta resta un organo di informazione centrale per la comunità elvetica in Italia. I suoi conti, contrariamente al Collegamento, si tengono in franchi svizzeri.

    Il presidente Andrea Pogliani ha aperto l’assemblea dell’Associazione Gazzetta Svizzera presentando i conti e preannunciando che la situazione inizia ad essere preoccupante. Pogliani ha ribadito che il comitato si sta adoperando per contenere i costi.

    Il tesoriere Schmid conferma che si è verificata una perdita «abbastanza importante»: i costi della produzione sono aumentati di 10'000 franchi, dovuti in gran parte all’aumento delle materie prime, ma spiega che in termini di entrate vi sarebbe la possibilità di promuovere ulteriormente le pubblicità, ciò che però non costituisce un’entrata particolarmente alta. I costi, ad ogni modo, sono stati assorbiti attraverso fondi per le perdite sul cambio e la riduzione di contributi, ciò che li ha riportati in linea con il 2023. Per quanto riguarda i ricavi, però, si è assistito ad una riduzione dei contributi, ricavi inferiori della pubblicità e una differenza attiva sul cambio. Il tutto conduce ad una riduzione delle entrate a ad una perdita netta è di 14'400 franchi. Ciò non permette di ricostituire i fondi come successo negli ultimi anni.

    Schmid spiega che la situazione patrimoniale resta soddisfacente ma il Comitato è impegnato a trovare misure per non erodere ulteriormente il capitale.

    Pogliani, nell’ambito della presentazione del preventivo 2024, ha indicato che il Comitato sta valutando varie misure, tra cui l’aumento del contributo minimo di 30 € (oggi 20 €). La soglia per la quale essere “nominato” nella Gazzetta potrebbe venir alzata da 50 € a 60 €. Pogliani spiega come la lettura online stia aumentando e come si stiano cercando soluzioni per convincere a contribuire anche coloro che “consumano” la Gazzetta in formato digitale. Tra le misure al vaglio del Comitato, in caso di insuccesso delle misure previste, vi è la riduzione del numero di edizioni, accorpando ad esempio i numeri di dicembre e gennaio.

    Schmid presenta i conti dettagliati del preventivo, indicando che l’aumento dei costi non è destinato ad arrestarsi, soprattutto per quanto riguarda la stampa. Considerati ricavi stabili a fronte di un nuovo aumento dei costi, ciò porterebbe, secondo il preventivo, i conti del 2024 ad una perdita di 20'000 franchi. Il tesoriere indica comunque che il preventivo è formulato in modo prudenziale, e non considera nuove misure da parte del Comitato. Anche in questo caso, consuntivi e preventivi sono stati approvati all’unanimità.

    In conclusione Pogliani ribadisce come la Gazzetta ci tenga a garantire le borse di studio ad educationsuisse, malgrado la situazione non facile da un punto di vista finanziario. Come ha ribadito Von Gunten, il fondo della Gazzetta Svizzera per borse di studio ha stanziato l’anno scorso 6'000 € complessivi per due ragazzi che possono ora studiare in Svizzera.

    Angelo Geninazzi

    Colloqui orientamento professionale agli studi BIZ

    Ruth Von Gunten ha illustrato il servizio dei colloqui di orientamento professionale dedicato ai giovani svizzeri all’estero di cui si fa carico, da un punto di vista finanziario, il Collegamento. In un colloquio personale con una persona qualificata del Centro di informazione e orientamento professionale (BIZ) vengono chiarite domande individuali inerenti alla scelta degli studi e delle formazioni professionali. Le consultazioni possono svolgersi via Skype o direttamente a Berna. L’anno scorso sono stati 4 i giovani tra i 19 e 22 anni che hanno approfittato di questo servizio di orientamento. Ulteriori informazioni sono disponibili contattando direttamente educationsuisse a Berna.

    Presidenti e vicepresidenti da sinistra a destra: Gian Franco Definti (vicepresidente del Collegamento), Irène Beutler-Fauguel (presidente del Collegamento), Andrea Pogliani (presidente Gazzetta Svizzera), Ruth Von Gunten (vicepresidente Gazzetta Svizzera).

    Forze fresche nei comitati del Collegamento Svizzero in Italia nella Gazzetta Svizzera: Marina Marfurt e Raffaele Sermoneta.

     

    Presto meno edizioni? I conti della Gazzetta… piangono

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